Presentata a marzo 2020 per celebrare i 100 della Casa, la Bentley Bacalar è quasi pronta per finire nei garage dei 12 fortunati clienti che hanno sborsato - almeno - 2 milioni di euro per aggiungerla alla loro collezione. Un'auto a tiratura limitatissima con carrozzeria da barchetta e 650 CV sotto al cofano, prodotta in 13 esemplari.
Perché 13? Semplice, la tredicesima Bacalar non sarà venduta ma è stata utilizzata per i numerosi test pre produzione, durati 20 settimane, per poi finire nelle mani di una manciata di giornalisti per una prima prova stampa. Tra loro c'era anche un nostro collega di Motor1 Uk, e di seguito trovate le sue prime impressioni di guida di una delle Bentley più esclusive di tutti i tempi.
Come nuova
Ah i capricci della primavera britannica: ieri nevicava. Forse non il meteo migliore per guidare una Bentley Bacalar da 2 milioni di dollari, una delle 12 Bentley a cielo aperto realizzate dal reparto Mulliner. Ma quelle che ho in mano non sono le chiavi di uno dei modelli destinati alla vendita: quella che sto per guidare è chiamata "Car Zero", il muletto utilizzato dai collaudatori della Casa per effetturare i vari test.


Eppure non sembra affatto così. Chiusa in in camere climatiche, "buttata" in pista a macinare chilometri su chilometri toccando i 320 km/h e messa su strade di tutti i tipi - allo scopo di simulare l'usura di 10 anni in appena 20 settimane - la Bentley Bacalar che mi trovo davanti sul circuito di Bedfordshire (Inghilterra) sembra come nuova.
Ma perché tutti questi test? Semplice: bisognava garantire che i suoi oltre 750 componenti completamente nuovi (di cui circa 100 stampati in 3D), garantissero la giusta qualità per soddisfare gli esigenti clienti Bentley.
Novità meccaniche ed estetiche, come ad esempio nuovi materiali per l'abitacolo. Una cura maniacale più che condivisibile: sarebbe piuttosto imbarazzante se qualche rivestimento dovesse rovinarsi o addirittura staccarsi mentre siete in giro su un'auto da più di 2 milioni di euro.
Meccanica collaudata
Finiture ed estetica completamente nuove basate sulla meccanica della Continental GT, col W12 biturbo di 6.0 litri da 650 CV della nuova GT Speed. Il vestito - come detto - è invece completamente nuovo ma, a differenza del passato, non frutto del certosino lavoro di carrozzieri specializzati bensì di stampa 3D e lavorazione meccanica su pannelli in in fibra di carbonio, assemblati però a mano da abilissimi artigiani.


Un mix tra passato e futuro dove rimangono al loro posto le macchine da cucire, impiegate per i 148.199 punti necessari per ricamare ognuno dei due sedili della Bacalar, mentre artigiani del reparto Mulliner asciugano e danno forma al pregiato legno vecchio di 5.000 anni, per poi intagliarlo e montarlo nell'abitacolo interni della Bacalar.
Passato e futuro
Il risultato finale è a dir poco sensazionale. Un'auto tagliente, provocatoria e audace, un'interpretazione splendidamente contemporanea di ciò che potrebbe riservare il futuro della Bentley, pur mantenendo riferimenti alla storia del brand. L'interno è, come con qualsiasi Bentley, squisito e con quasi infinite possibilità di personalizzazione per ogni elemento, dai rivestimenti all'orologio incastonato nella console centrale.


Allo stesso modo, l'esterno è disponibile in praticamente qualsiasi colore dello spettro luminoso e il limite è solo la fantasia del cliente. Mulliner dice che qualcuno ci ha messo pochi minuti per definire le specifiche dell'auto, altri invece ci hanno messo settimane o addirittura mesi, con abbondanti riunioni su Zoom per arrivare alla scelta definitiva. Beh, basta però parlare di stile, è ora di guidare.
Messa a dieta
Ci sono state alcune modifiche nell'assetto, dovute alla differente distribuzione dei pesi e alla modifiche aerodinamiche, assieme a un calo di 29 kg rispetto alla Continental GT Speed Convertible (la precedente generazione), ma si tratta di briciole per un'auto che supera di slancio le 2 tonnellate.

In Bentley non dichiarano il dato sullo 0-100 (troppo dozzinale), ma dovrebbe aggirarsi intorno ai 3,6" della nuova Continental GT Speed coupé. Ovviamente la Bacalar mantiene la trazione integrale ma, come le Continental, in condizioni normali cavalli e coppia prediligono l'asse posteriore, al quale arrivano tramite la classica trasmissione automatica a otto rapporti.
All'accensione il W12 saluta con un sound educatamente cattivo all'avvio, un timbro sempre presente grazie all'assenza del tetto. Il cruscotto digitale si anima mentre al centro della plancia i più nostalgici possono scegliere di mantenere i 3 elementi circolari analogici, mentre gli amanti del touchscreen possono decidere di far ruotare il pannello e lasciare che il monitor dell'infotainment domini la scena.

Speciale tra le speciali
E si parte. L'assenza del tetto ha un inevitabile impatto sulla guida ma il modo in cui la carrozzeria "abbraccia" l'abitacolo, assieme alle gobbe posteriori, quasi fanno dimenticare il fatto che ci si trovi a bordo di una speedster.
Guidando in modalità "Bentley" - quella suggerita dagli ingegneri Bentley - la Bacalar vola. Maschera molto bene la propria massa e la taratura specifica dello sterzo amplifica la sensazione di leggerezza.

Poi però la fisica prende il sopravvento e c'è un accenno di sottosterzo quando si vuole esagerare, ma si può "giocare" a sufficienza grazie a una base meccanica di razza e all'elettronica. Ad esempio in modalità Dynamic i sistemi di controllo di stabilità e trazione mollano le briglie, rendendo ancora più divertente la guida.
Certo, quando si pensa a una Bentley difficilmente vengono in mente traversi di potenza e la Bacalar certo non nasce per correre in pista, ma per mostrarsi in tutta la sua bellezza e in tutto il suo lusso. Ma sapere che il limite è sistemato molto in alto e che anche ai 240 km/h quasi non si sente un filo d'aria in abitacolo può certo far piacere a chi spende 2 milioni di euro per un'auto.
I 4 giri di pista hanno poi evidenziato un altro aspetto molto importante: meglio avere l'impianto frenante carboceramico. Al di là delle velocità che si possono toccare, il peso decisamente non piuma della Bentley Bacalar richiede freni all'altezza e che non sentano la stanchezza.
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Fotogallery: Bentley Bacalar, la prova
2021 Bentley Bacalar Car Zero