E' ufficiale: le emissioni dei motori Diesel sono cancerogene per gli umani. Lo ha stabilito l'Organizzazione Mondiale della Sanità a conclusione di un meeting che ha riunito a Lione gli esperti della International Agency for Research on Cancer, l'agenzia dell'OMS che si occupa di ricerca sul cancro. Per i ricercatori vi sono "prove sufficienti" che le emissioni dei motori a gasolio, non solo quelli delle automobili, sono causa di cancro al polmone, mentre è stata stabilita una possibile correlazione, ma ancora da approfondire, con il rischio di cancro alla vescica.

L'OMS: "LE EMISSIONI VANNO RIDOTTE"

La classificazione sulla cancerogenicità dei fumi di scarico dei motori Diesel è salita dal Gruppo 2A (agenti probabilmente cancerogeni) al Gruppo 1 (agenti cancerogeni), ovvero il massimo grado di pericolosità per la salute umana. Vi rientrano quel gruppo di agenti per i quali è stata scientificamente provata una correlazione fra esposizione e insorgenza del tumore. Per il dottor Cristopher Portier, presidente del gruppo di lavoro dell'IARC "Le prove scientifiche sono state convincenti e la conclusione è stata unanime: gli scarichi dei motori Diesel causano negli umani il cancro al polmone. E dato l'ulteriore impatto sulla salute dei particolati, l'esposizione a questa miscela di sostanze chimiche dovrebbe essere ridotta in tutto il mondo".

A ROMA COME IN MINIERA

Le conclusioni dell'IARC si basano su numerosi studi epidemiologici condotti negli ultimi anni su gruppi di lavoratori esposti ad emissioni di motori Diesel. L'ultima di queste ricerche era stata condotta dal US National Cancer Institute su un gruppo di minatori. I risultati pubblicati lo scorso marzo avevano evidenziato come i lavoratori esposti ad alte concentrazioni di gas di scarico Diesel corressero un rischio di morte per cancro ai polmoni tre volte superiore rispetto a coloro che lavoravano in ambienti meno esposti. Sempre secondo lo studio "Diesel Exhaust in Miners Study", chi vive in città come Los Angeles, New York ma anche Roma è esposto a livelli di inquinanti paragonabili a quelli a cui sono esposti i minatori della ricerca.