Poche autostrade racchiudono l’idea di viaggio “made in USA” come quella che unisce Salt Lake City e Provo, nello Utah. Si tratta di uno splendida lingua di asfalto che attraversa campi erbosi e pianori innevati fiancheggiato da neve (anche all'inizio di giugno). Un viaggio che, per l’occasione, è stato reso ancora più completo grazie a un’auto nata per macinare chilometri su chilometri: la nuova Mercedes GLS.
Com’è fuori
Il grosso SUV 7 posti della Stella forse non avrà il fisico slanciato di una top model ma, se paragonato alle concorrenti BMW X7 e alle americane Cadillac Escalade e Lincoln Navigator, le sue linee bombate e “leggere” la rendono forse la giusta via di mezzo. Soprattutto per quanto riguarda la mascherina, imponente ma non così smisurata come quella della rivale di Monaco di Baviera.
Il pacchetto AMG Line poi, unito alla livrea Cardinal Red (la soluzione estetica che mi piace maggiormente), gli inserti neri, le grosse prese d'aria frontali e gli immensi cerchi in lega da 23” la rendono ancora più massiccia.
Com’è dentro
Sentitevi liberi di alzare gli occhi al cielo quando Mercedes dice che la GLS è "la Classe S dei SUV", ma la frase rende più che bene l’idea. All'interno c'è davvero tanto a catturare la nostra attenzione. Due monitor da 12,3” non passano inosservati, affiancati da superfici di materiali diversi e un'unica striscia luminosa LED che corre da una portiera all’altra, per dare un’illuminazione d’ambiente molto particolare. Ovunque ci sono pelle, legno e alluminio e la pochissima plastica dura presente è ben lontana sia dalla vista sia dal tatto.
I sedili anteriori sono spettacolari e ricoperti da pelle di ottima qualità, ma è in seconda fila (specialmente se si opta per il pacchetto Executive) che ci si trova davanti ai migliori posti a sedere offerti dalla Stella, con i cuscini che fanno arrossire quelli delle concorrenti. Un tablet Android da 7” sistemato al centro offre anche a chi sta dietro il sistema di infotainment MBUX, compreso navigatore, lettore audio e vari settaggi per i massaggi.
Parte di questo comfort si estende fino alla terza fila, anche se risulta comunque troppo stretta per un adulto di corporatura media. Insomma, preparatevi ad avere le ginocchia un po’ troppo vicine alla pancia. Per ovviare alla mancanza di spazio la Mercedes GLS offre sedili riscaldati, 4 porte USB di tipo C (in totale in abitacolo ce ne sono 11) e gli schienali della seconda fila ripiegabili elettricamente in avanti, per facilitare ingresso e uscita.
Piacere di guida
La nuova Mercedes GLS può essere scelta nelle versioni 450 e 580. La prima è mossa dal 3.0 turbo benzina 6 cilindri in linea mentre la seconda nasconde sotto il cofano il V8 di 4.0 litri biturbo. Francamente non saprei cosa consigliarvi perché entrambi i motori sono fantastici.
Il 3.0 conta su 362 CV e 500 Nm di coppia e, grazie al sistema EQ Boost impiega appena 5,9 secondi per toccare i 100 km/h con partenza da fermo, ovvero appena 0,1” in più rispetto alla BMW X7 di pari cilindrata. La versione col V8 da 483 CV e 700 Nm di coppia è (naturalmente) ancora più poderosa e anche lei può contare sull’aiutino elettrico del sistema EQ Boost.
Nelle modalità Sport e Sport+ la Mercedes GLS 580 si muove con più gusto, la risposta dell'acceleratore è più pronta e con la coppia disponibile quasi subito, grazie ai 250 Nm che arrivano dal motore elettrico. Anche sterzo e assetto si modificano: il primo ha maggior carico mentre le molle (ad aria, di serie) si irrigidiscono per rendere il SUV tedesco più stabile in curva.
Per aggiungere ancora più comfort il consiglio è quello di optare per l’E-Active Body Control che, alimentato in parte dall’impianto elettrico a 48 volt, conta su ammortizzatori regolabili elettronicamente con sospensioni pneumatiche. Uno schema che permette alle 4 ruote di muoversi in maniera indipendente e dona alla GLS vantaggi non solo su strada.
Il comfort del super SUV della Stella infatti è più simile a quello di Bentley Bentayga e Rolls-Royce Cullinan piuttosto che a quello delle concorrenti dirette: ogni tipo di asperità viene assorbita in maniera perfetta e con la funzione "Curve" (che “legge” le strade tortuose e setta il SUV a puntino) riduce notevolmente il rollio. Di contro però la GLS manca della agilità della X7.
Dove la GLS sorprende maggiormente però è su tracciati offroad: mai avremmo pensato che un SUV da più di 100.000 euro potesse affrontare tratti che sembrano studiati per la sorella Classe G o le specialiste firmate Jeep o Land Rover.
Comfort
Se ne è già parlato ma ripetersi è d’obbligo: la GLS è in tutto e per tutto una Classe S ad assetto rialzato e rappresenta il massimo in termini di comfort per la Casa della Stella. Le sedute non sono mai state così comode, la tecnologia permette di viaggiare nella massima sicurezza (tanti dispositivi sono di serie) e anche l’orecchio ha la sua parte con l’impianto audio Burmester offerto di serie.
Curiosità
Alle parole “Hey Mercedes” si attiva il sistema MBUX che sulla GLS è stato implementato con nuove funzioni gestuali. Prima di partire io e il collega che ha viaggiato con me abbiamo impostato delle gesture personalizzate: ad esempio per me muovere indice e medio verso il monitor attivava il massaggio dei sedili, mentre per il passeggero attivava il libretto di istruzioni digitale. Bene, grazie alla telecamera che controlla i movimento di mani e braccia di ogni persona (esattamente come Skynet), MBUX riconosce i gesti di ciascun occupante e risponde di conseguenza.
Quanto costa
Attualmente in Italia la Mercedes GLS è in commercio nelle versioni a gasolio 350 d e 400 d, mentre il V8 della nostra prova arriverà successivamente. Il prezzo di partenza è fissato a 93.675 euro e la lista degli equipaggiamenti di serie (versione Premium) comprende cerchi in lega da 21”, sistema keyless, telecamera posteriore e climatizzatore a 4 zone. La Premium Plus aggiunge pacchetto di sistemi di assistenza alla guida, telecamere a 360°, energizing package e tetto panoramico apribile.
Fotogallery: Mercedes GLS 2019, la prova negli USA
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