Le conseguenze della crisi dei chip continuano a farsi sentire nel mondo dell’auto. L’ultima “vittima” è la Nissan Ariya, crossover elettrico che avrebbe dovuto debuttare appena dopo l’estate. Asako Hoshino, il vicepresidente esecutivo della Casa, ha annunciato che ci saranno ritardi di circa due mesi nelle vendite in Europa e negli Stati Uniti.

L’impatto della crisi

Le dichiarazioni sono state riportate da Automotive News Europe e tra le cause dei ritardi viene citata la situazione legata proprio ai semiconduttori. Queste le parole di Hoshino:

La pandemia si è prolungata più del previsto e a questa si è aggiunta la crisi dei chip. Ciò ci ha portato a rivedere i piani per il lancio dell’Ariya

Com’è logico, il problema dei semiconduttori si sta facendo sentire soprattutto sui modelli altamente tecnologici come il crossover elettrico giapponese, presentato la scorsa estate. Secondo i dati raccolti da Deloitte, nel 2020 i chip hanno inciso per il 40% sul costo di produzione delle auto, contro il 18% dei decenni precedenti.

Nissan Qashqai vs Nissan Ariya

Nissan si aspetta una riduzione di circa 500 mila veicoli prodotti e, proprio per questo, sta dando la precedenza ai modelli più popolari. L’obiettivo è quello di recuperare almeno il 50% dei veicoli “persi” nella seconda parte dell’anno con la speranza che la crisi si attenui.

Una potente portabandiera

L’anno di Nissan si era aperto col botto grazie alla nuova generazione della Qashqai, uno dei modelli best-seller del brand giapponese. Nei piani della Casa, l’Ariya avrà un ruolo di portabandiera per l’elettrificazione della gamma, un po’ come lo ebbe la Leaf quando debuttò 10 anni fa.

Nissan Ariya

Il crossover, disponibile anche a trazione integrale, potrà essere scelto con batterie da 63 kWh o 87 kWh e con potenze da 218 a 394 CV. Le prestazioni dichiarate parlano di autonomia compresa tra 340 e 500 km e accelerazione 0-100 km/h che può toccare i 5 secondi nei modelli più sportivi.

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