Ad oggi, sono pochissime le auto che mettono il piacere di guida al primo posto e la Mazda MX-5 è sicuramente tra queste. Un’icona che da oltre trent’anni ha un posto speciale nel cuore degli appassionati per come sta in strada, per la trazione posteriore, il cambio manuale e il motore aspirato.
Con il restyling, questa quarta generazione è stata aggiornata nei contenuti: la protagonista di questa prova è la 2.0 in allestimento Sport. Scopriamola in questo Perché Comprarla!
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Dimensioni | Interni | Guida | Consumi | Prezzi
Pregi e difetti
Ci piace | Non ci piace |
Piacere di guida | Bagagliaio e portaoggetti |
Cambio manuale | Insonorizzazione aerodinamica |
Design | Grafica infotainment |
Dotazione di serie | Visibilità posteriore (capote chiusa) |
Può essere una spider a due posti l'auto macchina definitiva? Sì, potete andarci a lavoro, a fare la spesa e nel weekend a divertirvi su una strada di montagna. O semplicemente a fare una passeggiata al mare o tra le colline. Se volete togliervi uno sfizio, non avete figli, o sono già grandi oppure avete in garage un’altra auto per spostarvi con la famiglia, scegliere lei non può che farvi felici. Certo, per qualche dettaglio ergonomico bisogna scendere a compromessi, ma ogni volta che salirete sulla MX-5 ci lascerete un pezzo di cuore.

Dimensioni, bagagliaio e spazio
Da una sportiva a due posti non ci si aspetta una grande capacità di carico, e la MX-5 lo conferma dato che sono solo 130 i litri a disposizione nel bagagliaio. Il portellone si apre, oltre che attraverso chiave, con un pulsante nascosto poco sopra il portatarga, in una posizione un po’ scomoda e che si impolvera facilmente.

Dentro, lo spazio è sufficiente per un trolley della classica grandezza di un bagagliaio a mano oppure per due o tre borse morbide, che vanno comunque incastrate perché la bocca d’accesso non è ampia e le superfici all’interno non sono regolari. Ci sono delle fascette in tessuto per tenere fermo il carico in movimento e anche una luce alogena con interruttore.
Le misure | |
Fuori | |
Lunghezza | 3,92 metri |
Larghezza | 1,74 metri |
Altezza | 1,23 metri |
Passo | 2,31 metri |
Dentro | |
Bagagliaio | 130 litri |
Plancia e comandi
Strumenti analogici e pochi tasti e tutti a portata di mano: la filosofia di Mazda rimane fedele al minimalismo più puro e si percepisce subito come tutto sia cucito a misura del pilota. La posizione di guida è semplicemente perfetta, con le gambe distese e una buona triangolazione tra pedaliera, volante e sedile. Con gli ultimi aggiornamenti è stata introdotta la possibilità di regolare il volante in profondità, il che salva la vita ai più alti che ora siedono molto più comodi.
Per il resto, i materiali utilizzati in tutto l’abitacolo sono di buona fattura, piacevoli al tatto nella parte alta della plancia e più rigidi in basso, con assemblaggi comunque che non lasciano spazio a scricchiolii o fastidiose vibrazioni. Su questa Sport i sedili sono dei Recato in misto pelle e tessuto scamosciato, comodi e contenitivi e anche riscaldabili, ottimi in inverno ma un po’ troppo caldi in estate, e integrano le casse dell’impianto audio Bose nel poggiatesta.

Per quanto riguarda l’organizzazione degli spazi, si fa un po’ di fatica a svuotare le tasche perché i vani sono pochissimi: a parte uno slot davanti alla leva del cambio, alla sinistra di due prese USB, ce ne sono solamente altri due: uno piccolissimo sotto al bracciolo e uno più spazioso e anche dotato di serratura tra i due sedili. Non ci sono poi le tasche nelle portiere così come il classico cassetto davanti al sedile del passeggero.
Come va e quanto consuma
Bastano due curve e tirare un paio di marce per innamorarsi della Mazda MX-5. La trazione è posteriore e il motore aspirato e non troppo potente, per cui le si può tirare il collo senza raggiungere velocità folli e consumando il giusto. Per raccontarla, partiamo dall’elemento principe della piccola Miata, uno dei migliori cambi manuali in circolazione. La leva è corta, in posizione perfetta, con gli innesti che sono precisi e veloci e che restituiscono un click ogni volta che si inserisce la marcia. Anche la frizione è eccezionale, leggera e stacca al punto giusto e anche nel traffico non affatica.
In queste situazioni, però occhio, siate sempre vigili perché con una macchina così bassa e compatta non è sempre facile farsi vedere dalle altre auto. In città, si muove bene tra le stradine strette perché il raggio di sterzata è ridotto, la linea di cintura bassa e la visibilità è ottima. Quando la capote è tirata su, invece, soprattutto di tre quarti posteriore c’è qualche problema e ci si deve sporgere un po’ per vedere se arriva qualcuno. In fase di parcheggio però niente paura, di serie ci sono i sensori e la retrocamera.

Questa facilità di utilizzo permette alla MX-5 di essere a proprio agio praticamente ovunque. La protagonista di questa prova è in allestimento Sport, caratterizzato dai cerchi da 17”, dalle sospensioni sportive della Bilstein e dalla barra duomi anteriore, per cui in generale è più rigida rispetto alla base. Sulle asperità si sente che la taratura degli ammortizzatori è rigida, ma non tanto da essere scomoda, e in abitacolo arrivano pochissime vibrazioni.
Insieme ad un bilanciamento dei pesi 50 e 50, questa morbidezza permette alla MX-5 di copiare perfettamente il fondo stradale anche quando si alza il ritmo alla guida: l’anteriore è super reattivo, lo sterzo preciso e per niente pesante e il posteriore segue bene la traiettoria complice anche il passo corto. Tende ad allargare soprattutto quando si disinseriscono i controlli elettronici e si guida tanto di acceleratore e di trasferimento di carico. Non è un’auto che ama la guida sporca, è incisiva, veloce e agile – non dimenticate mai che supera di poco i 1.000 kg di peso – ma questo non vuol dire che non sia in grado di adattarsi.

Il differenziale autobloccante posteriore aiuta a pennellare l’uscita di curva ma, a meno che non sia bagnato a terra, le reazioni sono sempre un po’ brusche. È facile però giocare con il motore da 184 CV perché essendo un aspirato ha tanto tiro in alto e anche una colonna sonora che nonostante i filtri antinquinamento non è niente male.
Per quanto riguarda i consumi, in città in condizioni di traffico intermedio abbiamo percorso poco più di 14 km con un litro di benzina, circa 15 in autostrada a velocità di codice e 20 in extraurbano, il tutto per una media di circa 16 km al litro che corrispondono a 6,1 litri ogni 100 km.
Versione provata | |
Motore | 2.0 benzina |
Potenza | 184 CV |
Coppia | 205 Nm |
Cambio | Manuale a 6 marce |
Trazione | Posteriore |
Prezzi e concorrenti
Per portarsi a casa una Mazda MX-5 servono di base poco più di 33 mila euro per la 1.5 a benzina da 132 CV con carrozzeria Roadster in allestimento base Exceed. Il 2.0 da 184 CV è disponibile solo in allestimento top di gamma Sport e parte da 37.000. Questo è anche l’unico motore disponibile sulla RF, la MX-5 con carrozzeria fastback e tetto in metallo, che parte da poco meno di 40 mila euro, sempre in versione Sport.

La MX-5 non ha rivali dirette, perché le poche spider con due posti secchi e trazione posteriore sul mercato sono più grandi, pesanti e costano decisamente di più, anche quando hanno un 2.0 sotto il cofano: BMW Z4, Audi TT Roadster e Jaguar F-Type. Per filosofia, la più simile alla Mazda è la Toyota GR86, anche se non è cabrio. È più lunga ma ha un prezzo simile e, come lei, mette al primo posto dell’esperienza il divertimento alla guida.