Dire che si tratta di un modello importante sarebbe riduttivo: l’Ibiza, per la Seat, è molto di più, è fondamentale. Si tratta infatti della macchina più venduta della gamma fin dal primo anno di commercializzazione, l’ormai lontano 1984. Ecco perché il Gruppo Volkswagen ha “concesso” agli spagnoli il lusso di usare per prima l’evoluzione del pianale MQB, ora MQBA0. Evoluta ovviamente anche la tecnologia, in particolare quella di assistenza al guidatore.
Com’è
Al primo sguardo, si nota subito la somiglianza con la sorella maggiore Leon, soprattutto davanti e lateralmente. Si tratta di una cosa voluta, anche se l’Ibiza non manca di personalità: dietro, per esempio, i fari sono di disegno completamente diverso rispetto a quelli della Leon (e della Ateca). Nel complesso, rispetto alla vecchia Ibiza, i designer hanno cercato di dare una maggiore sensazione di "presenza" su strada maggiore alla macchina. E devo dire che ci sono riusciti. Certo, la larghezza effettiva aumenta di ben 8,7 cm (lunghezza e altezza sono praticamente uguali a prima: -2 e -1 millimetro rispettivamente), ma è anche la forma della carrozzeria a regalare proporzioni più sportive di prima. Nell’abitacolo, gli oltre 8 cm in più in larghezza rispetto al modello vecchio si fanno sentire tutti. All’altezza delle spalle e dei gomiti c’è infatti tanto spazio, anche se dietro, in tre adulti, è meglio comunque limitarsi a viaggi lunghi non più di un’ora. Nulla da dire sullo spazio per le ginocchia, perché anche i più alti difficilmente toccano gli schienali anteriori, così come per la testa. Ecco, forse in altezza ci sono rivali più generose, anche perché meno sportive nel design, ma anche in questo caso la maggior parte delle persone non ha nulla di cui lamentarsi. Il bagagliaio? La capacità aumenta di oltre 60 litri rispetto a prima, per un totale di 355 litri. Capitolo qualità: l’assemblaggio supera i materiali. Ed è un bene che sia così, perché se le plastiche non sono le migliori in assoluto, la solidità, soprattutto nel lungo periodo, è ciò che conta di più.
Come va
Leggerezza e rigidità sono i due punti forti della nuova piattaforma MQB A0, il che significa - contemporaneamente - migliorare il comfort e la guidabilità. Ma è davvero così? La risposta è sì, la nuova Ibiza migliora tanto rispetto a prima ed è una delle migliori in assoluto del suo segmento: Il che non significa che questa macchina sia inutilmente sportiva, troppo rigida o esageratamente pronta di sterzo. No, è la sensazione di essere sempre ben connessi con il telaio, sapere cosa sta succedendo sotto le sue ruote, a rendere piacevole ogni chilometro. Lo sterzo, per esempio, è rapido ma mi ha convinto soprattutto per la precisone. Idem l’assetto: nelle curve in collina dietro Barcellona, l’Ibiza sembra davvero a casa sua, e di fatto lo è, visto che viene assemblata proprio qui, a Martorell. Luogo di assemblaggio a parte, la spagnola è rapida in percorrenza e agilissima nei cambi di direzione. La piacevole sorpresa, dopo che essermi divertito nel misto, è stata guidare in città e sentire quanto le sospensioni riescano a isolare dalle buche. Non è certo questa la macchina più morbida del suo segmento, ma lo smorzamento, la capacità di “fermare” le oscillazioni, quello sì che è uno dei migliori. Stesso discorso sugli avvallamenti autostradali, la maggior parte dei quali viene digerita al primo “rimbalzo”. Il motore? Il 1.000 tre cilindri da 95 CV è probabilmente il migliore: offre tanta spinta in basso e un discreto allungo, buoni sia per divertirsi sia per guidare in relax senza bisogno di usare troppo spesso il cambio. Quasi impercettibili le vibrazioni tipiche dei 3 cilindri.
Curiosità
9 millimetri. Un niente, che però può fare una gran differenza: chiedere a Mesonero per conferma. Mesonero è il capo del design Seat e, a quanto pare, ha dovuto faticare non poco per convincere gli altri grandi capi del Gruppo a investire qualcosa in più per arretrare - di 9 mm, appunto - i montanti del parabrezza. Lo scopo? Dare maggiore “peso” al cofano motore e, quindi, proporzioni più sportive all’Ibiza.
Quanto costa
Il listino parte dai 15.050 euro della 1.0 da 75 cavalli in allestimento Style. Vi consiglio però di andare almeno sul motore da 95 CV, in allestimento Xcellence (il livello della macchina merita un allestimento un po’ più ricco di quello base): 17.400 euro. Se vi piace il look sportivo - e con esso anche l’assetto - allora andate sulla FR, disponibile anche con motore da 115 CV. Il prezzo in questo caso è 18.000 euro.
La scheda
Motore: 1.0, 3 cilindri turbo benzina
Coppia: 175 Nm a 1.500 giri
Potenza: 95 CV
Consumo medio (secondo ciclo NEDC): 4,7 l/100 km
Emissioni CO2: 106 g/km