Gli incentivi auto escono ufficialmente dalla fase di “rodaggio” dopo settimane di annunci, aggiornamenti in corso d’opera e dubbi sulla capienza dei fondi.

Ora che le regole sono state chiarite definitivamente e sono confermati i soldi (proprio oggi, primo settembre, sono arrivati i 500 milioni messi sul piatto dal Governo fino al 31 dicembre), è possibile fornire una panoramica sulla composizione del mercato e in particolare sui prezzi delle auto nuove scontati in proporzione alle classi di emissioni di CO2 e indipendentemente dalla tecnologia di alimentazione/propulsione (ibrida, benzina, diesel ed elettriche).

Le emissioni di CO2 fanno la differenza

Nulla è cambiato nello schema degli incentivi 2020, che sono rimasti quelli decisi dal primo decreto e perfezionati dal secondo, basate sul valore di emissioni di CO2 dichiarati a libretto e organizzati su tre fasce comprese tra 0 e 100 g/km e per l'esattezza 0-60, 61-90 e 91-110.

Nuova Renault Zoe 2019
Renault Zoe
Mercedes-Benz A 250e e B 250e (2019)
Mercedes-Benz A 250e

Se la suddivisione in sé è stata essenzialmente ben accolta, lo stesso non si può dire della distribuzione dei fondi, che non sono stati divisi equamente tra le classi ma che favoriscono leggermente le vetture altamente elettrificate (quelle che rientrano nella prima fascia) le quali peraltro beneficiano già dell'ecobonus varato per il triennio 2019-2021, facendo cumulo con quello nuovi. E ricordando che l'ecobonus prevede un'ulteriore suddivisione da 0 a 20 e da 21 a 60. Ma andiamo con ordine.

Fiat 500 Hybrid
Fiat 500 Hybrid
Peugeot 208 (2019)
Peugeot 208

La suddivisione dei fondi

Intanto occorre considerare che dei 500 milioni previsti in realtà "soltanto" 410 milioni di euro sono effettivamente disponibili per l'acquisto di nuove vetture, in quanto 90 sono stati destinati all'installazione di colonnine di ricarica aziendali, quindi tecnicamente sono anche questi a vantaggio delle auto elettriche e ibride plug-in alle quali va anche la cifra più alta del restante monte contributi:

  • 0-20 g/km: 160 milioni di euro (+90 per le colonnine aziendali)
  • 61-90 g/km: 150 milioni di euro
  • 91-110 g/km: 100 milioni di euro

La struttura degli incentivi

I contributi sono di due tipi, con rottamazione o senza rottamazione: in ciascun caso, l'importo finale disponibile sotto forma di sconto è la somma dell'incentivo statale vero e proprio e di un contributo del concessionario, che deve aderire all'iniziativa.

Una cosa che tuttavia non tutte le reti fanno, ad esempio i concessionari Dacia, che probabilmente a causa dei bassi margini di utile sui modelli dai prezzi già molto vantaggiosi, non hanno aderito e offrono attualmente soltanto un contributo di 750 euro con o senza rottamazione.

Come ottenerli e come si calcolano

Anzitutto bisogna verificare in quale categoria di emissioni CO2 rientra ciascun modello, ricordando che fa fede l'indicazione riportata al punto V.7 del libretto di circolazione, e che attualmente è quella delle emissioni medie secondo il ciclo di omologazione NEDC correlato (ovvero misurato con il nuovo protocollo WLTP e poi "convertito in quello equivalente NEDC).

Le Case infatti possono continuare a indicare il valore di omologazione del vecchio ciclo fino a febbraio 2021, cosa vantaggiosa in quanto questi sono decisamente più favorevoli e consentono a più modelli di essere incentivati. Mentre da quella data dovrà essere riportato il valore WLTP.

Ci pensa il concessionario

La procedura per ottenere lo sconto è eseguita dal concessionario, che ad ogni nuovo ordine effettua una prenotazione sul sito dedicato del Ministero dopo aver verificato la disponibilità dei fondi, dopodiché chiude il contratto riconoscendo al cliente il prezzo già scontato del contributo corrispondente (più eventuali altre promozioni della Casa).

Nel periodo compreso tra l'esaurimento dei primi 50 milioni e lo sblocco dei nuovi fondi, i concessionari hanno potuto ugualmente raccogliere prenotazioni che da oggi devono essere inoltrate e registrate sul sito prima di procedere a riceverne di nuove.

Regole simili per l'ecobonus, che ha continuato il suo iter con gli stanziamenti decisi per ciascuno dei tre anni (2019-2020-2021). Anche in questo caso, il contributo che è cumulativo ma separato, viene riconosciuto previa verifica e registrazione sul medesimo sito, dove sono disponibili in tempo reale i "contatori" di ciascun fondo.

Ricordiamo infine che il contributo per la rottamazione si ottiene rottamando una vettura da Euro 0 a Euro 4 immatricolata non dopo il 2011. Chi avesse una seconda vettura con questi requisiti da rottamare potrà beneficiare di un contributo extra di altri 750 euro.

Modelli a prezzi scontati, fascia 0-20 g/km

(DL Rilancio + Ecobonus) Sconto concessionario Incentivo statale Risparmio totale
Con rottamazione 2.000 euro 8.000 euro 10.000 euro
Senza rottamazione 1.000 euro 5.000 euro 6.000 euro

Per avere la lista completa delle auto con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 20 g/km potete scaricare il file pdf.
 

Modelli a prezzi scontati, fascia 21-60 g/km

(DL Rilancio + Ecobonus) Sconto concessionario Incentivo statale Risparmio totale
Con rottamazione 2.000 euro 4.500 euro 6.500 euro
Senza rottamazione 1.000 euro 2.500 euro 3.500 euro

Per avere la lista completa delle auto con emissioni di CO2 comprese tra 21 e 60 g/km potete scaricare il file pdf.
 

Modelli a prezzi scontati, fascia 61-90 g/km

(DL Rilancio) Sconto concessionaria Incentivo statale Risparmio totale
Con rottamazione 2.000 euro 1.750 euro 3.750 euro
Senza rottamazione 1.000 euro 1.000 euro 2.000 euro
Per avere la lista completa delle auto con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 90 g/km potete scaricare il file pdf.
 

Modelli a prezzi scontati, fascia 91-110 g/km

(DL Rilancio) Sconto concessionario Incentivo statale Sconto totale
Con rottamazione 2.000 euro 1.500 euro 3.500 euro
Senza rottamazione 1.000 euro 750 euro 1.750 euro

Per avere la lista completa delle auto con emissioni di CO2 comprese tra 91 e 110 g/km potete scaricare il file pdf.