Viviamo nell’era dell’elettrificazione e del downsizing. Ma in questo scenario in cui un po’ tutti i costruttori sono alla ricerca di nuove soluzioni e nuove tecnologie per abbattere consumi ed emissioni, c’è chi continua ad andare controcorrente. Si tratta di Mazda che verso questo futuro elettrificato ci va guardando al passato, reinterpretando ed evolvendo soluzioni che altri costruttori hanno già mandato in soffitta.

E quindi dopo aver rispolverato il motore Wankel dandogli una seconda vita come generatore a bordo della versione range extended della MX-30, ora, in netta controtendenza, il costruttore giapponese continua a puntare sulle motorizzazioni a gasolio, presentando un 3.3 Diesel per la nuova CX-60.

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Mazda CX-60 diesel: Esterni

Lo stile della Mazda CX-60 resta lo stesso dell’altra motorizzazione al momento disponibile, ovvero quella plug-in. Per riconoscerla bisogna fare attenzione ai dettagli, come il piccolo badge “Inline 6” presente sui parafanghi anteriori, che fa ben intendere quale propulsore è presente sotto il cofano.

Per il resto, misure e proporzioni restano quelle di sempre. Sviluppata su una piattaforma con architettura a motore anteriore con disposizione longitudinale e trazione posteriore, è lunga 4,75 metri, larga 1,89 e alta 1,68, mentre il passo raggiunge i 2,87 metri.

Foto - Mazda CX-60 Diesel

Lo stile parla il più recente linguaggio stilistico di casa Mazda, seguendo l’ormai ben noto Kodo Design. Il frontale è massiccio e si sviluppa sul piano verticale. Qui la scena è dominata dalla grande calandra trapezoidale, che ingloba due sottili strisce luminose a Led che vanno a collegarsi ai gruppi ottici con tecnologia matrix-led.

Pulite le linee delle fiancate dove trovano posto i cerchi in lega da 18 o 20 pollici, mentre nel posteriore i protagonisti sono i sottili gruppi ottici a sviluppo orizzontale, che enfatizzano ancora di più la larghezza della vettura.

Mazda CX-60 diesel: Interni

Molto curato l’ambiente interno. Qui si apprezza il generoso spazio a disposizione soprattutto di chi viaggia dietro, dove anche chi siede nel mezzo non risulta troppo sacrificato. Merito soprattutto dell’ingombro piuttosto ridotto del tunnel della trasmissione. A proposito di spazio, tanto anche quello dedicato ai bagagli, con un vano di carico con una capacità di 570 litri in configurazione standard, che diventano oltre 1.700 abbattendo gli schienali della seconda fila di sedili.

Foto - Mazda CX-60 Diesel

Molto alto, poi, il livello di qualità percepita a bordo del nuovo Suv Mazda, che passa non soltanto per un’accurata scelta dei materiali, ma anche per un’attenta cura negli assemblaggi. Step avanti anche sul fronte della tecnologia, ben rappresentata da un nuovo sistema di infotainment con schermo da 12,3 pollici posizionato a centro plancia che ora può anche essere controllato tramite i comandi touch e assicura la compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto.

Mazda CX-60 diesel: Guida

Per questo primo contatto con la versione Diesel della CX-60 ho scelto la variante meno potente tra le due a listino: quella da 200 CV abbinata alla trazione posteriore, ma a listino c’è anche quella da 249 CV a trazione integrale. Il protagonista qui è indubbiamente il sei cilindri di 3,3 litri, che mi ha coinvolto fin da subito con una sonorità piacevole e coinvolgente quando si forza un po’ l’andatura in modalità Sport.

Di contro, risulta un po’ rumoroso quando invece si viaggia a velocità costante. La spinta del propulsore è decisa e lineare, ma nonostante la grande cubatura e il peso della vettura che sfiora le 2 tonnellate, i consumi sono sorprendentemente contenuti. 

Foto - Mazda CX-60 Diesel

Ho percorso in sua compagnia oltre 300 km e sono riuscito a registrare una media di appena 3,9 L/100 km facendo molta attenzione a guidare in maniera attenta e predittiva. Ma anche adottando uno stile di guida meno parsimonioso, è davvero difficile andare oltre i 5 l/100 km. 

Ottima anche la messa a punto del telaio: tra le curve, nonostante la massa, si muove con una certa disinvoltura, merito soprattutto del sistema KPC, che frenando la ruota interna in curva, oltre a funzionare come una sorta di torquato vectoring, contribuisce anche ad abbassare il posteriore della vettura, permettendo così di avere maggiore grip in uscita. Buono anche il cambio, un inedito automatico a 8 rapporti non velocissimo, ma sempre preciso. 

Mazda CX-60 diesel: Curiosità

Certo, la domanda sorge spontanea: come può essere efficiente un propulsore con una cubature di 3,3 litri? Il segreto sta nel dispositivo DCPCI, acronimo di Distribution Controlled Partially Premixed Compression Ignition. Questo permette di ottimizzare le fasi di iniezione, sfruttando una forma inedita della testa dei pistoni che viene definita da Mazda “a uovo”.

Foto - Mazda CX-60 Diesel

Di fatto, sulla sommità dei pistoni sono presenti due piccoli incavi, che consentono di controllare meglio le turbolenze che si creano all’interno della camera di combustione, mentre degli appositi iniettori che lavorano a 2.500 bar, lavorano in maniera più precisa indirizzando il getto solo dove necessario. Il tutto permette al propulsore di poter così contare su un rendimento termico superiore al 40%, contenendo consumi ed emissioni e migliorando le prestazioni.

Mazda CX-60 diesel: Prezzi

La Mazda CX-60 con il nuovo 3.3 a sei cilindri Diesel è disponibile in due livelli di potenza: da 200 CV come quello che ho provato a Barcellona e da 249 CV. Il primo viene proposto ad un prezzo di partenza di 49.900 euro, mentre il listino del secondo si apre da 55.550 euro.

Fotogallery: Mazda CX-60 Diesel

Mazda CX-60

Motore 3.3 Diesel a 6 cilindri
Trasmissione Automatica a 8 rapporti
Trazione Trazione posteriore
Potenza 200 CV
Coppia Massima 450 Nm
Lunghezza 4,75 metri
Larghezza 1,89 metri
Altezza 1,68 metri
Volume di Carico da 570 litri
Consumi 5 l/100 km