Da cosa dipende il piacere di guida: dalla leggerezza, dalla potenza o dalla configurazione meccanica? Ad oggi, l’Alpine A110 è tra le poche auto sul mercato a vantare tutte queste qualità e non a caso è tra i modelli più divertenti in assoluto.

È stata presentata per la prima volta nel 2017 e nel corso del 2021 è arrivato il restyling che l’ha aggiornata nei contenuti e nei motori. La protagonista di oggi è la GT da 300 CV: scopriamola insieme in questo Perché Comprarla.

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Pregi e difetti

Ci piace Non ci piace
Piacere di guida Infotainment
Cambio automatico efficace Non c'è una modalità di guida personalizzabile
Comfort di marcia Ergonomia di alcuni comandi
Finiture interne Bagagliaio

Verdetto

7.4 / 10

In un’epoca in cui le auto sportive sono sempre più tecnologiche e pesanti, l’Alpine va controtendenza. È tra le pochissime a mettere ancora al primo posto dell’esperienza il piacere di guida non rinunciando però al comfort se la si vuole usare tutti i giorni. Bisogna scendere a qualche compromesso lato infotainment e bagagliaio, ma ve ne dimenticherete in un istante quando i rettilinei lasceranno spazio alle curve.

Prova Alpine A110S

Dimensioni, bagagliaio e spazio

La Alpine A110 è lunga poco meno di 4 metri e 20, larga circa 1,80 e bassa 1 e 25. Da una sportiva non ci si aspetta una grande abitabilità, ma questa piccola francese stupisce perché due adulti stanno molto comodi.

Per il bagagliaio però non vale lo stesso discorso dato che lo spazio a disposizione è piuttosto limitato. In totale sono 196 i litri a disposizione di cui 100 del pozzetto posteriore. Ha una forma irregolare per cui non è facile incastrare una borsa rigida, e in più si riscalda molto facilmente avendo il motore a pochi centimetri. Gli altri 96 litri invece si trovano sotto il cofano anteriore, con lo spazio però che è non è molto sfruttabile dato che è poco profondo.

Prova Alpine A110S

Le misure

 

Fuori

 

Lunghezza

4,18 metri

Larghezza

1,79 metri

Altezza

1,25 metri

Passo

2,42 metri

Dentro

 

Bagagliaio

100 + 96 litri

Plancia e comandi

Pochi tasti e distrazioni: si percepisce subito come tutto sia cucito a misura del pilota e la qualità percepita è di buon livello. Sulla GT di questa prova sono di serie i sedili in pelle con impunture blu a contrasto firmati da Sabelt e regolabili manualmente, con gli stessi rivestimenti che si trovano anche sui pannelli delle portiere e sull’intera plancia.

In generale, la scelta dei materiali è ottima così come la cura delle finiture, con l’ambiente che è chiaramente di impostazione sportiva ma senza alcuna rinuncia al comfort di bordo. I tasti per aprire i finestrini si trovano sul tunnel centrale insieme a quelli più grandi del cambio e sotto lo schermo dell’infotainment c’è una piccola plancia per la gestione della climatizzazione. 

Prova Alpine A110S

Per essere un'auto di questa categoria, l’organizzazione degli spazi è buona: è vero che non ci sono tasche nelle portiere o un cassetto davanti al sedile del passeggero, ma per svuotare le tasche si possono utilizzare il piano ricavato sotto il tunnel centrale, che ha anche due prese USB e una AUX e i diversi spazi di varie dimensioni al centro dei sedili dove trova posto anche una 12V. Comodi lo slot per lo smartphone in posizione strategica e sempre a portata di mano e il vano in pelle nascosto al centro degli schienali.

Come va e quanto consuma

Quattro cilindri, 1.8 turbo, 300 CV e 340 Nm di coppia, poco più di 4 secondi da 0 a 100 e 250 all’ora di velocità massima. Questa è in brevissimo la scheda tecnica della Alpine A110 in questa versione GT, a tutti gli effetti una delle auto attualmente sul mercato più divertenti e coinvolgenti da guidare. Bastano veramente due curve, basta uscire dal box per rendersi conto che si ha tra le mani un qualcosa di analogico, un qualcosa di speciale che al giorno d’oggi è sempre più difficile da trovare. Pesa poco - parliamo di circa 1.100 kg in ordine di marcia - e la coppia è tanta.

La spinta è lineare e arriva bella corposa già nella parte bassa del contagiri anche se si avverte un minimo di turbo lag nelle curve più strette a bassa velocità e a volte si è tentati dall’inserire la prima marcia. Il cambio è praticamente perfetto: si tratta di un automatico a doppia frizione a sette marce che nelle modalità di guida Normal e Sport è veloce e fluido, mentre in Track si fa veramente affilato facendo sentire fisicamente la cambiata. Stupisce anche per la rapidità con cui tira giù le marce in scalata: basta sfiorare il paddle a sinistra del volante e lui esegue immediatamente.

Prova Alpine A110S

In Sport però, anche con il cambio in modalità manuale, passa al rapporto successivo quando arriva al limitatore, il che potrebbe cogliere alla sprovvista facendo perdere lo spunto nella guida più impegnata. In Track, però, il discorso è diverso dato che si ha il pieno controllo della trasmissione. In questa modalità bisogna sempre fare attenzione perché i controlli elettronici sono disattivati e non è possibile riattivarli se non cambiando programma di guida. Lo stesso vale per le tarature di acceleratore, cambio, sterzo e suono dello scarico: non è possibile personalizzarle.

Nonostante abbia 300 CV e sia una trazione posteriore leggera, l'Alpine A110 non è così facile da scomporre come si potrebbe pensare. Il motore dietro infatti le dona un bilanciamento particolare e in accelerazione il peso al retrotreno le garantisce una bella aderenza in ogni situazione. Per giocare con i trasferimenti di carico bisogna tenere alta la velocità, anche perché l’assetto non è per niente rigido e tutto il comparto sospensioni è tarato in modo da copiare perfettamente il fondo stradale e assecondare bene i movimenti dell’auto.

Prova Alpine A110S

Anche lo sterzo convince: si sente che è poco filtrato e al volante arrivano quelle micro vibrazioni che fanno capire molto bene dove stanno passando le ruote davanti e, in più, non ha praticamente vuoti al centro ed è super reattivo anche ai piccoli angoli. In generale, la A110 è davvero una sportiva che può essere usata tutti i giorni. L’assetto è comodo anche sulle asperità di una città come Roma, lo sterzo leggero e la visibilità buona a 180°. Dietro non è delle migliori ma ci sono i sensori si parcheggio e la retrocamera. Anche l’insonorizzazione del motore, dei fruscii aerodinamici e del rotolamento delle gomme è di ottimo livello.

Per quanto riguarda i consumi, in città in condizioni di traffico intermedio si percorrono poco più di 11 km con un litro di benzina, circa 14 in autostrada a velocità di codice e si toccano quasi i 16 in extraurbano. Il tutto per una media di circa 13 km e mezzo al litro che corrispondono a 7,3 litri ogni 100 km.

Versione provata

 

Motore

1.8 turbobenzina

Potenza

300 CV

Coppia

340 Nm

Cambio

Automatico a 7 marce

Trazione

Posteriore

Prezzi e concorrenti

Per portarsi a casa una Alpine A110 servono di base poco più di 60 mila euro per la 1.8 turbo benzina da 252 CV. Per la GT da 300 CV ne servono circa 70, che salgono a 78 per la S di pari potenza.

Prova Alpine A110S

Di sportive compatte a quattro cilindri e con carrozzeria coupé non ce ne sono molte: la rivale per eccellenza della Alpine non può che essere la Porsche Cayman, anche lei disponibile in due versioni ma più potente e dal prezzo di partenza simile. Ci sono poi anche la Toyota Supra e la Jaguar F-Type che sotto il cofano hanno un 2.0 a quattro cilindri così come la BMW Z4 e l’Audi TT.

Se cercate a tutti i costi il puro piacere di guida, con un budget minore potete considerare la Mazda MX-5, oppure la Lotus Emira se il prezzo d’acquisto non è un problema. Per finire, con una cifra tra i 70 e gli 80 mila euro si possono portare a casa anche hot hatch del calibro della Mercedes-AMG A45S e dell’Audi RS3 Sportback.

Fotogallery: Alpine A110 (2022), prova su strada