Un innovatore e un visionario. Il 15 settembre 2021 si celebrano i 140 anni di Ettore Bugatti. Il suo genio, chiaro fino dall'adolescenza, gli ha permesso di registrare oltre 1.000 brevetti nel corso dei suoi 66 anni di vita.

Le sue idee rivoluzionarie hanno aperto nuovi orizzonti per il mondo dell'auto di inizio XX Secolo proiettandolo verso concetti tutt'ora attuali come l'aerodinamica e la ricerca delle prestazioni attraverso la leggerezza.

Ecco la storia della mente dietro ad uno dei marchi più prestigiosi al mondo.

Rivoluzionario sin da piccolo

Il padre Carlo si rese conto delle potenzialità del figlio già in età adolescenziale. Ettore (Milano, 15 settembre 1881 – Neuilly-sur-Seine, 21 agosto 1947) riusciva a riparare piccoli motori senza una formazione specifica e iniziò presto un praticantato nell’azienda Prinetti e Stucchi a soli 16 anni.

Meno di un anno dopo fu già in grado di disegnare il proprio triciclo a motore con cui prese parte ad una gara tra Parigi e Bordeaux. E l’anno successivo alzò ulteriormente la posta creando la prima automobile.

Ettore Bugatti, i 140 anni del genio visionario dell'auto

Il suo talento precoce nel design e nella meccanica attirò l’interesse della De Dietrich, un’azienda specializzata nel settore chimico ed energetico che alla fine dell’800 produceva auto. Ettore era talmente giovane che il contratto dovette firmarlo col padre Carlo in quanto minorenne.

Grazie alla formazione e alla prima vera esperienza lavorativa, Bugatti realizzò un’auto da corsa per la Parigi-Madrid del 1903. In un’epoca in cui i veicoli a motore erano ancora poco diffusi in Europa, Ettore lavorò di fino sulla distribuzione dei pesi e sul centro di gravità.

Avvicinò la posizione di guida al terreno per migliorare l’aerodinamica e la manovrabilità, ma quest’idea venne rigettata dagli organizzatori della gara. Secondo loro, infatti, la posizione corretta era quella alta e tipica dell’epoca.

Leggerezza e velocità

Nel 1907 si spostò alla Deutz, un’azienda produttrice di motori, dove creò alcuni propulsori per mezzi da lavoro. Nel frattempo, però, Ettore stava studiando la realizzazione di un’auto compatta e leggera, ossia la Type 10 Pur Sang. Ad alimentarla c’era un 1.2 4 cilindri da 10 CV che, grazie al peso contenuto di 365 kg, spingeva la prima Bugatti fino a 80 km/h.

Il modello fu alla base della Type 13 che fu guidata nel 1911 da Ernest Friedrich per il Gran Premio di Francia. Nonostante la presenza di avversari con auto pesanti il doppio e con potenze triple, la Type 13 terminò incredibilmente al secondo posto.

Ettore Bugatti, i 140 anni del genio visionario dell'auto

Da qui iniziò l’ascesa di Ettore che proseguì negli anni con la creazione di tante altre invenzioni. Ad esempio, la Type 35 aveva un motore capace di toccare i 6.000 giri e cerchi in lega leggera e raggiungeva i 190 km/h.

Quel propulsore venne aggiornato a fondo e nella Type 35 B venne portato a 140 CV per una velocità massima di 215 km/h. Fu così che quest’auto prese parte e vinse la Targa Florio del 1925. Di fatto, fu la prima di 35 vittorie e 2.000 gare complessive collezionate entro il 2030.

Dal lusso alle mille invenzioni

Non solo prestazioni, però: con la Type 41 “Royale”, Bugatti iniziò la trasformazione verso il lusso che caratterizza tutt’oggi il brand francese. Questo modello fu creato per una clientela aristocratica e montava un immenso propulsore da 12.8 litri a 8 cilindri da circa 300 CV.

Il motore era pensato per rimanere silenzioso e raggiungere massimo i 1.800 giri al minuto con una coppia talmente poderosa che l’auto poteva viaggiare da 2 km/h a 200 km/h con la terza marcia inserita (su tre totali).

Ettore Bugatti, i 140 anni del genio visionario dell'auto

Oltre alle auto, Bugatti ricercava l’eccellenza in ogni altro aspetto della vita. Come quella volta che creò la propria distilleria, insoddisfatto dal liquore “commerciale”. Disegnò le proprie biciclette, convinto che quelle sul mercato non erano della giusta qualità. E quando il figlio Roland gli chiese un’auto giocattolo, gli costruì su misura la famosa Bugatti Type 52.

E poi, ancora, soluzioni per cancelli, porte, poltrone, strumenti chirurgici e addirittura cinghie da equitazione. Tutte cose che portano la firma di Ettore Bugatti. Buon compleanno, inventore.

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