Il conflitto scaturito dall'invasione della Russia ai danni dell'Ucraina sta mettendo anche l'industria automobilistica in seria difficoltà: per effetto più o meno diretto delle sanzioni che la Nato e l'Europa hanno deliberato nei confronti della Russia, uno dopo l'altro i costruttori hanno annunciato l'interruzione delle attività commerciali e in molti casi anche produttive, sul territorio dello stato ex-sovietico.
Qui sono infatti presenti numerosi stabilimenti che fanno capo a colossi - quali Stellantis, Mercedes, Hyundai/Kia, Mazda - di grande importanza strategica perché servono una delle aree più vaste al di fuori dell'Unione Europea contando, oltre alla Russia, anche Ucraina, Bielorussia, etc. Il più importante in assoluto è però l'immenso complesso AutoVaz di Togliatti, oggi legato a Renault anche se la sua storia ha origine in Italia.
Si tratta di un'installazione imponente: occupa un'area complessiva di oltre 3 milioni di metri quadri e ha una capacità produttiva di circa 650.000 veicoli e 400.000 motori l'anno. Ad oggi, Renault non ha annunciato ufficialmente sospensioni dovute al conflitto in Ucraina, anche se nei giorni scorsi alcune linee sono state fermate motivando la scelta con la prolungata crisi dei componenti che affligge l'industria ormai da oltre un anno.
Un ponte verso l'URSS
La nascita della mega-fabbrica risale agli Anni '60 e al complesso piano di collaborazione tra la Fiat e le istituzioni dell'Unione Sovietica, sostenuto dall'imprenditoria e dalla politica italiana e portato a termine con il benestare e la partecipazione degli Stati Uniti.
L'accordo, che fu firmato nell'agosto del 1966, prevedeva la costituzione di un polo automobilistico battezzato VAZ , acronimo di Volžskij Avtomobil'nyj Zavod, ovvero "Fabbrica Automobili del Volga" dal nome della regione (la quale lo prende dall'omonimo fiume) in cui fu fondata, e l'iniziale costruzione di due vetture derivati dalla Fiat 124 e progettate a Torino.
La scelta della zona cadde, non a caso, sul circondario della città di Stavropol sul Volga, che appena due anni prima era stata ribattezzata Togliatti in omaggio al segretario del Partito Comunista Italiano Palmiro Togliatti, appena scomparso.

La nascita della Lada
Edificato con un investimento complessivo iniziale corrispondente a oltre 640 milioni di dollari americani, l'impianto fu terminato nel 1970 e nei due anni seguenti riuscì a quintuplicare la produzione di auto in Russia, portandola da circa 200.000 a oltre 1 milione di vetture.
I primi due modelli, una berlina e una familiare, furono venduti dal '71 sotto il marchio commerciale appositamente creato di Lada e il nome di 2101. Con varie evoluzioni, da 2102 a 2107, questa serie divenne nel tempo una delle più longeve della storia, tanto da totalizzare oltre 15 milioni di unità al momento dell'uscita di produzione, avvenuta soltanto nel 2012.

Alle derivate Fiat nel corso dei decenni successivi si unirono altri modelli "originali" progettati a Togliatti. I più celebri, anche fuori dalla Russia, furono la berlina compatta Samara (1983) e il fuoristrada Niva, nato nel '76 e prodotto dal 2005 al 2020 con il nome di Lada 4x4 per via della cessione a Chevrolet dei diritti sulla denominazione originale, recentemente riacquisiti da Lada AutoVaz.
L'ingresso in Renault-Nissan, oggi Renault-Nissan-Mitsubishi, avvenne nel 2008 e si concretizzò due anni più tardi quando, accanto ai modelli Lada, a Togliatti fu avviata la costruzione di vetture Dacia (Logan, Logan MCV e Sandero) prodotte però con marchio Renault.

Le prospettive prima del conflitto
Ad oggi, l'alleanza franco-giapponese detiene il 67% della società Alliance Rostec Auto BV, che controlla a sua volta il 76% di AutoVaz, e risulta dunque proprietaria di poco meno del 50% dell'azienda russa. Di questo, un 25% appartiene direttamente al Gruppo Renault, che ha incluso AutoVaz e lo stabilimento di Togliatti nel suo piano globale Renaulution.
Questo, secondo i programmi comunicati nel febbraio del 2021, prevedrebbe un importante rinnovamento dei prodotti a marchio Lada e la condivisione della piattaforma globale CMF-B, una Niva completamente nuova anticipata dal prototipo Vision e un SUV compatto da lanciare tra il 2024 e il 2025.

Lo stabilimento, secondo i dati aggiornati alla fine del 2020, impiega oltre 35.000 persone tra addetti alla produzione, tecnici e personale amministrativo. Le linee di assemblaggio dei veicoli, delle carrozzerie, dei telai, dei motori e delle trasmissioni hanno uno sviluppo complessivo di 300 km e sono rifornite da un'imponente fonderia che lavora annualmente oltre 100.000 tonnellate di acciaio e alluminio.
Renault si è adoperata per migliorare gli standard qualitativi e di compatibilità ambientale, facendo ottenere al complesso la certificazione ISO 14001 e dettando le linee guida per il piano di politica ambientale del 2018, in base al quale la direzione dello stabilimento ha assunto una serie di impegni.
Tra questi, prevenire l'inquinamento applicando i moderni metodi di sviluppo del prodotto e
tecnologie, utilizzare razionalmente le risorse naturali, energetiche, materiali e ridurne il consumo specifico per ciascuna unità prodotta, aumentare il livello di consapevolezza ambientale tra il personale e adottare protocolli di valutazione dell'indice di impatto ambientale per ciascuna attività.
La scheda di Togliatti
Inaugurazione | 1970 |
Proprietà | AutoVaz |
Collocazione | Togliatti, Mosca, Russia |
Superficie | 3.200.000 metri quadri |
Dipendenti impiegati | 35.000 |
Capacità produttiva | 650.000 veicoli e oltre 400.000 motori |
Altre attività | Centro progettazione, design e sviluppo Lada |
Modelli attualmente prodotti | Renault Logan e Sandero, Lada Xray, Largus, Granta, Niva Legend, Niva Travel |
Modelli storici più importanti prodotti | Lada 2101-2107, Niva, Samara, 110/111/112 |
Modelli di prossima produzione | Lada nuova Niva (2024), Lada C-SUV (2025) |