La Renault Twizy incontrerà i favori del pubblico? E" ancora presto per dirlo, perché le caratteristiche della nuova city car elettrica della Régie sono talmente fuori dagli schemi che richiedono un pò di tempo per essere prima spiegate e poi capite dagli automobilisti (o motociclisti) potenziali acquirenti. Del resto fu così con i cellulari: inizialmente costoso status symbol, oggi non c"è italiano che non ne abbia uno. Meno fortuna ebbe il Videotel, snobbato in Italia, ebbe invece grande popolarità in Francia (e ancora qualcuno resiste), via via fino all"iPad di Apple: qualcuno diceva "Ma a che serve? Non è né cellulare né laptop", ed invece oggi non c"è marchio di elettronica di consumo che non ne proponga uno e le vendite di questi dispositivi volano. E la Twizy? Che cos"è? Un"auto, un quadriciclo? Vediamone le principali caratteristiche, a cominciare dal prezzo: costa 6.990 euro IVA inclusa, le prenotazioni sono già aperte sul sito www.renault-ze.com e i primi esemplari arriveranno in Italia a partire dall"inizio del 2012.
COME UNO SMART PHONE?
6.990 euro IVA inclusa, dicevamo, a cui va aggiunto un canone di 50 euro al mese (IVA inclusa) che comprende il prezzo di noleggio della batteria per un chilometraggio annuo di 7.500 km, un"offerta che sembra ricalcare quella dei gestori telefonici per gli smart phone che stanno conoscendo un grande successo con le formule di abbonamento, ritornate popolari dopo un decennio in cui le SIM prepagate hanno monopolizzato il mercato. Qualunque sia la formula, l"importante è che il prezzo d"acquisto sia accessibile e da questo punto di vista la Twizy lo è. Difficile però paragonarla alle altre auto elettriche appena lanciate, che si aggirano su cifre molto maggiori, perché la Renault Twizy proprio un"auto non è.
LO SFIDANTE: PIAGGIO MP3
Il concorrente principale della Twizy non è nessuna vettura elettrica in circolazione ma, recita la documentazione della Casa francese, uno "scooter a tre ruote". Sul mercato ce n"è solo uno e si chiama Piaggio MP3. In comune con il vincente scooter di Pontedera, la Renault Twizy non solo ha il prezzo (sui 7.000 euro a seconda della motorizzazione), ma anche il fatto che si rivolge ad una clientela che non sa andare in moto o quegli stessi "motociclisti per necessità" che cercano di sfuggire alla disastrosa situazione di traffico nelle nostre città affidandosi ad altri mezzi rispetto all"auto. Dalla sua ha poi le dimensioni ultracompatte: lunghezza 2,32 m, larghezza 1,19 m, altezza 1,46 m. La facilità di parcheggio non sarà proprio come quella di un ciclomotore, ma promette bene. In alcuni Paesi, come la Francia, la Twizy si potrà parcheggiare perpendicolarmente alla carreggiata: qualcuno ha detto smart?
ANCHE PER I TEENAGER
Rispetto ad uno scooter, inoltre, la city car a batterie di Renault offre quattro ruote, volante, pedaliera e un abitacolo avvolgente che può accogliere due passeggeri disposti in linea. Agli occhi del grande pubblico ciò significa soprattutto due cose: stabilità e protezione. Parzialmente, dalle intemperie, soprattutto se si opta per la versione con gli sportelli disponibili come accessorio e alla protezione per le gambe di conducente e passeggero simile a quelle che si usano sugli scooter. E in caso di incidente, grazie ad airbag e cintura di sicurezza (a quattro punti di ancoraggio e a tre punti per il passeggero posteriore). E" questa la prima motivazione di acquisto delle microcar per quei genitori che hanno paura a comprare lo scooter ai figli. Per questo motivo Renault lancerà la Renault Twizy nella versione Twizy 45, una versione guidabile anche dai minorenni dotata di una motorizzazione elettrica da 7 kW (circa 9 CV) che raggiunge una velocità massima di 45 km/h. Verrà commercializzata insieme alla versione "full power", che con un motore da 13 kW (17 CV) potrà essere guidata da coloro con patente B o A1 ed è in grado di raggiungere gli 80 km/h.
PERCHE" SI, PERCHE" NO
Rispetto ad altre auto elettriche la Twizy ha dalla sua un prezzo di acquisto relativamente contenuto, dimensioni compatte che, come smart e microcar, la faranno preferire nelle grandi città (il raggio di sterzata è di appnea 3,4 metri) ed un"autonomia fino a 115 km, sufficiente per una giornata di spostamenti urbani. Poi ci sono tanti vani portaoggetti (fino a 55 litri sotto il sedile passeggero posteriore, due da 10 litri ai lati del volante), kit vivavoce e tanto altro. Gli ingredienti giusti per un successo non mancano, così la pensano anche i nostri lettori, ma non bisogna dimenticare gli ostacoli, analoghi a quelli delle auto elettriche. Per ricaricarla ci vogliono 3,5 ore, che è poco rispetto alle alle elettriche "tradizionali" (che richiedono almeno il doppio), ma è ancora tanto per la mentalità impaziente degli automobilisti di oggi. E poi, la spina per la ricarica dove si attacca?. Al momento l"unica soluzione concreta è avere un box a casa (o in ufficio) con una presa di corrente accessibile, in attesa che venga creata l"infrastruttura di ricarica pubblica, oltre ad agevolazioni che ne incentivino la diffusione. In tal senso qualcosa sul fronte politoco si sta muovendo. Insomma, è una questione di tempo.