Scegliere un motore a benzina su vetture del calibro della Mazda CX-5 era considerato un’eresia fino a non troppi mesi fa. Il diesel veniva preferito sempre e comunque, anche dagli automobilisti che percorrevano meno di 20.000 chilometri l’anno, la soglia minima oltre la quale il gasolio promette i risparmi maggiori. Da qualche tempo però si è rotto il tabù nei confronti dei motori a benzina di media cilindrata, in seguito al miglioramento delle tecnologie e alla battaglia politica contro i motori a gasolio, che ha portato molte amministrazioni cittadine nel mondo a volerli bandire. Il tema resta molto delicato e merita più di un approfondimento, perché vanno considerati lo stile di guida, i consumi, i costi di manutenzione nel tempo e il valore residuo previsto per gli anni futuri. Ecco perché abbiamo analizzato tutte queste variabili e messo i piedi un bel confronto fra la CX-5 a benzina e gasolio.


Stesso cambio e trazione: il motore è l'unica variabile


I modelli che abbiamo messo a confronto sono analoghi nel cambio (automatico) e nella trazione (integrale). Uno però adotta il benzina aspirato 2.5 da 194 CV, l’altro il turbodiesel 2.2 da 175 CV. Il raffronto fra le due CX-5 non può che iniziare dal prezzo di listino: scegliendo come metro di paragone l’allestimento Exclusive “ballano” circa 2.000 euro a favore del 2.5, che in più adotta un alternatore e un condensatore specifici per recuperare energia quando l’auto rallenta e far diminuire i consumi. Il confronto fra i due motori entra nel vivo quando si prendono in considerazione le percorrenze al litro. Al volante della CX-5 2.5 abbiamo registrato 9 km/l in città, 12 km/l nel misto guidando tranquilli e 10 km/l in autostrada, per una media di 10-11 km/l, mentre con la CX-5 2.2 abbiamo percorso 14 km/l in città, 20 km/l nel misto e 13 km/l in autostrada. La media si è attestata quindi a 13 km/l.


Più silenzioso il 2.5, ma il 2.2 "spinge" meglio


Sulla base di questi numeri possiamo trarre le prime conclusioni. Chi percorre circa 10.000 chilometri l’anno inizierà a risparmiare con la CX-5 2.2 solo dal quarto anno in poi, mentre chi percorre 15.000 chilometri l’anno troverà conveniente il motore a gasolio dal terzo anno in poi (o dal secondo se viaggia per almeno 20.000 chilometri ogni anno). Sul confronto non incidono il bollo auto e gli interventi di manutenzione programmata, del tutto simili. La vera differenza fra i due motori si trova nel comportamento di guida, visto che il benzina ha meno ripresa del 2.2 ma è più silenzioso. Il 2.5 “risponde” però con la modalità Sport, grazie alla quale è possibile selezionare la mappatura più aggressiva del motore e del cambio: così possibile togliersi qualche soddisfazione mentre si guida in montagna. Chi abita nelle grandi città deve considerare che i diesel verranno fermati sempre più spesso in futuro, quindi il valore dell’usato potrebbe risentirne.

Fotogallery: Mazda CX-5, quale scegliere tra il diesel e il benzina