Quale sarà il futuro dei motori a combustione? L'Europa ha già deciso: dal 2035, stop alla vendita di auto benzina e diesel, per abbattere le emissioni di CO2 passando a veicoli elettrici alimentati a batteria e a idrogeno, almeno in base alle tecnologie presenti oggi.

In molti sperano però negli eFuels, cioè in combustibili di nuova generazione che al momento vengono prodotti in laboratorio e che rispetto ai combustibili fossili puntano a neutralizzare la CO2 emessa bilanciandola con quella sottratta nella realizzazione. Utopia? Forse no, visto che l'Ue ne valuterà la sostenibilità entro il 2026 e cambierà eventualmente la normativa. Molto dipende, inoltre, da dove questi eFuels verrebbero utilizzati (auto usate, auto storiche, auto sportive, eventi motoristici, mezzi industriali, veicoli commerciali, eccetera) e in quali quantità.

Le stesse considerazioni valgono anche per i biocarburanti, diversi dagli eFuels perché non sono sintetici e provenienti invece da scarti vegetali. Tra questi, Eni avvia ora la commercializzazione in Italia dell'HVOlution, letteralmente Hydrotreated vegetable oil. Ecco come è fatto, perché è stato progettato, chi può già usarlo e quanto costa.

Dove, come e perché

L'HVOlution di Eni, che tradotto in italiano significa olio vegetale idrotrattato, è un biocarburante composto al 100% da HVO puro. Si tratta di un gasolio rinnovabile prodotto da materie prime di scarto e residui vegetali e da oli generati da colture non in competizione con la filiera alimentare.

Per realizzarlo l'azienda ha siglato accordi e partnership mondiali in diversi Paesi dell’Africa, tra i quali Kenya, Mozambico e Congo. In questa parte del Globo, infatti, Eni sta sviluppando una rete di agri-hub in cui verranno prodotti oli vegetali. Una volta lavorati nelle raffinerie italiane - l'HVO viene prodotto a Gela -, questi daranno vita ai biocarburanti utilizzabili nei motori compatibili.

Non si tratta di un carburante a zero impronta carbonica ma, secondo le prime informazioni rilasciate dall'azienda, promette - almeno sulla carta - di ridurre le emissioni di CO2 tra il 60 e il 90%.

Audi SQ5 Sportback TDI (2021)

Audi SQ5 Sportback TDI

Volkswagen Golf 8 TGI (2020)

Volkswagen Golf 8 TDI

Parlando proprio di "compatibilità", quali auto possono già utilizzare questo nuovo carburante? Le auto che lo possono digerire al momento sono di ultima generazione. Prima di tutto ci sono quelle diesel del Gruppo Volkswagen, quindi tutti i TDI, sia da 2 litri che da 3 litri, sia 4 cilindri che V6.

Ma non solo: sono compatibili all'HVO anche diversi diesel Toyota, per esempio quelli che equipaggiano il van Proace o i nuovi pick-up Hilux prodotti a partire dal primo quadrimestre 2023. Infine, i diesel del ex Gruppo PSA, ora Stellantis, in particolare quelli di Peugeot e Citroen.

L'HVOlution all'Eni Station di Via Salaria a Roma

L'HVOlution all'Eni Station di Via Salaria a Roma

L'HVOlution all'Eni Station di Via Salaria a Roma

L'HVOlution all'Eni Station di Via Salaria a Roma

Il nuovo gasolio vegetale di Eni può già essere acquistato e provato in Italia, in 50 stazioni di servizio predisposte nei mesi passati, che diventeranno 150 entro marzo. La mappa integrale è consultabile sul sito Enistation.com: per trovare i punti di rifornimento, basta filtrare la ricerca inserendo nei campi soltanto l'HVOlution.

Noi l'abbiamo trovato al distributore Eni Station situato al Km 14-895 della Via Salaria a Roma, in direzione Rieti, al prezzo di 1,914 euro/litro, lo stesso del Diesel+.

Le stazioni di servizio Eni con HVOlution

Fotogallery: L'HVOlution di Eni a Roma