Che alla prossima tornata elettorale prevalga Mitt Romney o venga confermato alla Presidenza USA Barack Obama, dal punto di vista automobilistico poco cambierà, almeno per quanto riguarda il garage della Casa Bianca. L'auto del presidente USA rimarrà certamente americana. Sarà assai probabilmente ancora una Cadillac, insieme a Lincoln il marchio preferito dai capi di Stato USA, tanto che il nomignolo Limo One, come viene chiamata in gergo militare l'auto del Presidente, è nel tempo diventato Cadillac One. Ripercorrere la storia della limousine presidenziale è come ripercorrere la storia degli Stati Uniti partendo dall'inizio del secolo scorso, quando i carri trainati dai cavalli cominciarono a essere sostituiti da carri spinti da un motore.

DAL VAPORE ALLA BENZINA

Il mandato di William McKinley terminò prematuramente sotto i colpi dell'anarchico polacco Leon Czolgosz, ma il 25esimo presidente fece in tempo ad essere il primo capo di Stato americano a usare l'automobile. La prima auto di proprietà del Governo americano venne invece acquistata nel 1901 sotto la presidenza di Theodore Roosvelt: era una Stanley Steamer con motore a vapore, a cui seguì una Model M della White Motor Company sempre con propulsione a vapore, che fu la prima auto riservata esclusivamente agli spostamenti del presidente. La volle William Howard Taft, che convertì le stalle della Casa Bianca in un garage adatto a ospitare le automobili, che vengono da allora curate da un reparto speciale dell'intelligence degli Stati Uniti. Per il debutto di un'automobile nella cerimonia di insediamento del Presidente americano, l'"Inauguration Day", bisognerà attendere però il 1921 e l'elezione di Warren Harding, che arrivò in Campidoglio su una Packard Twin-Six. Harding fu il primo presidente "patentato" d'America.

LA CADILLAC DI AL CAPONE PER

La prima Cadillac affidata ad compiti "presidenziali" fu una Cadillac 341 usata da Calvin Coolidge che rimase in servizio per un decennio per essere sostituita nel 1938 dalle Queen Mary e Queen Elizabeth, due mastodontiche Cadillac convertibili lunghe 6,6 metri, blindate e dotate di un piccolo arsenale per la difesa del Capo di Stato. Le due "regine" serviranno tre presidenti fino all'inizio degli anni '60: Franklin Delano Roosevelt, Harry Truman e Dwight Eisenhower. Nel 1939 venne invece costruita la Sunshine Special, una Lincoln K V12 Convertible modificata dalla carrozzeria Brunn & Company. Non era blindata, per cui dopo l'attacco dei giapponesi a Pearl Harbor il 7 dicembre 1941 rientrò in officina per essere blindata. Durante il tempo necessario all'operazione Roosvelt utilizzò una Cadillac Town Sedan del 1928 pesantemente armata appartenuta a Al Capone e confiscata al temibile gangster italoamericano nel processo per evasione fiscale che lo portò in cella.

LINCOLN, LE PRESIDENZIALI DEGLI ANNI '60

La Lincoln Sunshine venne pensionata nel 1948 e sostituita nel 1950 con due Cosmopolitan che vennero usate durante le presidenze Truman, Eisenhower, Kennedy e Johnson. Per la sua cerimonia di insediamento nel 1953 Eisenhower salì però su uno dei primi esemplari di Cadillac Eldorado. Per "Ike", Kennedy e Johnson furono realizzate anche le Cadillac Queen Mary II e Queen Elizabeth II, che rimasero operative fino al 1968. Delle Lincoln presidenziali dell'epoca, la più famosa rimane la Continental Convertible consegnata alla Casa Bianca nel 1961, sulla quale John Fitzgerald Kennedy fu assassinato due anni dopo a Dallas per mano di Lee Oswald. Il suo nome in codice era SS-100-X ed era stata modificata dalla Hess & Eisenhardt di Cincinnati, partner da anni della Presidenza USA, che la ricostruì dopo la morte di JFK dotandola di un tetto antiproiettile e pannelli della carrozzeria in titanio. Il tetto posteriore in plexiglas a forma di "bolla" che veniva usato in caso di tempo avverso, veniva rimosso nelle giornate più calde perché pare che l'abitacolo si riscaldasse eccessivamente. E quel 22 novembre a Dallas splendeva il sole... La tragedia di Kennedy aveva ormai insegnato che i presidenti dovevano essere protetti al meglio. La SS-100-X accompagnò fino al 1977 i presidenti Lyndon Johnson e Richard Nixon, ma venne a più riprese modificata per ridurre il rischio di attentati. Nixon nel 1972 commissionò due  Chrysler Imperial LeBaron, le uniche Chrysler sinora entrate alla Casa Bianca, e una nuova Lincoln Continental con carrozzeria allungata fino a 7 metri che venne ereditata da Gerald Ford, Jimmy Carter e Ronald Reagan. Nel 1981 a Washington, Reagan riuscì a sopravvivere a un proiettile che gli bucò un polmone mentre stava per salirvi a bordo. Ironia della sorte, Reagan non fu colpito direttamente dalla pallottola, ma fu la carrozzeria blindata a farla rimbalzare verso il suo torace. Da quel momento in poi la auto presidenziali non furono mai più utilizzate al di fuori delle occasioni ufficiali.

DA REAGAN A OBAMA

Nel 1983 a Reagan fu consegnata una nuova Cadillac Fleetwood Limousine, che debuttò a Dixon nella parata in onore del compleanno del Presidente, che passò al suo successore George H. W. Bush, Bush senior, che cambio nel 1989 per una Lincoln Town Car limousine. Con l'arrivo di Bill Clinton alla Casa Bianca, fu ancora una Cadillac la limousine del presidente: era una  Cadillac Fleetwood Brougham - Presidential Series che entrò in servizio nel 1993 e che per la prima volta per ragioni di sicurezza venne realizzata interamente da GM e non più da carrozzieri esterni. Da allora tutte le vetture presidenziali hanno specifiche segrete. Nel 2001 per George W. Bush fu realizzata una speciale Deville, che ebbe però vita breve. Già nel 2004 GM approntò la DTS Presidential, che anticipò il design della nuova DTS di allora prima del lancio che avvenne qualche mese dopo. Nel 2009 viene presentata al pubblico la Cadillac Presidential Limousine che qualche giorno dopo Barack Obama utilizzerà nella cerimonia di insediamento, risalendo Pennsylvania Avenue con la prima vettura presidenziale a non avere un nome derivato da una vettura di serie.

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