L'auto del futuro avrà meno optional, perché come abbiamo detto le case stanno definendo questo tipo di strategia per ridurre i costi; allo stesso tempo però sono lontani i tempi in cui le Ferrari si acquistavano rosse e le Lamborghini in colori accessi. Oggi basta effettuare una rapida ricerca su Google per accorgersi che questi dogmi sono un retaggio del passato: può capitare quindi di trovare una 488 Pista nel grintoso verde opaco o una Aventador nell’elegante azzurro carta da zucchero.

Da alcuni anni infatti molti costruttori di lusso offrono ai loro clienti estesi programmi di personalizzazione, che rispondono alla richiesta di avere auto letteralmente diverse l’una dall’altra. Il costo finale si fa ancora più impegnativo, perché queste lavorazioni sono effettuate in modo pressoché artigianale, ma il risultato sono vetture con colori esterni non previsti fra quelli stock, pellami esclusivi per l’interno e infiniti accostamenti di colore.

Qualche costruttore permette anche di “giocare” con i materiali, perché ad esempio le prese di raffreddamento sul cofano anteriore di alcune Aston Martin sono ordinabili anche in fibra di carbonio rosso. L’unico limite diventa il buon gusto...