Il Presidente della Repubblica non è più Giorgio Napolitano. L’ormai ex capo dello Stato, dopo aver dato le dimissioni, ha lasciato il Quirinale a bordo di una Lancia Thema blu, la cui immagine sta facendo il giro del mondo. Anche all’estero, infatti, ci si chiede chi sarà il nuovo Presidente. Nell’attesa, noi che parliamo di auto crediamo sia il momento giusto per rispolverare una vecchia questione: quella del parco auto. Qualcuno ricorderà lo scontro che ci fu qualche anno fa tra il Presidente Napolitano e la Lega: in Parlamento c’era stato un acido botta e risposta sulle auto del Quirinale. In epoca di Spending Review possedere 35 auto e non 40 fece notizia e sul tema si scatenò la polemica. Poco dopo la bufera passò e più nessuno ne ha parlato. Ma quante sono le auto del Presidente della Repubblica?
Le Lancia del Presidente
L’ultima comunicazione ufficiale circa le auto del Presidente della Repubblica risale al 2011. Si trattava per l’appunto della precisazione in merito alla polemica sollevata dalla Lega. “Il parco macchine del Quirinale ammonta complessivamente a 35 autovetture e non a 40 come è stato sostenuto in un intervento in Parlamento”, recitava la nota. Ed eccole nel dettaglio: per i suoi spostamenti (come quello di oggi in cui Napolitano ha lasciato il Quirinale per tornare nella sua abitazione a Rione Monti) il Presidente della Repubblica dispone di due Lancia Thesis blindate per ragioni di sicurezza. Poi c’è una Thesis non blindata che è di riserva, per il caso di eventuale inutilizzabilità delle altre due. Sempre Lancia sono le due storiche Flaminia 335 del 1961 che vengono utilizzate in occasione di particolari cerimonie, come l’insediamento del Presidente o la parata del 2 giugno. Altrettante Lancia dello stesso modello e del medesimo anno sono in concessione al Museo dell"Automobile di Torino e al Museo Storico della Motorizzazione militare. Infine, una Lancia Thesis limousine è a disposizione dei Capi di Stato di altri paesi in visita in Italia. E per il futuro? Le prospettive non sono buone, per Lancia. Il marchio, schiacciato dalla fusione con Chrysler, sta tramontando all’insegna di Ypsilon e l’ad Sergio Marchionne ha proposto di recente, scherzando, che la prossima auto presidenziale sia una Maserati.
Il parco macchine del Quirinale
Lancia a parte (e sono tutte in proprietà), l’intero parco macchine del Quirinale è descritto ufficialmente nel comunicato del 2010 con cui venne aggiornato l’allora Ministro Brunetta. Sempre in proprietà, ci sono tre Maserati (di cui una in comodato d"uso al Ministero degli esteri) a disposizione dei Capi di Stato di altri paesi in visita in Italia. Poi ci sono le auto di rappresentanza: 14 (una in proprietà e 13 in leasing), che sono a disposizione dei Presidenti emeriti, del Segretario generale, del Segretario generale onorario e dei 10 Consiglieri del Presidente della Repubblica (ma non è specificato il modello). Le auto in servizio sono dieci, tutte in leasing per le esigenze complessive della dirigenza di ruolo, del personale di segreteria e dei tre consulenti del Presidente della Repubblica. Infine, ci sono due pulmini di proprietà per trasporti collettivi nei trasferimenti in corteo (servono a “ridurre al massimo gli eventuali disagi per la cittadinanza”, si legge nella nota).
Gli autisti
Gli autisti di ruolo per le 35 auto del Quirinale (12 in proprietà e 23 in leasing) sono 41: “poco più di un autista per veicolo, dato che conferma il rigore che presiede alla utilizzazione del parco macchine”, tiene a specificare il Quirinale, che puntualizza: “Forme di esternalizzazione del servizio sono precluse da evidenti ragioni di riservatezza”.
Quanto “ci” costano le auto del Presidente
Il costo complessivo per manutenzione, noleggio e consumi non è purtroppo aggiornato. L’ultima cominucazione ufficiale è ancora una volta quella del 2010 e si riferisce all’anno precedente. Nel 2009 sono stati spesi 323.762 euro. Per il 2014 chissà se lo sapremo.