Ayrton Senna. Bastano il nome e due colori: il bianco e il rosso (chiaro, quasi arancione), quelli dei tre mondiali di F1 vinti con la McLaren nel 1988, 1990 e 1991. Certo, gli appassionati lo ricordano benissimo anche nel nero/oro dei tempi della Lotus, persino nel bianco un po' anonimo della Toleman con cui, nel 1984, quasi va a prendere Prost e la vittoria del GP di Monaco, se solo la Direzione Gara non avesse interrotto la competizione per la troppa (per gli altri, non per Senna) pioggia.

Ma torniamo al bianco e al rosso, ripresi da McLaren Special Operations (MSO) per la P1 GTR che vedete in queste immagini, su richiesta di un cliente.

Fotogallery: McLaren P1 livrea Senna 1988

McLaren P1 GTR MP4-4

La stagione, come detto, è quella del 1988. Una delle migliori di sempre per la scuderia di Woking, che si aggiudica ben 15 GP su 16 in calendario, 8 con Senna e 7 con Prost. Una lotta fino all'ultima gara, tra il brasiliano e il francese, che vede il primo conquistare il mondiale sul già affermato compagno di squadra.

Da allora sono passati 30 anni e, per celebrare la ricorrenza, MSO ha deciso appunto di realizzare questa livrea sulla carrozzeria della hypercar P1.

Bianco e rosso a triangoli

Il bianco e il rosso-quasi-arancione si alternano sui pannelli della carrozzeria della P1 formando dei triangoli: la livrea, per i pochi che ancora non lo avessero capito, è quella del main sponsor della McLaren in quegli anni, la Marlboro, che ha "firmato" le monoposto di Woking tra il 1980 e il 1996.

McLaren P1 by MSO, en homenaje a Ayrton Senna

I colori della MP4/4 di Senna non erano evidentemente sufficienti per il fortunato cliente di cui sopra, che ha preteso anche l'apertura di tre alette nelle paratie verticali dell'alettone posteriore, proprio come sulle auto da corsa. Ultimo, ma non meno importante, il numero 12, quello di Senna appunto, nel caso a qualcuno possa venire il dubbio che il suo idolo sia Prost. 

McLaren P1 by MSO, en homenaje a Ayrton Senna

Nessuna modifica, invece, risulta sia stata fatta al motore: del resto, con oltre 1.000 CV di potenza, questo 3.8 turbo ibrido ha spinta a sufficienza, considerando anche i soli 1.300 kg di peso. Va da sé che un'auto così estrema non è omologata per la strada, ma dedicata esclusivamente all'uso in pista.