L’incendio di una Tesla Model S in Austria immortalato in un video estratto dalla trasmissione televisiva Report è stata l’occasione perfetta per tirare in ballo la questione della pericolosità delle batterie agli ioni di litio delle auto elettriche.
Sono effettivamente a rischio? Perché è stato così difficoltoso domare le fiamme? Proprio di questo parliamo nel settimo appuntamento con Emissione Impossibile in compagnia del direttore Alessandro Lago e di Fabio Orecchini (Obiettivo Zero Emissioni - www.fabioorecchini.it).
Pericolo incendio
Una batteria al litio può prendere fuoco? Il rischio zero non esiste ma, se questa è ben fatta, è molto sicura e non può provocare incendi; ma è vero anche il fatto che in determinate condizioni limite possono innescarsi delle situazioni di pericolo.
Per questo sono necessarie delle contromisure da prendere in sede di fabbricazione: non ci devono essere infatti impurità metalliche all’interno delle celle che, in condizioni particolari, potrebbero portare a un cortocircuito e a un incontrollato aumento della temperatura (Thermal runaway).
Non è facile domare le fiamme
Ma perché è così difficile spegnere un incendio generatosi da una batteria? Non perché esistano delle procedure specifiche, ma perché le stesse strategie che mettiamo in atto affinché questi malfunzionamenti non si presentino (la sigillatura delle celle e del pacco batterie) rendono poi molto difficile all’acqua raggiungere le fiamme. Se quindi mediamente ci vogliono più tempo e più uomini per spegnere questi tipi di incendio è perché l’isolamento dall’esterno limita l’intervento degli agenti esterni.
Auto elettriche più pericolose?
Sicuramente l’auto elettrica non è per questo più pericolosa di un’auto a combustione interna; la casistica è bassa (i casi sono eclatanti perché si tratta di una tecnologia ancora nuova) ma c’è una complessità maggiore nell’intervento. Per saperne di più e approfondire l’argomento anche dal punto di vista tecnico cliccate sul video.