Tante auto vanno in crisi se guardate di profilo, perché da questa angolazione emergono difettucci come lo sbalzo anteriore troppo lungo o la scarsa armonia a livello di proporzioni. La Mercedes CLS invece ha sempre dato il meglio nella vista di lato, complice il tetto ribassato e allungato e la sagoma molto filante, due particolarità che le hanno permesso di diventare il riferimento fra le berline coupé. La concorrenza però non è rimasta a guardare e negli anni la CLS ha dovuto affilare gli artigli. Oggi infatti punta su una carrozzeria meno originale e innovativa, ma fra i punti di forza della terza generazione (in vendita da poche settimane) ci sono il comfort, la qualità dell'interno e l’impressione in generale di lusso ma non di “pesantezza”.
Pregi e difetti
Lunga 4,99 metri e imponente, la CLS sconta la forma spiovente del tetto e offre meno spazio di una classica berlina. Il problema ovviamente è in altezza, dove dietro toccano con la testa anche le persone alte 1,80 metri, mentre i centimetri non mancano per i piedi e le ginocchia. La berlina tedesca riesce comunque ad essere pratica e ben sfruttabile, visto che all'interno ci sono portaoggetti molto capienti, i vetri laterali scendono completamente nelle portiere e lo schienale dei sedili posteriori si può ripiegare in tre parti. La soglia d’accesso al bagagliaio è stretta e poco pratica, come su altre berline a quattro porte, ma la CLS si "riscatta" offrendo piccole comodità come la rete ferma bagagli ed i ganci porta borse. I materiali e gli assemblaggi sono al livello che ci si aspetta da una macchina così, ma stona che il sistema multimediale non sia quello pratico e intuitivo della nuova Classe A: ha due schermi affiancati, ma non ci sono gli efficaci comandi vocali della berlina compatta.

Quanto costa
Come sempre su vetture di questa categoria la risposta alla domanda "quanto costa?" è dipende. La Mercedes CLS infatti parte da circa 80.000 euro, ma l'equipaggiamento va arricchito e di conseguenza il prezzo può lievitare fino agli oltre 100.000 euro del nostro esemplare. A nostro avviso infatti vanno ordinati almeno i vetri doppi da quasi 1.500 euro (si sentono infatti fruscii aerodinamici), il sistema che apre le porte e avvia il motore senza chiavi (circa 900 euro) e sopratutto le sospensioni pneumatiche, da oltre 2.000 euro, indispensabili visto che l'assetto base è troppo morbido quando si vuole guidare in maniera sportiva. Compresi nel prezzo ci sono però la trazione integrale e il cambio automatico a 9 marce. Il 3.0 diesel da 340 CV ha un’erogazione dolce, messa in risalto dal cambio, ma non risparmia accelerazioni e riprese vigorose quando lo si vuole “spremere”.