C’è chi sceglie un’auto per il design, chi per il blasone e chi per il piacere di guida che ti trasmette. Ma c’è anche chi la sceglie per il motore, valutando quelle peculiarità meccaniche che per qualche ragione sono speciali o magari uniche.
Questo discorso vale a maggior ragione in materia di supercar, esattamente come nel caso del sei litri doppiavvudodici incastonato sotto al cofano della Bentley GT Speed protagonista di questo video.
Ed è proprio del W12 che vi voglio parlare in quanto monumento marciante all’ingegneria meccanica degli anni 2000. A pochi anni dall’estinzione del motore endotermico.

Il W12 TSI è un motore che ha una storia speciale che vi racconto guidando questa supergranturismo lungo le strade della città eterna. Una condizione a tratti surreale, ma perfetta per ispirare alcune riflessioni oltre che per apprezzare il confort che è in grado di garantire una Bentley Continental GT Speed in configurazione Covertible. Il che ha imposto un test con la capote rigorosamente spalancata.
Nella sua ultima evoluzione il 6.0 litri anglo-tedesco eroga 650 cavalli per 900 Nm di coppia, è abbinato alla trazione integrale e al cambio automatico doppia frizione 8 rapporti. Con prestazioni velocistiche che sembrano fisicamente impossibili da raggiungere per un panfilo che supera 2.500 kg di peso: 335 km/h di velocità massima a appena 3,3 secondi per scattare da 0 a 100 km/h.


Il resto ve lo racconto nel video su cui vi invito a fare play non prima di aver sfogliato le foto scattate a Roma dal nostro Igor Gentili, dove la Bentley GT Speed colore palla da cricket esprime al meglio la sua grandeur. In tutti i sensi.



