La GTI più potente di sempre, semplicemente. Si presenta così la Volkswagen Golf GTI Clubsport, con una carta d'identità da quarantenne ancora avida di emozioni forti. Se nel club delle hot hatch la Golf GTI ha sempre giocato il ruolo della sportiva seria e matura, meno bestia-da-pista-con-la-targa rispetto a rivali come Renault Megane RS o Honda Civic Type R, con la versione Clubsport Volkswagen vuole dimostrare che anche a Wolfsburg - come ho avuto modo di provare al Worthersee 2016 - sanno bene com'è fatto un cordolo.
Com'è
Se non fosse per la scritta sulla fiancata, a un primo sguardo la Volkswagen Golf GTI Clubsport potrebbe persino sembrare una GTI qualsiasi. Poi gli occhi si concentrano sui dettagli ed è qui che emerge la sua natura più cattiva e focalizzata sulle prestazioni: davanti, il paraurti è stato ridisegnato ed è ora dotato di splitter e deflettori d'aria in nero lucido che ne migliorano l'efficienza aerodinamica e la deportanza. Sulla fiancata, invece, spiccano i cerchi in lega specifici e la striscia nera, omaggio alla prima GTI del 1976, mentre dietro è tutto un inno al "grosso è bello". Lo spoiler è più grande di quello delle GTI normali - cosa che non guasta mai - e il suo labbro sdoppiato serve a schiacciare il posteriore alle alte velocità; il diffusore ridisegnato, invece, contiene due terminali di diametro maggiore, che selezionando il profilo di guida Sport si fanno decisamente sentire. Il "cuore" che si cela sotto il cofano della Volkswagen GTI Clubsport, invece, merita un discorso a parte: per svilupparlo i tecnici di Wolfsburg sono partiti dal 1.984 cc della "sorellona" integrale R, invece che da quello delle altre GTI. Quest'unità con fasatura variabile a doppia regolazione e collettore di scarico integrato nella testata manda alle ruote anteriori 265 CV tra 5.350 giri/min e 6.600 giri/min e 350 Nm di coppia massima costanti tra 1.700 giri/min e 5.300 giri/min, che grazie alla funzione boost possono diventare 290 CV e 380 Nm per un massimo di 10 secondi.
Come va
In una parola: forte. Senza mai diventare, però, troppo cattiva: a voi giudicare se questo sia un pregio o un limite, in una versione che da un lato si chiama GTI, ma dall'altro rappresenta l'apice della sportività. Sarà stato il volante in alcantara con classica striscia rossa a "ore 12", saranno stati i sedili sportivi a guscio opzionali che stringono al punto giusto o magari gli scarichi un po' meno civili, comunque la Volkswagen Golf GTI Clubsport mi ha dato l'impressione di essere più cucita addosso, più collegata alle mie azioni sui comandi rispetto alla "solita" GTI. La nuova taratura di molle e ammortizzatori dà allo sterzo quel po' di agilità e precisione in ingresso che fa più racing e meno GT, ma d'altro canto rende l'assetto più nervoso. L'aerodinamica migliorata, invece, ha svolto bene il suo dovere di tenere l'auto incollata all'asfalto, quando sulle autobahn tedesche il tachimetro si è lanciato verso i 250 km/h di velocità massima. Mi ha invece convinto di meno un altro elemento dinamico: il bloccaggio variabile del differenziale anteriore a regolazione elettronica, già impiegato sulla GTI Performance. La sua funzione è di impedire lo slittamento della ruota interna e di stabilizzare l'auto nei cambi di carico - cosa che aiuta anche in caso di sovrasterzo - ma su strada questo dispositivo elettronico mi è sembrato meno efficace che sulla versione meno potente, perché limita solo in parte le reazioni al volante dovute all'esuberante responsività della Clubsport.
Curiosità
Gioite amanti delle "sparate" al semaforo, perché la Volkswagen Golf GTI Clubsport con cambio DSG è dotata di serie del Launch Control. Questa funzione sfrutta tutti i 290 CV e 380 Nm della modalità boost e lo fa per ben 20 secondi, il doppio del tempo normalmente disponibile. Basta disattivare l'ASR, premere il freno, scegliere la modalità S del cambio, portare il motore a 3.000 giri/min e… SBAM! Appena rilasciato il pedale di mezzo, la Clubsport si catapulta nello 0-100 km/h in 5,9 secondi.
Quanto costa
Il listino della Volkswagen Golf GTI Clubsport parte da 36.800 euro per la 3 porte con cambio manuale 6 marce e arriva a 39.600 euro per la 5 porte con il doppia frizione DSG, un optional da 1.900 euro. La precisione tedesca si riflette anche in questi numeri, giacché la Clubsport si colloca esattamente a metà tra la meno brillante Performance da 230 CV e la R. Lo status di versione celebrativa e le capacità dinamiche superiori giustificano, però, il bonus di prezzo, specie nel lungo periodo.
Scheda
Quando arriva: già disponibile
Quanto costa: 36.800 euro
Quanti CV ha: 265 CV (290 CV in modalità boost)
Quanto consuma (ciclo combinato): 7,0 l/100 km (6,9 l/100 km con DSG)
Quanta CO2 emette: 162 g/km (158 g/km con DSG)
0-100 km/h: 5,9 secondi
Garanzia: 2 anni/km illimitati