È l’agenzia ANSA a lanciare la notizia: il Governo starebbe pensando di rifinanziare gli incentivi auto con altri 400 milioni, probabilmente da destinare esclusivamente alla fascia di modelli con livelli di emissioni di CO2 compresi tra 91 e 110 g/km.

Fascia tra le più ricche di proposte e per la quale gli incentivi stanziati a settembre – 100 milioni – sono evaporati in pochi giorni, con positivi effetti sul mercato. A settembre infatti, per la prima volta in questo 2020 di crisi, le immatricolazioni in Italia hanno registrato una crescita (+9,5%), proprio grazie ai contributi statali.

Attesa per la legge di bilancio

Una nuova iniezione di soldi che però non avverrà nell’immediato: i 400 milioni (cifra naturalmente ancora tutta da confermare) dovrebbero infatti rientrare nella Legge di Bilancio, attualmente ancora nelle fasi iniziali di discussione in Parlamento.

Tempi lunghi dunque, con ancora (fonte Unrae) circa 300 milioni di euro ancora disponibili per le auto di prima e seconda fascia, con emissioni comprese tra 0 e 90 g/km. Soldi che, per effetto della legge sugli incentivi, non possono essere spostati per la terza fascia.

Incentivi auto, come funzionano

Se la notizia dovesse essere confermata, e se i nuovi incentivi dovessero seguire l'attuale schema, ecco come sarebbero suddivisi gli sconti:

  Incentivo Sconto concessionario (obbligatorio) Totale sconto
Con rottamazione 2.000 1.500 3.500
Senza rottamazione 1.000 750 1.750