Va bene, il nome sembra quello di un autosalone o di una fiera automobilistica e in effetti ci piace pensare che nel 1981, i progettisti responsabili del progetto abbiano immaginato come potesse apparire una vettura esposta allo stand Volkswagen in una qualunque esposizione alle soglie del nuovo millennio. 

In realtà, il vero motivo è che questa concept car è stata realizzata in risposta ad un vero e proprio concorso indetto dal governo federale tedesco che ha invitato le Case a presentare studi che prefigurassero l'auto del futuro. E al di là dello stile, per questa proposta del costruttore di Wolfsburg è andata proprio così perché molte delle soluzioni tecniche che integrava sono poi arrivate alla produzione.

Obiettivo efficienza

La Auto 2000 è stata progettata in collaborazione con Audi e Mercedes e con un team di ricerca universitario dal nome impronunciabile (Hochschularbeitsgemeinschaft) ma dal ruolo molto prezioso e aveva come obiettivo primario lo studio di soluzioni non soltanto estetiche, mirate alla riduzione dei consumi di carburante, già allora considerato un traguardo importante.

La forma era quella di una compatta a tre porte con coda alta e lunotto panoramico ma già caratterizzata da accorgimenti che presto si sarebbero trasferiti ai modelli di serie come l'eliminazione dei gocciolatoi a vista e un frontale molto levigato con fari integrati. Un disegno che sarebbe riapparso quasi identico ben 7 anni più tardi sulla Passat di terza generazione, dalla linea in effetti fortemente modernizzata.

Volkswagen Auto 2000 concept 1981

Start&stop e "ruota libera"

Il Cx di appena 0,25 raggiunto appunto grazie allo studio dell'aerodinamica non era però l'unica innovazione: a questo, e alla riduzione del peso ottenuta anche spingendo la sperimentazione sui materiali (è stato provato persino un assale posteriore in plastica) si aggiungevano tecnologie applicate a motori e trasmissione per abbattere il consumo anche in modo diretto. 

Diciamo "motori" perché la Auto 2000 è stata una vettura laboratorio su cui sono state sperimentate negli anni successivi alla presentazione varie soluzioni, iniziando proprio dai propulsori che hanno visto avvicendarsi piccoli turbodiesel da 1,2 litri a sovralimentazione singola o doppia e benzina da 1 litro sempre sovralimentati. Insomma, di fatto è stata l'antenata delle concept del nuovo millennio come 1L e XL1, con la stessa filosofia portata ancora più all'estremo.

Volkswagen Auto 2000 concept 1981

La cosa più interessante è però l'applicazione di due dispositivi che oggi sono diventati uno standard nella lotta ai consumi, e che sono comparsi lì proprio vent'anni prima della loro effettiva diffusione: parliamo del primo sistema start&stop, che spegneva il motore durante le soste, e di un cambio automatico con dispositivo "a ruota libera" che disinnestava la trasmissione in rilascio per far scorrere l'auto eliminando attriti e trascinamenti.

Come sappiamo il primo è oggi di  serie su praticamente tutti i modelli in commercio, non soltanto Volkswagen, mentre il secondo ha anticipato la funzione di "veleggiamento passivo" oggi integrata sui cambi DSG.

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