Se tra qualche tempo vi dovesse capitare di incrociare un’auto con a bordo un guidatore intento a controllare un computer o comunque con le mani che toccano di tutto tranne che il volante, state pure tranquilli: si tratterà di un ingegnere alle prese con un prototipo a guida autonoma.
Dopo aver dato il via libera a ottobre infatti il dicastero guidato da Danilo Toninelli ha ha annunciato che “L’Osservatorio tecnico di supporto per le Smart Road del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha dato oggi, all’unanimità, parere positivo alla prima domanda di autorizzazione alla sperimentazione di veicoli a guida autonoma su strade pubbliche”.
Guida autonoma, conosciamola meglio
Primo passo importante
Il Ministero conferma così di credere fortemente nella guida autonoma e nel suo sviluppo, portando l’Italia a livello di altri paesi che da tempo fanno da palcoscenico a test con auto senza pilota, come Stati Uniti (con la California in testa) e Giappone.
Non si sa chi abbia presentato la domanda, se un colosso come Google (che con la controllata Waymo sta sviluppando la guida autonoma) o Uber oppure se una realtà più piccola come ad esempio un ateneo. Di certo è che ora dal Ministero sperano che “La prima approvazione di oggi sia di impulso alla presentazione a breve di nuove domande di sperimentazione, che verranno attentamente analizzate dall’Osservatorio e dalla DG Motorizzazione concentrandosi in particolar modo sul rispetto massimo della sicurezza, consentendo al contempo lo sviluppo di attività innovative in grado di generare investimenti e sviluppo”.
La guida autonoma fa paura?
Chissà se l’inizio dei primi test non possa far cambiare idea a quel 50% di italiani che teme la guida autonoma, come evidenziato qualche mese fa da un rapporto stilato da Censis e Michelin. Di certo notizie di incidenti, come quello tragico che ha coinvolto Uber quasi un anno fa, non aiutano.
Eppure, come ci ha raccontato Francesco Leali nel nostro Motor1Talk al Volvo Studio di Milano (e come più volte è stato detto da numerosi esperti) l’auto a guida autonoma è più sicura in quanto la maggior parte degli incidenti viene provocato da errori umani.