Da sempre è tra le più desiderate hot-hatch sportive del creato ma ora, per arricchire una dinamica di guida a cui in passato non piacevano le “sbavature”, si aggiunge un differenziale posteriore attivo che rende possibile (dove possibile) divertirsi in controsterzo, e tutto questo senza rinunciare al mitologico motor a 5 cilindri che eroga sempre 400 CV, ma ora è più ricco di coppia.
Questa è la nuova Audi RS 3 Sportback (ma se volete c’è pure la berlina), una tedesca che ora appare matura più che mai… ma anche giocherellona. Quanto? Scopriamolo in questo perché comprarla e perché no.
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Dimensioni | Interni | Guida | Consumi | Prezzi
Pregi e difetti
Ci piace | Non ci piace |
Resa del 5 cilindri | Dotazione migliorabile |
Dinamica di guida | Delicatezza piano black |
Sistema Torque Splitter | Plastiche tasche portiere |
Motricità |
Una super hothatch squisitamente termica che emoziona e convince grazie a una meccanica a briglie sciolte, fatta di un 5 cilindri estremamente performante e godibile abbinato a una dinamica di guida che trasmette, al bisogno, sensazioni precise e senza sbavature come da tradizione integrale Audi RS… ma volendo, col supporto del Torque Splitter, questa Quattro diventa pure sovrasterzante come mai prima d’ora, un approccio tanto commovente e da tempo agognato da renderla, di diritto, una instant classic a tutti gli effetti!
Dimensioni, bagagliaio e spazio
Il portellone, elettroassistito nel caso dell’esemplare che vedete in questa prova, permette di accedere a un vano di carico regolare nelle forme ma, esattamente come per la cugina Plug-In, con circa 100 litri in meno di capacità rispetto a una normale A3 Sportback termica a causa della Trazione Quattro con Torque Splitter posteriore. La nuova RS 3 Sportback può comunque contare su di una una capienza di carico compresa fra 282 litri e 1.104 litri, abbattendo il divano posteriore frazionabile.
Sempre dietro, la seduta non è scorrevole, ma lo spazio per le gambe è buono grazie alla forma a guscio degli schienali anteriori e lo stesso vale per la testa dove, a dispetto di un tetto discendente, non manca il confort. Soltanto il quinto passeggero centrale è seduto molto in alto e il suo spazio per le gambe è limitato dal tunnel centrale. Non manca però l’aerazione anche dietro con regolazione caldo/freddo oltre a due prese USB-C.
Le misure | |
Fuori | |
Lunghezza | 4,39 metri |
Larghezza | 1,85 metri |
Altezza | 1,44 metri |
Passo | 2,63 metri |
Dentro | |
Bagagliaio | 282 / 1.104 litri |
Plancia e comandi
Oltre a qualità ed ergonomia, come da tradizione, la parte alta della plancia è composta da materiali morbidi, mentre poco più in basso le finiture in carbonio rimettono subito al centro la sportività di questa RS 3, evidenziata in maniera inappuntabile dai sedili alti, comodi, contenitivi, ma anche visivamente efficaci grazie alle cuciture a contrasto – qui, in verde – che riprendono la forma a nido d’ape della griglia frontale.
Tra bracciolo e vano centrale, che volendo si trasforma in portabevande, lo spazio sul tunnel è più che sufficiente e tuttii vani sono gommati, mentre lo smartphone trova la sua dimensione ideale nella base di ricarica wireless, poco sotto a due prese USB-C.
Come va e quanto consuma
Il ruolo da protagonista appartiene in primis al motore che rimane una grande conferma: l’EA855 EVO ovvero il 2,5 litri turbo-benzina che ha fatto la storia di Audi, coi suoi magici 5 cilindri, sprigiona ancora 400 CV, mentre la coppia che guadagna 20 Nm e arriva a 500 Nm già da 2.250 giri. A livello di erogazione, vista la grande trubina adottata, il turbo lag c’è ma non diventa mai fastidioso, non compromettendo quindi la splendida progressione di questo motore.
Alle solite mappe di guida, già note sulla A3 standard, l’RS aggiunge la Individual, totalmente personalizzabile, e la Performance, l’ideale in pista o quando non di desiderano sbavature... ma se invece sono proprio le sbavature che vi piacciono, allora la nuovissima mappa Torque Rear è il setup che cercate.
Grazie al sistema torque splitter, la singola frizione lamellare di prima è stata sostituita con due frizioni elettroidrauliche, una per ciascun semisasse posteriore, così la coppia che arriva dietro può essere distribuita fino al 100% su di una singola ruota. Nello specifico, in condizioni normali la distribuzione della coppia è pari al 50%, mentre in Torque Rear è invece fino a circa il 90 % visto l’anteriore non può essere disconnesso.
Se però, dopo la partentesi giocosa, si torna in città, in modalità confort il cambio S Tronic a 7 marce si appacifica e armonizza coppia e pootenza per non interferire col vostro relax di guida. In particolare, le sospensioni cambiano totalmente e risultano pazzesche per quanto riescono a smorzare le asperità della starda, nonostante l’assetto da 19 pollici, e questo a conferma della grande versatilità di questa nuova rs 3.
Per quello che riguarda i consumi, la media in città in condizioni di traffico abbastanza scorrevole è stata di circa 9,6 km con un litro di benzina, mentre in extraurbano la percorrenza aumenta fino a 12,7 km al litro scendendo a circa 12 in autostrada, per una media di circa 11,4 km con un litro di benzina, da parametrare alla capacità del serbatoio, qui da 55 litri.
Versione provata | |
Motore | 5L, 2.480 cc turbo-benzina |
Potenza | 400 CV |
Coppia | 500 Nm |
Cambio | Automatico a 7 marce |
Trazione | Integrale |
Prezzi e concorrenti
La nuova Audi RS 3 Sportback è offerta in unica motorizzazione e con un solo allestimento al prezzo di parteza di 61.700 euro. L’unica variazione sul tema riguarda la carrozzeria, visto che potete scegliere anche la rs 3 Sedan (berlina) con un listino che parte da poco meno di 65.000 euro.
Se poi desiderate rendere unica la vostra rs 3, gli accessori più intriganti potrebbero essere il pacchetto RS Dynamic Plus che costa circa 8.000 euro e include l’innalzamento del limite di velocità a 290 orari, le sospensioni RS Plus e i freni carboceramici che, separatamente, costano quasi 6.000 euro (solo gli anteriori), senza dimenticarsi magari dei proiettori a LED Audi Matrix con animazione rs 3 da 850 euro e dello scarico sportivo con valvola adattiva viene 1.200 euro.
Volendo invece citare le concorrenti, rimanendo in Germania, la Mercedes A45S AMG è senza dubbio la prima della, mentre la Golf R viene preferita da chi ama le prestazioni integrali “vecchia scuola Volkswagen”, invece passando a BMW ora è il momento della M240i xDrive.