Dimmi cosa devi fare e ti dirò come prendere la macchina. La trasformazione dell’automobile in un “servizio di mobilità” passa per questo principio che tutti i costruttori di automobili sono chiamati ad assecondare ridisegnando l’antico business del vendere auto.

Toyota e Lexus lo stanno facendo con KINTO, un’azienda nell’azienda creata due anni fa per correre nel nuovo campionato dell’automobile in abbonamento. Che è una formula interessante per tutti - privati, professionisti, azienda – e in futuro non troppo lontano potrebbe diventare una scelta obbligata.

In questo articolo vi spieghiamo cosa propone il più grande costruttore giapponese e quali sono le prospettive di utilizzo dei vari servizi.

L’auto entra nella "Subscription economy"

Che l’acquisto di un’auto nuova sia “cosa vecchia” lo si è capito da tempo dato il proliferare di formule di finanziamento, noleggio e leasing un po’ per tutti i gusti. Ma la vera rivoluzione si sta facendo adesso, negli anni del consumo (di qualsiasi cosa) su abbonamento. Lo smartphone, la TV on demand, l’energia e ora la mobilità, di cui l’automobile è il veicolo nel senso più letterale del termine.

Al di là dei fenomeni consumistici, è bene ricordare che c’è una ragione pratica molto precisa tale per cui la mobilità a noleggio è e sarà incentivata sempre di più: l’aumento dei prezzi delle auto.

L’elettrificazione da un lato e le tensioni di mercato delle materie prime generata del dopo pandemia (e più recentemente dalla guerra in Ucraina) dall'altro, stanno facendo lievitare i costi di produzione e quindi i listini, oltre i limiti del sostenibile e per continuare a rendere accessibile una macchina, è inevitabile modificarne le dinamiche di acquisto rendendole quanto più possibile flessibili ed efficienti.

Come funziona KINTO

Tornando a KINTO - il cui nome deriva dalla parola giapponese Kintoun cioè Nuvola volante - questa è a tutti gli effetti la piattaforma di mobilità a 360 gradi con cui il Gruppo Toyota vuole rispondere alle esigenze di cui sopra per persone e aziende. A due anni dallo start up in Italia, oggi conta cinque servizi denominati rispettivamente One, Flex, Share, Join e Go e differenziati in base al tipo di utilizzo dell’auto.

Toyota Mirai di KINTO
La flotta di KINTO è composta dall'intera gamma Toyota/Lexus

Ogni servizio dispone di un’app dedicata (si trovano cercando “kinto” nello store Apple o Android) ma è allo studio un processo di integrazione che dovrebbe portare alla creazione di un’unica porta d’accesso.

Nel frattempo vediamo quali sono le specificità dei singoli servizi.

KINTO ONE

Rappresenta la formula di noleggio lungo termine del Gruppo Toyota (da 12 a 72 mesi) con dinamiche simili a quelle di altre società di noleggio che prevedono un anticipo e un canone mensile tutto incluso. La peculiarità di KINTO è ovviamente quella di poter contare su un parco auto 100% ibrido (full hybrid o plug in).

Le offerte si trovano online dove c'è anche un configuratore (qui il sito) e la pratica di noleggio si perfeziona successivamente in concessionaria.

KINTO One
Il sito ufficiale di KINTO Italia
Kinto One
Kinto One

KINTO Flex

È l’evoluzione del noleggio lungo termine cioè un noleggio a medio termine: l’auto si può prendere da 1 a 12 mesi con un abbonamento flessibile, zero anticipo e un canone mensile tutto incluso con la possibilità di restituirla e chiudere l’abbonamento in qualsiasi momento (senza pagare penali).

Il servizio è in corso di attivazione, dunque, non sono ancora noti i dettagli sui prezzi.

KINTO Share

È il servizio di carsharing via app nato in via sperimentale a Venezia e che si sta allargando ad altre regioni (Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Sardegna) con un funzionamento che è però diverso da quello di servizi più popolari quali Enjoy e ShareNow.

Nel caso di KINTO Share l’auto non si può prendere e lasciare “ovunque” come avviene nel cosiddetto “carsharing a flusso libero” (quello che caratterizza Eni Enjoy o ShareNow) ma solo in parcheggi dedicati di alcune città (ad esempio quello di un aeroporto o di una stazione ferroviaria) o nei concessionari Toyota.

Il servizio che tecnicamente si definisce “station based” è meno flessibile ma consente di mantenere uno standard di qualità della flotta superiore nonché di far leva sulla piattaforma per gestire l’impiego di vetture per motivi diversi. Il tradizionale rent a car, tanto per cominciare, oppure la fornitura di auto di cortesia ai clienti e ancora il test drive prolungato di un modello specifico.

KINTO Share
L'app KINTO Share

Basta avere uno smartphone, si scarica l’app per Apple o Android e previa iscrizione alla piattaforma (serve un documento di identità e la carta di credito), si localizza la "stazione di parcheggio” per controllare la disponibilità delle auto e selezionare quella di proprio interesse.

Il servizio si paga al minuto con la possibilità di percorrere 50 chilometri al giorno con varie opzioni di estensione. Per darvi un ordine di grandezza, un’ora di Toyota Yaris costa 5 euro, un giorno 50 euro, che salgono rispettivamente a 8 e 80 euro per una Lexus NX.

KINTO Join

E’ un software di carpooling rivolto alle aziende che vogliono incentivare la condivisione delle auto fra colleghi nel percorso casa-lavoro. Trattandosi di un programma che promuove la riduzione delle emissioni di CO2, le aziende che lo adottano come strumento di welfare possono ottenere una certificazione sull’impatto positivo per l’ambiente.

KINTO Join
L'app KINTO Join per utilizzare la quale è necessaria una convezione aziendale

KINTO Go

E’ l’app che "non ti aspetti" da Toyota, ma è quella che rappresenta meglio di tutte le prospettive di espansione della piattaforma KINTO. Di fatto promuove una mobilità multimodale e consente di pianificare il proprio viaggio, eseguendo la prenotazione e l’acquisto di biglietti per i mezzi del trasporto pubblico, treni, taxi, pagare i parcheggi sulle strisce blu.

Il servizio copre già il 70% del territorio nazionale (5.000 comuni) e per utilizzarla non è ovviamente necessario possedere un’auto. L'app si scarica gratuitamente da qui se avete uno smartphone Apple o da qui se il vostro smartphone funziona con un sistema operativo Android.

KINTO Go
L'app KINTO Go, scaricabile gratuitamente e utilizzabile da chiunque

Il futuro è delle mobility company

Se siete arrivati a leggere fino a qui, avete capito quanto può essere variegata l’offerta di mobilità e cosa significa per una Casa automobilistica trasformarsi da costruttore a fornitore di mobilità, appunto.

Rispetto alle ambizioni di Toyota vi riportiamo la dichiarazioni di Mauro Caruccio CEO di Toyota Financial Services Italia, Chairman & CEO di KINTO Italia:

KINTO nasce con un sistema di valori distintivo e si pone l’obiettivo di essere un Mobility Provider in grado di soddisfare tutte le esigenze di mobilità e di generare vantaggi a tutti i livelli per l’individuo, che potrà beneficiare di maggiore flessibilità, tempo a disposizione e sostenere costi inferiori per i propri spostamenti; per l’ambiente, grazie all’utilizzo di motorizzazioni elettrificate; per le comunità che potranno godere città più vivibili, e per il sistema economico, che potrà utilizzare le risorse in maniera più efficiente

Le belle parole si devono naturalmente sostanziare coi fatti o meglio nella qualità e nella convenienza economica dei servizi che Toyota - come altri costruttori - sta sviluppando.

Da questo punto di vista è interessante notare come KINTO sia già una delle realtà più strutturate d'Italia, a conferma dell'intenzione di Toyota di imprimere un cambio di passo sul mercato. Siamo davvero arrivati all'inizio della rivoluzione che modificherà il nostro modo di intendere l’automobile. E non solo.

Fotogallery: Foto - Tutte le soluzioni KINTO per prendere una Toyota senza comprarla