E' vero, il mondo dell'elettrico ha portato ad un nuovo modo di guidare, di consumare, e dunque di pianificare. Eppure, non si tratta di una regola aurea impressa nel calco di un pacco batteria. C'è chi guida tenendo sempre bene a mente di non scendere sotto il 20% di carica, e di non caricare oltre l'80% e chi invece, semplicemente, non se ne cura, cercando di sfruttare fino all'1% di carica.
Quanta autonomia?
In realtà però, quell'indicazione sulla nostra auto elettrica, come sulle nostre auto benzina o diesel, è più un "indovinometro" che varia in continuazione in base alla nostra guida, al nostro consumo. Solo che, con un'auto endotermica il problema si pone relativamente: si guida, si consuma, ci si ferma al primo benzinaio e si riparte. Con una elettrica, sopratutto se lontani da casa, può sopraggiungere quella che viene chiamata "ansia da ricarica".

L'app che "legge" l'auto
Come sopperire? Con un'app che Nissan ha offerto in dotazione ai proprietari della propria Leaf, che riesce ad offrire un quadro della situazione molto più chiaro, grazie ad una OBD che riesce a leggere e comunicare "più in profondità" l'energia che si sta impiegando, oltre a stimare quella residua in un viaggio pianificato, considerando variabili come orografia, pesi suppletivi, bagagli e via discorrendo.


Una prova tra Roma e L'Aquila
Si chiama Power Cruise Control ed abbiamo deciso di metterla alla prova. Come? Il periodo non è dei migliori per viaggiare, dunque ci siamo affidati ad un Roma-L'Aquila andata e ritorno per valutare se e come si comporta "dinamicamente" questa applicazione, ma sopratutto, se l'ansia da ricarica è stata degnamente sconfitta con dei dati così specifici.
Dunque siamo partiti dalla colonnina di Piazza Pakistan, al quartiere dell'Eur, a Roma, facendo il "pieno" di elettroni. Con una carica del 98% ed oltre 305 chilometri segnati sul cruscotto, abbiamo impostato l'applicazione per questo viaggio, evitando di pianificare soste. Una volta alla guida, abbiamo capito e valutato il comportamento stesso di quello che possiamo chiamare come una sorta di "fidato navigatore".

Viaggiare sul filo
L'app infatti, si aggiorna costantemente regolandosi su quello che è il nostro comportamento alla guida. La pianificazione si lega al mantenimento di una soglia, rappresentato da una linea di confine tra un riquadro verde ed uno rosso. Se l'icona rimaneva sul riquadro verde, significava aver tenuto un comportamento virtuoso, con un guadagno in termini di kWh, e quindi chilometri di autonomia. Al contrario invece, avremmo dovuto alzare il piede dall'acceleratore o, ancora meglio, avremmo dovuto rigenerare meglio.
Elementi e variabili queste che, in un ideale viaggio a zero emissioni, possono fare la differenza. Immaginate di poter avere la certezza di poter tornare a casa sfruttando fino all'ultimo elettrone utile di batteria (al netto di quello che dovrebbe essere un consumo sempre ideale). Non sarebbe un bel potere? Per quanto riguarda la nostra prova, non vi resta che guardare il video.
Se invece volete sapere come è andata questa nostra esperienza e non volete avere "ansia da visione", vi mostriamo la tabella riassuntiva di quello che è stato il nostro viaggio con i dati di partenza e arrivo.
Viaggio Roma - L'Aquila andata e ritorno
264 km | Lunghezza viaggio |
98% | 305 km | Autonomia rilevata dalla Nissan Leaf 62 kWh ad inizio viaggio |
3% | 12 km | Autonomia rilevata dalla Nissan Leaf 62 kWh a fine viaggio |
5,1 kWh | 27 km circa | Stima kWh all' arrivo da parte dell'app Power Cruise Control ad inizio viaggio |
6,8 kWh | 30,6 km circa | Dato rilevato a fine viaggio dall'app Power Cruise Control |