Alfa Romeo MiTo
Iniziamo con un mix tra Milano e Torino. Alfa Romeo è stata fondata nella prima città ed è il riferimento in Italia, in termini di design e moda. La seconda è dove è stata prodotta l'utilitaria italiana.
Honda CR-V
Per essere un'auto che è sul mercato dal 1996 il nome è azzeccato e traducendo Confortable Runabout Veihcle (auto media, comoda e adatta a tutti i giorni) si può arrivare alla sua natura.
Honda HR-V
La seconda Honda in questa lista è conosciuta con il nome di Hi-rider Revolutionary Vehicle (qualcosa di simile a un veicolo rivoluzionario ad alta potenza).
Honda NSX
L'acronimo dell'auto sportiva giapponese risponde a New Sportscar Xperimental. Naturalmente, l'esperimento è andato alla perfezione, con la prima generazione nata anche grazie al prezioso aiuto di Ayrton Senna, che ha partecipato allo sviluppo della prima generazione e ne ha persino posseduta una. La seconda non tradisce l'anima sportiva, aggiornandosi per nelle forme e soprattutto nel motore, con un sistema ibrido da più di 500 CV.
KIA Ceed
Ceed è l'acronimo di Community of Europe con European Design, un nome che spiega chiaramente che l'auto è stata sviluppata nel Vecchio Continente, dalla progettazione alla produzione.
Mazda MX-5 RF
In questo caso abbiamo due sigle. MX-5 significa Mazda Xperimental progetto 5, mentre RF nasconde la designazione Fastback retrattile (Fastback con hardtop retrattile).
Mitsubishi ASX
Active Sport Crossover, che sta per crossover sportivo dinamico, è il nome del SUV compatto giapponese, che continua rimanere sul mercato, restyling dopo il restyling, dal 2010.
Nissan LEAF
Molte qualità rimandano al nome dell'elettrica giapponese: ecologica, accessibile e familiare. Cioè, Leader nel suo segmento per quanto riguarda Ecologico, Accessibilità e Famiglia.
Renault ZOE
Un nome semplice per l'auto elettrica più venduta in Italia: la ZOE infatti nasconde nel suo nome la sigla Zero Emissioni , giusto per rendere chiara fin da subito quella che è la sua qualità principale.
SsangYong Korando
Ancora un gioco di parole che nasconde una frase: il coreano ce la può fare. Cioè, i coreani possono fare buone macchine, all'altezza delle rivali europee. In questo momento, sono più vicini che mai a raggiungere questo scopo, pensate anche a Kia e Hyundai.
Subaru BRZ
Anche se non lo sapete con precisione, basta pensarci su un attimo. Le prime due lettere sono facili.
La "B" si riferisce al motore boxer, mentre la "R" alla trazione posteriore. La "Z" è già più difficile: appartiene alla parola "zenith", con la quale si desidera catturare sensazioni di guida uniche.
Toyota AYGO
Io vado. Questo è il significato di AYGO (I go), un'espressione inglese che, secondo il marchio giapponese, trasmette mobilità, flessibilità e libertà.
Toyota C-HR
Un grande successo di vendita, il SUV compatto offre un'immagine molto originale, associata a un sistema ibrido da 122 CV molto efficiente, da cui il nome: Cool Hybrid Revolution.
Toyota RAV4
Questa non è difficile. Il SUV giapponese nasconde nel nome la trazione del veicolo, appunto, 4 ruote motrici per attività non professionistiche. Caratteristica che ha anticipato le tendenze degli attuali SUV.
Volkswagen Tiguan
Ecco un gioco di parole molto curioso. Tiguan nasce dalla combinazione delle parole tigre (in tedesco) e iguana, una denominazione scelta dal voto popolare attraverso la rivista Auto Bild. Perché proprio quei due animali? Bella domanda, purtroppo però non abbiamo la risposta.
Mercedes-Benz Clase G
Nella gamma Mercedes-Benz ci sono molti nomi nascosti in più o meno complicati acronimi. Tra tutti i modelli della Stella abbiamo preso a esempio la Mercedes Classe G, nata nel 1979 e tra i migliori offroad al mondo, dove la "G" sta per geländewagen, ovvero "auto per il fuoristrada" in tedesco.
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