Le vendite di auto nuove torneranno a crescere in Europa nel 2023 fino a raggiungere quota 9,8 milioni. Si tratta di un aumento del 5% rispetto ai 9,2 milioni di unità vendute del 2022.
A fare questa previsione è Luca de Meo, nuovo presidente di Acea che durante una conferenza stampa dell'associazione dei costruttori europei di auto chiede alla Ue di "lavorare con e non contro l'industria automobilistica".
Questa stima di crescita, ricorda De Meo, porterà comunque a un risultato inferiore del 25% rispetto ai numeri pre pandemia del 2019.
Nel 2030 solo il 5% delle materie prime per le batterie verrà dall'Europa
Nel corso dello stesso incontro con la stampa il manager italiano che è anche ad di Renault Group ha voluto fare il punto sulla delicata fase di transizione che coinvolge tutto il settore dell'auto a livello continentale, chiedendo all'Europa di garantire all'industria automotive una "transizione senza ostacoli che mantenga la competitività a livello globale".
Luca de Meo
De Meo ha infatti riassunto il quadro della situazione definendo l'industria dell'auto come "il motore dell'Europa", capace di dare lavoro a 13 milioni di persone, ovvero il 7% della forza lavoro europea.
Il presidente Acea ha poi detto:
L'industria europea dell'auto è a un bivio perché si riduce drasticamente il controllo sulla catena di valore delle auto elettrica. Nel 2030 solo il 5% delle materie prime per la produzione delle batterie verrà dall'Europa.
Il difficile contesto geopolitico in cui si muove l'industria europea dell'auto è una sfida asimmetrica nei confronti della concorrenza extra europea, come dimostra l'Inflation Reduction Act americano e i maggiori incentivi che il governo cinese garantisce alle elettriche e alle ibride plug-in."
Auto elettrica, un problema di accessibilità diffusa
Insomma, l'impegno dell'Acea per la decarbonizzazione resta valido, come dimostrano i 252 miliardi di euro investiti dai Costruttori nella mobilità elettrica dal 2021 al 2030, ma resta aperto il problema dell'accessibilità all'auto elettrica. I nodi principali da affrontare su questa strada sono:
- Le pesanti tasse sull'elettricità
- La mancanza di controllo sul costo delle batterie
- La riduzione degli incentivi all'acquisto
- Una domanda di mercato difficile da soddisfare
Luca de Meo, conferenza Acea 2023
Insomma, dice De Meo:
"La risposta delle istituzioni europee è fondamentale per questa industria. Serve un quadro normativo coerente, basato sui fatti e coordinato tra le varie industrie e gli investitori.
Accelerare sulla mobilità elettrica non significa abbandonare la neutralità tecnologica. Oltre a questo, nessuna regolamentazione locale può essere pensata al di fuori degli equilibri internazionali."
2.000 euro in più ad auto per colpa dell'Euro 7
Un altro problema stringente, sottolineato anche da Sigrid de Vries, direttore generale Acea, è quello delle nuove regole Euro 7 proposte dalla Commissione europea che costringerà le Case auto a investire sui motori a combustione interna anziché sulle tecnologie elettriche.
Sigrid de Vries
Per l'Acea questa situazione avrà due conseguenze primarie, l'impatto sociale e l'impatto industriale. L'impatto sociale riguarda il costo delle auto nuove che crescerà mediamente di 2.000 euro a vettura per via degli investimenti necessari ad adeguare le emissioni a quel "5% di condizioni di guida mancanti rispetto all'attuale Euro 6".
L'impatto industriale delle prossime norme Euro 7 potrebbe invece portare ogni Costruttore a chiudere fino a 4 stabilimenti produttivi.
De Meo aggiunge:
"Pensiamo che che potremmo ottenere un rapporto costi-benefici di gran lunga migliore se riorientassimo gli ingenti investimenti richiesti dall'Euro 7 verso l'elettrificazione, rendendo i veicoli elettrici più accessibili e sviluppando tecnologie a zero emissioni per migliorare il parco veicoli.
I leader dell'UE devono mettere in atto una politica industriale ambiziosa e strutturata per il settore automobilistico, in grado di competere con quelle di altre regioni del mondo."
La crisi dei chip si allenta, ma non è risolta
Riguardo alla crisi dei Chip il presidente parla di una situazione in via di miglioramento, ma che varia molto a seconda dei segmenti di mercato sta migliorando, ma è diversa a seconda dei segmenti del mercato.
Luca de Meo e Sigrid de Vries, conferenza Acea 2023
Le previsioni di un allentamento della crisi sono difficili da fare (sei mesi, un anno, tre anni? Si chiede De Meo), ma è facile prevedere che il problema si protrarrà ancora a lungo, visto che la catena delle forniture è meno fluida e la sempre maggiore "fame" di semiconduttori porterà a una riprogettazione delle auto.