La Lexus IS Wax Edition porta alla ribalta un'idea ormai desueta da tempo per il mondo dell'auto: quella del giradischi a bordo.
Purtroppo tale opzione non sarà disponibile sempre, ma si tratta di un'operazione commerciale una tantum, quindi tutti quegli appassionati di vinili che hanno già rispolverato la loro collezione per riassaporare il suono analogico della musica, dovranno mettersi il cuore in pace.
Questione di partnership
L'edizione di IS così votata alla musica nasce da una collaborazione tra Lexus e Pitchfork (celebre webmagazine musicale nato a metà anni '90). Mentre l'ingegnerizzazione del giradischi in vettura è ad opera della SCPS, che ha sede a Los Angeles.

Far funzionare un giradischi all'interno di un veicolo è più difficile di quanto si possa pensare. L'auto rimbalza costantemente sulla strada e ci sono forze che cambiano, generate dall'accelerazione, dalla frenata e naturalmente dalle curve. Questi fattori potrebbero far saltare l'ago o influenzare il motorino che gira il disco.
In campo la stampa 3D
SCPS ha creato un giradischi personalizzato utilizzando la stampa 3D e un mix di fibra di carbonio e alluminio. Si trova su un cuscinetto in silicone per assorbire gli urti. Un motore passo-passo e un braccio micro-regolabile fanno girare il disco senza saltare durante la guida. Il lettore si trova nel punto solitamente occupato dal cassetto portaoggetti. I brani vengono riprodotti tramite lo stereo Mark Levinson a 17 altoparlanti (optional) con audio surround 7.1.

Lexus e Pitchfork hanno anche commissionato una collaborazione tra i produttori musicali Madlib e Kaytranada per creare un doppio singolo per la Wax Edition. Se il cliente lo desidera, il vinile da sette pollici arriverà presto come parte del servizio di abbonamento “Vinyl Me, Please”.
A partire dal 2020, i dischi sono il formato di musica fisica, nel senso che necessita di un supporto per essere riprodotta, più popolare, secondo la Recording Industry Association of America.
Il valore di mercato è cresciuto del 28,7 percento a 626 milioni di dollari, contro un calo del 23 percento dei CD per un valore di 483 milioni di dollari. Dischi e CD fisici hanno rappresentato solo il 9% delle entrate totali dell'industria musicale americana nel 2020.