A ottobre 2019 veniva svelato un prototipo con due motori dell’elettrica Nissan Leaf, non solo più potente – ha 309 CV, contro i 150 o 218 CV di quelle con un motore – ma anche più facile da guidare.

Sembra un controsenso, perché di solito le auto con più cavalli richiedono maggiori capacità di guida, ma il prototipo è dotato di nuovi controlli elettronici che gestiscono la ripartizione della spinta fra i motori, migliorando notevolmente l’erogazione ed evitando i pattinamenti. A completare il sistema c'è la trazione integrale, perché ciascun motore dà trazione a un asse delle ruote.

La casa giapponese ha parlato di questa tecnologia, chiamata 4ORCE, al CES 2020, dov’è presente anche il prototipo Ariya del 2019 (con lo stesso sistema).

I pattinamenti saranno un ricordo

Il sistema 4ORCE distribuisce la coppia in modo ottimale fra i due motori (collocati uno per asse delle ruote) e fra le singole ruote, variandone l’intensità a seconda dello stile di guida e delle condizioni della strada.

Questo significa che nelle curve su fondo sdrucciolevole o accelerando con decisione in curva, frangenti in cui le auto a due ruote motrici tendono a perdere aderenza facendo slittare la ruota interna alla curva, il sistema 4ORCE invia più potenza alla ruota esterna e scongiura gli slittamenti, come fa capire la foto sotto: le ruote esterne hanno più aderenza e perciò ricevono più potenza.

Nissan Leaf, il prototipo con 2 motori

Migliorano anche rollio e beccheggio

Oltre a migliorare la facilità di guida, il sistema 4ORCE è d’aiuto anche per il comfort: l’elettronica infatti riduce i fenomeni di rollio e beccheggio della carrozzeria, ovvero la tendenza dell’auto ad “affondare” nelle accelerazioni o nelle frenate e a coricarsi sul lato in curva. Ci riesce grazie al recupero dell'energia su entrambi gli assi (per la Leaf avviene solo all'anteriore) e ottimizzando l'erogazione della potenza in curva.

Fotogallery: Nissan Leaf, il prototipo con 2 motori