Avete presente il gioco delle associazioni mentali? Bene, allora provate a chiedere a un vostro amico anche a un passante, cose gli viene in mente parlando di corse automobilistiche in Italia. Ferrari, sarà inequivocabilmente la risposta. Con il disimpegno della Lancia dai rally, dell'Alfa Romeo dai campionati turismo e con l'Abarth confinata ai monomarca, rimane solo il Cavallino Rampante a presidiare l'immaginario comune. Eppure non è sempre stato così, ci sono stati tempi in cui esistevano scuderie famose per il loro impegno sportivo con auto derivate dai modelli di serie. Erano gli anni Sessanta, quelli in cui in Italia esplodeva la motorizzazione e l'auto era ancora vista come una cosa positiva, da conquistare, come un piacere.


Le Giulia GTA e TZ2


I due nomi più famosi di quel periodo sono certamente la stessa Abarth – quella dell'epoca pre-Fiat, fondata dall'austriaco Karl – e la Autodelta. La seconda ha avuto vita più breve ed è certamente meno nota anche tra gli appassionati, ma il suo apporto al motorismo sportivo italiano è stato importante, soprattutto per quanto riguarda il marchio Alfa Romeo. Nata nel 1963 come Auto Delta, per volontà di due ex-ingegneri del Biscione, fu attiva solo per tre anni, prima di confluire nel Reparto Corse Alfa Romeo, ma fu un triennio da ricordare. A Chiti e Chizzola, infatti, si devono auto leggendarie, come la Giulia TZ, la Giulia GTA e la Giulia TZ2. Dopo il 1966 il nome Autodelta è stato usato a più riprese, fin negli anni delle 156 da competizione, a testimonianza del fascino che ha mantenuto anche dopo 50 anni.


La Fiat Abarth 750


La storia della Abarth inizia nel 1949 quando il patron Karl compra quello che rimane dal fallimento della Cisitalia e termina nel 1971, quando il marchio viene acquisito da Fiat che ne farà il suo reparto corse, creando modelli vincenti come la 124 Spider Abarth e la 131 Abarth. Ma nei 22 anni di attività indipendente, la piccola azienda torinese conquista ben 7.327 vittorie, assolute o di classe, sulle piste di tutto il mondo, mentre i kit Marmitta Abarth vengono acquistati a migliaia per essere montati sulle 600 sulle 500 e su tutte le altre auto Fiat. Tutto questo senza contare i 133 record internazionali e i 10 record del mondo ottenuti dalle auto elaborate dallo Scorpione (era il segno zodiacale di Karl), una su tutte la leggendaria Fiat Abarth 750.

Fotogallery: Abarth e Autodelta, quando l'Italia andava di corsa