Oltre all’impegno per ridurre le emissioni, le Case auto si prodigano da sempre per migliorare la sicurezza dei loro modelli. Due dei marchi più attivi da questo punto di vista sono Volvo e Mercedes, con la prima che ha già annunciato diversi anni fa il piano Vision 2020 per portare a zero le vittime di incidenti stradali.

Sulla stessa lunghezza d’onda c’è il brand tedesco che ha recentemente presentato il programma Vision Zero 2050.

Sempre meno vittime della strada

La strategia di Mercedes prende spunto dai terribili dati forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che nel Road Safety Report del 2018 indicava 1,3 milioni di morti all’anno e tra 20 e 50 milioni di feriti gravi a seguito di un incidente stradale. L’obiettivo della Casa è portare il numero dei morti a zero entro il 2050 e di dimezzare i feriti entro il 2030 (rispetto ai valori del 2020).

Per raggiungere questo traguardo, il brand aumenterà i suoi sforzi in termini di ricerca e sviluppo nel centro di test di Immendingen sia per le auto con motore termico che per le sempre più presenti elettriche.

Mercedes Vision Zero 2050

In particolare, per le EV è stato inventato un dispositivo a più livelli che in caso di incidente riduce le cariche elettriche presenti nell’auto per evitare di folgorare occupanti e soccorritori. Inoltre, la posizione delle batterie (la cui temperatura e isolamento è monitorata da una miriade di sensori) è stata studiata raccogliendo i dati sui crash test condotti negli ultimi 50 anni per inserirle nelle parti meno esposte a urti violenti.

Un importante contributo arriva dalla parte software che verrà affinata ulteriormente nei prossimi anni col sistema operativo MB.OS che permetterà di avere un'elettronica più semplice, ma anche più precisa e veloce nel valutare le situazioni di pericolo.

Mercedes Vision Zero 2050

Oltre all’aspetto strutturale, Mercedes si è attiva con progetti specifici. Ne è un esempio il “Mercedes Road Safety Dashboard” che è stato avviato a Londra e in alcune zone dei Paesi Bassi. In pratica, analizzando i dati raccolti in forma anonima dalle auto, il costruttore fornisce alle varie municipalità una sorta di mappa delle zone più a rischio, anche per ciclisti e pedoni.

Una lunga tradizione

L’annuncio di Mercedes arriva a distanza di 25 anni dall’introduzione di uno dei sistemi di sicurezza più importanti, ossia il controllo di stabilità. Lo sviluppo dell’ESP partì proprio nel 1997 dopo che una Classe A si ribaltò durante il test dell’alce. Ora questa tecnologia è equipaggiata (e obbligatoria) per tutti nuovi modelli e ha contribuito in modo importante a migliorare la sicurezza in tante condizioni di guida.

Mercedes Vision Zero 2050
Mercedes Vision Zero 2050

Inoltre, 20 anni fa la Casa di Stoccarda introdusse il Pre-Safe, un sistema composto da diverse “azioni” attuate automaticamente dall’auto per ridurre le conseguenze di un incidente. Le prime vetture nel 2002 erano dotate di un meccanismo di chiusura autonomo di finestrini e tettuccio se i sensori rilevavano una collisione imminente. Inoltre, in queste occasioni si attivava il pretensionatore delle cinture di sicurezza.

Il Pre-Safe è stato costantemente integrato con nuove soluzioni. Ad esempio, dal 2016 l’impianto audio di alcune vetture emette un suono capace di ridurre i danni all’udito causati da un sinistro.

Infine, altre introduzioni più recenti sono state la presenza degli airbag per i passeggeri posteriori per la Classe S e la cosiddetta “Belt Bag” integrata nelle cinture di sicurezza.

Fotogallery: Mercedes Vision Zero 2050