È nativa, di pelle rossa e si appresta a diventare un totem tribale. La BMW iX è nativa perché rappresenta la prima born electric della Casa bavarese, dopo la pioneristica i3 del 2013, ha una livrea rossa (per la verità tendente al bordeaux) nella presentazione italiana e non c'è dubbio che diventerà il totem dell'offensiva elettrica lanciata dall'headquarter di Monaco.
Un'offensiva che prevede 30 miliardi di euro di investimenti fino al 2025, circa 10 milioni di auto a batteria immatricolate entro il 2030, anno in cui si stima che la metà delle vendite di BMW sia rappresentata da vetture elettriche.
Capostipite elettrica
Ma andiamo con ordine. A fare il punto della situazione, presentando la iX, è stato il presidente e ad di BMW Italia, Massimiliano Di Silvestre.
"La nostra strategia è in tre fasi: dal 2025 la produzione partirà direttamente dal modello EV per poi offrire tutte le altre versioni, comprese diesel e benzina, ibrido e ibrido plug-in. Un vero ribaltamento di paradigma. Entro le fine del 2021 offriremo cinque veicoli completamente elettrici, che sono la BMW i3, la MINI Cooper SE, BMW iX3, a cui si aggiungeranno BMW iX, (guarda la prova di InsideEVs Germania), svelata il 2 giugno e che sarà lanciata sul mercato tra settembre e ottobre, e la BMW i4", ha spiegato.

E non basta. "L’elettrificazione continuerà su tutta la gamma, con la Serie 7, la BMW X1, la serie 5e la MINI Countryman che tra non molto saranno disponibili nelle varianti completamente elettriche. Entro 2023 il nostro obiettivo è quello di avere 25 modelli elettrificati in Italia: questo vuol dire coprire il 90% dei segmenti principali di mercato con un’automobile elettrica", ha sottolineato ancora Di Silvestre.
Inoltre, "alla fine del 2025, BMW avrà venduto ai clienti finali circa 2 milioni di automobili elettriche, che saliranno a 10 milioni prossimi 10 anni quando ci aspettiamo che metà delle nostre vendite sia costituito da vetture full electric. Siamo nel 2030. Per quella data il brand MINI avrà una gamma di sole automobili a batteria e saremo presenti con un modello elettrico puro in tutti i segmenti di mercato che presidiamo. E la iX è una macchina pensata per il mercato globale, ma che ha tutti i requisiti per il nostro, quello domestico".
BMW iX segna poi l'ennesimo passo sulla strada della sostenibilità, senza rinunciare alla "diversity", al "piacere di guida" e agli elementi premiun che da sempre contraddistinguono il marchio di Monaco (e in particolare la gamma "i").
"Da qui al 2030 in termini di decarbonizzazione abbiamo in testa tre numeri chiave: 80, 40, 20. Sono le percentuali di riduzione rispetto al 2019 rispettivamente delle emissioni di CO2 nelle fasi di produzione, di utilizzo e di supply chain", ha rimarcato il presidente e ad della branch italiana.
Il monolito di Stanley Kubrick
Da una similitudine all'altra (quella del totem è mia, non di BMW). Kai Langer, head of BMW i Design, ha detto di aver pensato alla iX prendendo spunto dal monolito di un celebre film di Stanley Kubrick (2001 Odissea nello spazio), un elemento "che arriva dal futuro per il futuro, con poche linee ma decise". Con gli interni però che si ispirano "a un boutique hotel".
Lusso premium senza "sacrificare l'ambiente", utilizzando per esempio le reti da pesca abbandonate e opportunamente riciclate. Stile e plancia completamente diversi dalla tradizione, con una decisa riduzione della complessità: meno pulsanti sul tunnel, ma comandi sia fisici che touch sul grande display curvo. Perché la filosofia di fondo è che "la tecnologia deve essere al servizio dell'elemento umano e non viceversa".
Insomma, con la BMW iX la Casa bavarese rilancia sulla sfida elettrica e della sostenibilità, iniziata gia nel 2007 con la creazione della divisione "i", e ha tutta l'intenzione di dissotterrare l'ascia di guerra.