Come mai l'assicurazione obbligatoria sulla macchina (Rc auto) finisce per costarci di più? Semplice: c'è chi non la paga. Con la conseguenza che i soliti furbetti del quartierino finiscono per mettere (indirettamente) le mani nelle nostre tasche.

A spiegare come funziona questo circolo vizioso è stato oggi il presidente dell'Ivass, l'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni, Luigi Federico Signorini. Ecco he cosa ha detto:

Sebbene sia difficile ottenere statistiche affidabili e precise sul tasso di violazione, si stima che circa il 6% dei conducenti non sia effettivamente protetto dall'assicurazione obbligatoria. Poiché i danni causati dai conducenti non assicurati e insolventi possono essere coperti da un fondo di solidarietà pagato dagli assicuratori, il costo intrinseco si riflette in ultima analisi nei premi e quindi grava sui conducenti rispettosi della legge.

Signorini, che è anche direttore generale della Banca d'Italia, ha ricordato che in Italia le tariffe Rc auto sono, come noto, più alte rispetto ad altri Paesi, anche se "nell'ultimo decennio i premi sono diminuiti in modo significativo (-30%, in termini nominali). Vi hanno contribuito diversi fattori. L'aumento della concorrenza, favorito da norme che hanno reso più facile la mobilità dei clienti, ha esercitato una pressione sui margini".

Signorini

Luigi Federico Signorini

Il valore della concorrenza

In particolare, ha spiegato nel corso del workshop 'Experience ratings in insurance markets: Theory and Evidence', la concorrenza

"Ha ridotto la segmentazione del mercato, comprimendo così margini elevati in modo abnorme inalcuni mercati locali. Anche l'incidenza delle frodi si è ridotta, non da ultimo grazie all'introduzione di una banca dati comune dei sinistri (gestita dall'Ivass) che consente di individuare modelli sospetti e di effettuare controlli incrociati sui sinistri potenzialmente fraudolenti. Le nuove norme di legge sul risarcimento hanno ridotto l'incertezza sul valore dei risarcimenti per danni fisici".

Bonus-malus sì oppure no

Nel workshop si è anche affrontato il tema del sistema risarcitorio bonus-malus, che ormai appare obsoleto e del quale le compagnie chiedono da tempo una riforma. Posto che un sinistro aggiuntivo con colpa alza la polizza dele 27%, il presidente dell'Ivass ha rilevato che i prezzi delle polizze dovrebbero riflettere l'effettiva rischiosità' dei conducenti e premiare una guida prudente.

Secondo Signorini, le informazioni dell'attestato di rischio, "vengono utilizzate per adeguare il prezzo dell'assicurazione e ridurre il moral hazard Tuttavia, poiché gli incidenti sono rari, l'attuale sistema di valutazione dell'esperienza non e' sufficientemente preciso, in quanto la maggior parte delle persone si concentra in un'unica classe di rischio".

Il presidente dell'Ivass ha ricordatoa che nel secondo trimestre del 2022, l'87% degli assicurati apparteneva alla classe migliore e l'89% non aveva registrato sinistri negli ultimi cinque anni. "Ciò comporta. " ha specificato ancora, "un'eccessiva eterogeneità all'interno della classe di merito superiore; i premi basati sulla classe, in altre parole, non riescono ad approssimare i 'veri' sinistri attesi individuali. Sarebbero sicuramente auspicabili migliori strumenti di determinazione dei prezzi e di incentivazione".