Ci sono casi in cui l'operazione di "restyling" di un'auto è piuttosto leggera, visto che va ad interessare magari soltanto l'aspetto esterno, senza introdurre altri aggiornamenti di sostanza. Per contro, in altre situazioni è nell'abitacolo che si concentra la maggior parte degli interventi che rendono più attuale un modello, sotto un vestito che cambia poco rispetto al passato.
Nel caso della seconda generazione della Mazda CX-5, invece, nel 2017 i tecnici hanno messo mano al progetto iniziale, nato nel 2012, dando al tempo stesso una forte caratterizzazione estetica alla carrozzeria e un'impostazione inedita agli interni. Per arrivare, poi, a lavorare più "di fino" sulla Mazda CX-5 2021 protagonista di questo test drive: ecco com'è cambiata e come va.
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Esterni | Interni | Guida | Curiosità | Prezzi
Esterni
La Mazda CX-5 è un SUV lungo poco più di 4,50 metri, che si posiziona quindi nella fascia superiore della categoria di mercato classificata come "segmento C", in compagnia di auto come la Toyota RAV4 o la Honda CR-V (ancora più lunghe, in realtà) e di modelli come la Volkswagen Tiguan, la Kia Sportage o la Peugeot 3008.
Ma torniamo per un attimo a fare riferimento alla prima serie della CX-5 - quella del 2012 - perché è qui che Mazda introduce per la prima volta il design esterno chiamato Kodo, che ha raggiunto la sua ultima evoluzione con la berlina Mazda 3 e con il crossover Mazda CX-30 2021 di cui abbiamo realizzato una video-prova con il motore Skyactiv-X. Tecnologia, la Skyactiv, anche lei legata alla CX-5 del 2012, che l'ha portata sul mercato.
Con la CX-5 di seconda generazione del 2017, poi, gli ingegneri Mazda hanno introdotto dispositivi come il sistema G-Vectoring Control (GVC), per migliorare il comfort di marcia riducendo gli effetti delle accelerazioni sui passeggeri in curva e frenata. E a seguire ci sono stati altri aggiornamenti, che hanno portato avanti una filosofia di miglioramento fatta di dettagli, relativi al design esterno e interno, alla percezione di qualità dell’abitacolo, alle dotazioni tecnologiche, ai propulsori, al comportamento su strada e alla sicurezza.
Venendo infine alla CX-5 model year 2021 di questa prova, le principali novità non riguardano l'aspetto esterno, se non per la presenza nella gamma della versione speciale Homura, caratterizzata da cerchi in lega da 19" e gusci degli specchietti retrovisori in nero lucido (oltre a sedili in pelle e tessuto per quel che riguarda l'abitacolo). In più, c'è anche l'allestimento 100th Anniversary, con carrozzeria verniciata nella speciale tinta Snowflake White Pearl e con sedili in pelle Nappa Burgundy Red e altri dettagli estetici dedicati.


Interni
Nell'abitacolo della Mazda CX-5 2021 c'è un nuovo schermo dell'infotainment da 10,25" (al posto del precedente display da 8"), che ospita un software aggiornato per introdurre più funzionalità e garantire una maggiore connettività rispetto al passato. Non sono cambiate, però alcune logiche che rendono poco intuivo l'utilizzo del sistema.
Come ad esempio il menu di selezione delle stazioni radio o la funzione per cambiare una destinazione nel navigatore: alla domanda "cancellare il percorso?" si deve rispondere con il cursore in mezzo ai sedili scegliendo l'opzione "Tieni", perché cliccando invece su "Annulla" il percorso continua ad essere quello che si vuole cancellare. Positiva, invece, è la presenza di Apple CarPlay e Android Auto in modalità wireless, senza fili, e ci sono inoltre maggiori possibilità di interazione con l'auto usando lo smartphone, tramite la app My Mazda.
Per bloccare o sbloccare le portiere da remoto, ad esempio, oppure per controllare alcuni parametri come il livello dei liquidi, la pressione degli pneumatici o l'attivazione dell'antifurto volumetrico (di serie su tutte le versioni). Oltre che per localizzare l'auto sulle mappe e inviare il tragitto che si vuole percorrere sul navigatore (oltre che per avvisare il soccorso stradale), oppure per pianificare gli interventi di manutenzione con un concessionario.


Guida
In occasione dell'aggiornamento di quest'ultimo model year, sulla CX-5 2021 i tecnici Mazda sono intervenuti sulla taratura delle sospensioni e sulla calibrazione del servosterzo elettrico, rivedendo anche la logica di intervento del sistema G-Vectoring Control Plus, che con i freni e l'erogazione del motore va sostanzialmente ad attenuare gli effetti del rollio e del beccheggio sui passeggeri.
A livello di trasmissione, si è lavorato sul cambio automatico a 6 rapporti per migliorare la reattività di risposta nelle manovre di kick-down in scalata, cercando inoltre di realizzare cambi di marcia più rapidi in accelerazione, per una migliore reattività sul pedale dell'acceleratore e, soprattutto, con un diverso controllo del bloccaggio del convertitore idraulico del cambio.
Con il motore 2.0 SkyactivG da 165 CV, però, la coppia di 213 Nm a 4.000 giri costringe troppo spesso l'elettronica a scalare marcia se si lascia il selettore in modalità automatica (soprattutto selezionando il tasto Sport). Cosa che penalizza sensibilmente il comfort acustico, nei curvoni autostradali in salita ad esempio. Peccato, perché di lavoro sull'insonorizzazione dell'abitacolo ne è stato fatto, come si intuisce dalla presenza dei doppi vetri per i finestrini laterali.
Questa nuova strategia di funzionamento della trasmissione in funzione delle richieste dell'acceleratore ha anche reso l'auto più scorrevole, per migliorare l'efficienza e le emissioni di CO2. Grazie, tra l'altro, anche alla minore resistenza offerta dalla trazione integrale dell'esemplare di questo test drive (uno schema i-Activ AWD rivisto con uno smorzatore nella presa di forza PTO). L'inserimento in curva, però, è diventata meno incisivo rispetto alla generazione precedente della CX-5.

Come consumi, la media migliore di questo test drive è stata di 7,6 litri/100 km (13,1 km/litro), la peggiore di 10,7 litri/100 km (9,3 km/litro), guidando per più di 1.000 km soprattutto in autostrada, strade statali, percorsi "misti-guidati" in collina e poco in città.
Passando agli assistenti alla guida, di serie su tutta la gamma ci sono dispositivi come la frenata automatica di emergenza in città, che arresta automaticamente la vettura o ne riduce la velocità se c'è il rischio di collisione con un veicolo o un pedone. O ancora il sistema di mantenimento della carreggiata, il sistema di monitoraggio degli angoli ciechi laterali (anche in retromarcia), il regolatore di velocità e distanza adattivo con funzione Stop & Go. Gli interventi dei sistemi ADAS sono in generale fluidi per interagiscono con il conducente nell'ottica di non snaturare la filosofia orientata al piacere di guida del marchio Mazda.
Curiosità
Secondo i dati dichiarati dal costruttore giapponese, con gli interventi per ridurre gli attriti dei propulsori e delle trasmissioni, sulla CX-5 model year 2021 le emissioni nel ciclo WLTP sono migliorate fino al 7%, con valori che vanno da 147 a 182 g/km a seconda dei motori e degli allestimenti.
Prezzi
Il listino della Mazda CX-5 2021 parte da poco più di 33.000 euro per quel che riguarda i motori a benzina, e da oltre 35.500 euro scegliendo i diesel. I propulsori disponibili sono i benzina Skyactiv-G 2.0 da 165 CV e 2.5 da 194 CV, e i diesel 2.2 Skyactiv-D da 150 e 184 CV. Il cambio automatico a 6 marce è di serie sulla CX-5 2.5 benzina, a richiesta sulle altre varianti, mentre la trazione integrale si può avere - oltre che sulla 2.0 165 CV di questa prova - anche con il 2.5 benzina da 194 CV e con il diesel 2.2 da 184 CV.