Probabilmente il motore B57S di BMW non vi dice molto, forse solo gli impallinati di sigle sanno cosa si nasconde dietro quel nome. Poco male, ve lo diciamo noi: si tratta del diesel quadriturbo della Casa bavarese, un propulsore più unico che raro.

Ebbene, per lui è arrivato il momento della pensione e a settembre cesserà la produzione. Tempi duri per le motorizzazioni diesel, ormai demonizzate da molte amministrazione, con l’avvento di powertrain ibridi plug-in preferiti da numerosi costruttori per emissioni più basse che permettono di non sforare i limiti europei.

Addio con stile

Prima di salutare definitivamente il 6 cilindri in linea in BMW hanno deciso però di dare vita a 2 serie speciali di X5 ed X7 mosse proprio da quel motore, in versione da 400 CV e 760 Nm di coppia. Numeri che sulla BMW X5 M50d permettono di accelerare da 0 a 100 km/h in 5,2”, mentre la X7 M50d ce ne mette 0,2 in più.

BMW Final Edition

Numeri da sportive che si accompagneranno con una dotazione di serie particolarmente ricca, con numerosi aiuti alla guida, proiettori laser, infotainment con controlli gestuali e tanto altro. Prezzi e disponibilità non sono ancora stati resi noti, così come i Paesi che accoglieranno a listino queste 2 Final Edition.

Coppia da vendere, autonomia da record

Presentato nel 2015 il quadriturbo diesel di BMW nasceva per sostituire il motore N57S e utilizzava una coppia di turbo a bassa pressione e l’altra ad alta pressione, così da non creare lag e offrire una spinta continua da 2.000 fino ai quasi 4.000 giri.

Portato al debutto dalla 750d non voleva certo essere un propulsore particolarmente parco nei consumi ma, grazie al generoso serbatoio che lo accompagnava e alla capacità di girare basso – se non provocato con rudi pressioni sull’acceleratore, sull’ammiraglia bavarese permetteva di percorrere fino a 17 km/l.

Non male per un’unità dall’indole più che sportiva e in grado – naturalmente se guidato sempre con piede di velluto – di percorrere circa 1.000 km con un pieno.