Non è un segreto che negli ultimi anni i SUV stiano dominando il mercato dell'auto, quello che sorprende però è "la corsa al podio", anche in una categoria di veicoli che poco ha a che fare con le corse. Forse è questo che ha spinto Bentley, marchio storico sinonimo di lusso ad alte prestazioni, a ritoccare la Bentayga, lo Sport Utility Vehicle lanciato un paio di anni fa, con l'intento di dare alla sua prima auto con assetto rialzato il primato di SUV più veloce del mondo, andando a sfidare un altro colosso come la Lamborghini Urus.

Nasce così la Bentley Bentayga Speed, la versione più potente del SUV inglese, passando dai 608 CV della versione "normale" a 650 di quella nuova, grazie all'esagerato W12 di 6 litri con coppia mostruosa: 900 Nm, che le permettono di coprire lo 0-100 in meno di 4 secondi; 3,9 per l'esattezza.
Ma come si ferma una macchina che pesa quasi 2.500 kg e può sfrecciare a più di 300 km/h? Dev'essere questo che si è domandata Bentley quando ha deciso di dotare la Bentayga Speed dell'impianto frenante più potente mai montato su una delle loro vetture, ovviamente tutti i quattro dischi sono in materiale carboceramico e sono stati progettati per resistere ad una temperatura di esercizio di 1000°C.
Obiettivo raggiunto
Ma non è l'accelerazione bruciante o l'impianto frenante da primato a stupire. No, la Bentley Bentayga Speed irrompe nel mercato con una velocità massima di 306 km/h, buttando giù dal gradino più alto del podio per i SUV più veloci del Globo la "cugina" Lamborghini Urus.
Una successione avvenuta in fretta - la Urus ha meno di un anno - che vede i due super SUV divisi da appena 1 km/h di velocità. Ma, come spesso accade, sono proprio i dettagli a fare la differenza e ora sul libro del Guinnes dei primati, alla voce "SUV più veloce del mondo" si vedrà la B alata della Bentayga.

Un primato a rischio
L Crewe però non possono certo dormire sonni tranquilli e probabilmente sanno già che il loro record è destinato ad essere superato, magari tra non molto. A Sant'Agata Bolognese infatti potrebbero rispondere con una versione ancora più cattiva della Urus, col V8 turbo capace di superare gli attuali 650 CV oppure con qualche ritocco per ridurre il peso.
Al gruppetto si aggiungerà poi Ferrari con la sua Purosangue, il SUV (o meglio, il FUV) che porterà Maranello nel mondo dell'assetto rialzato, naturalmente senza lasciare da parte le prestazioni. Arriverà nel 2022 e forse bisognerà ritoccare nuovamente il libro dei record.