Le concorrenti tedesche si sono tutte rinnovate più o meno recentemente, guardando specialmente a motori elettrificati e tecnologia. E così la Jaguar XF si concede un restyling di metà carriere, incentrato proprio su ciò che si trova sotto al cofano e all’infotainment.
Una serie di novità incastonate in una carrozzeria rinnovata in punta di matita, con luci LED anteriori assottigliate, inserti neri disponibili al posto delle cromature e nuovi cerchi in lega da 19 o 20”.
Eleganza digitale
Aggiornamenti che non stravolgono l’aspetto esterno di berlina e station medie inglesi, mentre all’interno l’opera di rinnovamento è ben più profonda e parte dal nuovo monitor touch centrale curvo da 11,4”, a fare a centro di comando per il nuovo sistema di infotainment Pivi Pro, sempre connesso, aggiornabile tramite OTA e compatibile con Apple CarPlay e Android Auto.


Hardware e software completamente rinnovati, così come è nuovo il tunnel centrale che saluta il rotore a scomparsa del cambio automatico, per adottare una piccola leva ricoperta in pelle. Così si libera anche più spazio per sistemare i vari oggetti di uso quotidiano. Non manca la strumentazione digitale, configurabile in varie schermate.
Fotogallery: Jaguar XF restyling (2021)
Mild hybrid a gasolio
L’altra grande novità è rappresentata dall’introduzione dei motori diesel con tecnologia mild hybrid a 48V: si tratta del 2.0 D200 da 204 CV, disponibile con trazione posteriore sia con l’integrale, capace di passare da 0 a 100 km/h in 7,6” ed emettere 131 g/km di CO2 con le 2 ruote motrici, mentre con lo schema AWD con carrozzeria station wagon impiega 8” emettendo 137 g/km di CO2.
Per quanto riguarda i motori a benzina, la Jaguar XF restyling monta il 2.0 4 cilindri da 250 o 300 CV, con accelerazioni rispettivamente di 6,5 e 6,1”. Tutti i motori sono abbinati di seri al cambio automatico a 8 rapporti.