La Touareg è un classico nel mercato dei grandi SUV. Chi la sceglie lo fa per la qualità del prodotto abbinate ad un'altra caratteristica propria a questa grande Volkswagen: l’understatement. La 4x4 tedesca è infatti un’auto che si fa notare poco, il che contrasta con il suo status di SUV di lusso, ma per molti ciò rappresenta un punto di forza. Soprattutto di questi tempi in cui l’ostentazione non è vista di buon occhio. E allora il restyling del modello, che arriva dopo circa quattro anni dal debutto dell’attuale generazione, conferma questa filosofia modificando solo pochi dettagli e introducendo alcune migliore tecniche. Vediamo cosa cambia e soprattutto come va su strada la versione 3.0 TDI da 262 CV.


Avere occhio non basta


Facendo questo mestiere ho una discreta sensibilità a riconoscere le evoluzioni delle auto in commercio, ma devo ammettere che nel caso della Volkswagen Touareg ho fatto fatica a “scovare le differenze”. Dal punto di vista estetico questo restyling è leggerissimo. A Wolfsburg i designer si sono limitati a cambiare la calandra frontale, modificare il paraurti posteriore e prevedere nuovi colori e nuovi cerchi in lega. Troppo poco per rendersene conto, ma va bene così. La Touareg non aveva bisogna di particolari interventi perché il suo stile classico e ben equilibrato è ancora attuale e, secondo me, elegante.


Salotto tedesco


Dentro la Touareg si respira un’aria da berlina di lusso, che se non conosci l’auto ti sorprende. Poi è chiaro che tutto dipende dal livello di equipaggiamento: come vedete nel video, io sono stato viziato con un esemplare full optional che non si faceva mancare nemmeno il televisore. Ma quel che è comune a tutte le Touareg e l’elevata qualità di materiali e rifiniture che, per intenderci, hanno poco da invidiare ad un’Audi. Lo spazio è abbondante per quattro adulti, mentre l’eventuale terzo passeggero seduto dietro viaggia meno comodo a causa della conformazione del sedile. La capacità del bagagliaio è buona con 492 litri dichiarati sulla carta e per abbattere i sedili ci sono dei comandi elettrificati: basta spingere due bottoni. Il restyling non porta novità di rilievo se non nuovi rivestimenti, alcune modanature più “pregiate” nonché un upgrade del sistema di infoltelematica con Google Earth, Street View e un rinnovato sistema di informazioni su traffico.


Su strada (e in fuoristrada)


Capitolo comportamento stradale, la Volkswagen è un grande SUV per grandi viaggi. Ho apprezzato in particolare la sensazione di isolamento dal mondo esterno (l’esemplare in prova monta le sospensioni pneumatiche a controllo elettronico), l’ariosità dell’abitacolo e le qualità stradali che infondono sicurezza nonostante la stazza di oltre 2.000 chili. Certo quando la guidi non ti viene voglia di correre su un misto veloce di montagna, ma il feeling non crea mai imbarazzi e anzi ti fa prendere subito confidenza con le dimensioni di questo SUV di 4 metri e 80. Il merito è anche dell’ottima visibilità garantita dalla posizione di guida alta e dalla regolarità della carrozzeria. Il terreno ideale è l’autostrada dove il rinnovato motore 3.0 TDI da 262 CV (prima erogava a 245 CV) abbinato al cambio automatico a 8 marce da il meglio di se in termini di fluidità e capacità di riprendere velocità con un filo di gas. Meno per a livello di insonorizzazione: il rumore del TDI filtra un po’ troppo nelle fasi di accelerazione. In condizioni normali Volkswagen dichiara 6,9 litri ogni 100 chilometri che io però non sono riuscito a verificare a causa della brevità del percorso. E poi la Volkswagen Touareg non si lascia intimidire dagli sterrati, anzi vanta della capacità fuoristradische di riferimento nella categoria. A maggior ragione se richiedete le sospensioni pneumatiche (aumentano l’altezza dal suolo fino a 30 centimetri) e il Terrain Tech che dota la trazione integrale di un riduttore che blocca il differenziale centrale e quello posteriore fino al 100 per cento. Tutto si governa con una manopola che consente di scegliere il tipo di percorso. Chi guida deve trovare il coraggio di graffiare la carrozzeria mentre l’elettronica fa tutto il resto…


Diesel per tutti


La gamma Touareg è stata semplificata ed è disponibile in due motorizzazioni diesel Euro 6: oltre al 3.0 TDI da 262 CV c’è un TDI di pari cilindrata da 204 CV, meno oneroso in termini di costi assicurativi e di bollo. E anche il consumo dichiarato scende in media a 6,6 litri ogni 100 km. Il listino prezzi parte da 52.000 euro per la versione base da 204 CV con una discreta dotazione di serie (cambio automatico, sensori di parcheggio, fari bixeno, cruise control e il climatizzatore automatico bizona). Ma basta attingere un minimo alla lista degli optional scegliendo i rivestimenti in pelle, il navigatore e i vari gadget tecnologici disponibili per fare lievitare il conto oltre i 60 mila euro (e volendo oltre i 70). Il che contrappone questa Volkswagen ai SUV premium per eccellenza come BMW X5 e Mercedes Classe M. Per scegliere dovete capire se vi bastano qualità e lusso o se volete anche il blasone.

Fotogallery: Volkswagen Touareg, restyling leggero