Negli ultimi tempi si è fatto spesso riferimento alle difficoltà insite nella costruzione di un'auto, in particolare quando si parla di Apple e Google e della loro voglia di produrne una. Ma quanto è difficile farsene una in casa? Esiste un modo, un numero per quantificare questa impresa? Noi ne abbiamo ipotizzato uno, che ovviamente non ha pretese di scientificità, ma restituisce abbastanza bene la complessità del prodotto automobile in senso stretto. Ovvio, le difficoltà sono anche molte altre: l'organizzazione del lavoro, l'approvvigionamento delle materie prime e la selezione dei fornitori... Limitiamoci oggi a "smontare" una Jeep Renegade 1.6 Multjet a trazione anteriore, priva quindi di tutti i pezzi che compongono la trasmissione integrale.


Innanzitutto, una distinzione: si possono dare indicativamente due numeri. Il primo raggruppa le macro-aree "sistema motore" (60 pezzi), "interni" (250), "powertrain" (50), "impianto elettrico" (70), "body" (870), "telaio" (200). La SUV americana costruita in Italia è dunque composta da 1.500 pezzi. Se però si scende più nel dettaglio e si conta anche la minuteria (viti, bulloni, etc.) la cifra sale vertiginosamente: 2.750 pezzi. Suddivisi in questo modo: 190 per il "sistema motore", 300 per gli "interni", 320 per il "powertrain", 250 per l' "impianto elettrico", 1.320 per il "body" e 370 per il "telaio".

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