Rivista di recente nell’estetica e nella dotazione, la DS 7 si conferma un’alternativa premium interessante ai crossover tedeschi come Audi Q5, BMW X3 e Mercedes GLC, ma anche alla “nostrana” Alfa Romeo Tonale.

Dalla sua, la 7 – che col restyling ha perso il suffisso “Crossback” – può contare su finiture di alto livello e su potenti ed efficienti motorizzazioni, anche ibride plug-in. Questa DS, quindi, può giocarsi tante carte: iniziamo a scoprirle tutte col nostro "Perché comprarla".

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Pregi e difetti

Ci piace Non ci piace
Elevata qualità dell'abitacolo Tasto d'accensione scomodo e non reattivo
Dettagli estetici accattivanti Capacità del bagagliaio 
Reattività in modalità Sport Intuitività di alcuni comandi
Spazi di frenata contenuti Grafica scenica, ma a volte poco chiara

Esterni

Il restyling ha portato alcuni ritocchi estetici alla DS 7, a partire dal frontale dove troviamo la calandra ridisegnata e nuovi gruppi ottici a sviluppo verticale che danno ulteriore personalità al crossover. Il cofano è più squadrato, mentre di profilo si notano i cerchi da 21” (montati sull’esemplare in prova e disponibili come optional) che sottolineano l’imponenza di questa DS di segmento D lunga circa 4,6 metri.

DS 7 2022

DS 7 restyling

Nel posteriore, la terza luce di stop è più grande ed è integrata nel grande spoiler. La trama dei fari è molto elegante e si inserisce bene nel resto della linea, con uno stile che mette insieme aggressività e classe.

Le misure

 

Fuori

 

Lunghezza

4,59 metri

Larghezza

1,91 metri

Altezza

1,63 metri

Passo

2,74 metri

Dentro

 

Bagagliaio

555 / 1.750 litri

Interni

Partendo dal bagagliaio, la capacità minima di 555 litri è appena adeguata alle proporzioni della vettura. Tuttavia, il piano di carico è ben sfruttabile, con una soglia di carico di 70 cm, che non è eccessivamente alta. Inoltre, il pavimento è a filo col bordo del baule ed è presente un secondo piano nascosto per migliorare la praticità complessiva. E non mancano due vani ai lati, il pozzetto per conservare i cavi della ricarica e i sedili posteriori abbattibili in configurazione 40:60.

DS 7 2022

La plancia della DS 7

L’abitabilità è elevata, anche per chi siede dietro, e salire a bordo è agevole grazie alla conformazione della portiera. C’è spazio per testa, ginocchia e piedi e al centro del divanetto è presente un bracciolo con due portabicchieri. L’ambiente è di alto livello, con tasti e dettagli che ricordano i diamanti e materiali di qualità e coi sedili in pelle Nappa la cui trama ricorda il cinturino di un orologio.

La plancia ha rivestimenti morbidi nella zona superiore e integra bene i vari tasti (quello dell’accensione non è molto reattivo), le bocchette d’aerazione e il sistema d’infotainment. Parlando proprio dell’infotelematica, il display da 12” è veloce e reattivo e si può comandare anche a voce.

Il sistema di navigazione è abbastanza rapido nel calcolare il percorso e permette di visualizzare le colonnine presenti nell’area interessata, la loro eventuale disponibilità e la potenza erogabile.

Il monitor per il guidatore è chiaro e accattivante nella grafica e consente di vedere anche l’erogazione dei motori – elettrico e termico – oltre al consumo della batteria in tempo reale, mentre il passaggio da una modalità di guida all’altra è accompagnato da un’animazione scenica. Buona l’ergonomia dei comandi al volante, meno, invece, quella del comando degli ADAS posizionato dietro la corona.

Ricarica e consumi

La capacità della batteria è di 14,2 kWh, con la possibilità di ricaricare fino a 7,4 kW, mentre non è supportato il collegamento ad una colonnina in corrente continua. Se ci si collega alla classica presa domestica da 2,3 kW si passa dallo 0 a 100% in 6 ore e 10 minuti, mentre ad una colonnina da 4,5 kW il tempo scende a 3 ore e 10 minuti.

Infine, collegandosi alle colonnine pubbliche fino a 7,4 kW la batteria della DS raggiunge la massima capacità in meno di 2 ore.

Nei vari percorsi omologati Motor1, con la batteria carica siamo riusciti a raggiungere i 50 km di autonomia, con un consumo medio di 25 kWh per 100 km. Analizzando in generale i consumi, in città abbiamo rilevato 5,2 litri/100 km, in extraurbana i 7,7 litri/100 km e in autostrada gli 8,3 l/100 km.

Versione provata

DS 7 La Premiere 360 4x4

Motore

2.0 turbo benzina

Potenza

360 CV

Coppia

520 Nm

Cambio

Automatico a 8 marce

Trazione

Integrale

Guida

Chi ricerca una DS 7 pensa principalmente al comfort. E allora partiamo col dire come la seduta sia tra le più comode mai provate in un modello di questo segmento. I sedili sono ben imbottiti e la seduta è avvolgente, ma mai claustrofobica: la visuale anteriore è ottimale grazie al parabrezza ampia e la conformazione della carrozzeria rende intuitiva la percezione dei limiti dell’auto.

La visibilità è buona anche agli incroci e il diametro di sterzata di 11 metri è adatto alla mole della DS 7. Solo la visuale posteriore è insufficiente, ma per questo viene in aiuto il sistema di telecamere, la cui qualità è elevata anche di notte.

In termini di comfort, quindi, ci siamo. Ma anche la potenza bruta non manca: il powertrain è composto da un 1.6 turbo da 200 CV e da due unità elettriche (una posizionata sull’avantreno e una sul retrotreno) per un totale di 360 CV e 520 Nm abbinati al cambio automatico a 8 rapporti (preciso, ma un po’ lento negli innesti), oltre al vantaggio della trazione integrale.

DS 7 2022

Il tre quarti posteriore della DS 7

I valori sono da auto sportiva ed effettivamente la DS 7 mostra un “tiro” deciso, soprattutto nella modalità di guida Sport, in cui il volante diventa più preciso, pur rimanendo un po’ troppo leggero per invogliare davvero ad una guida sportiva. C’è da dire che la versione in prova presenta un assetto specifico, con un telaio ribassato di 15 mm e una carreggiata più larga 24 mm davanti e 10 mm dietro, oltre ad una taratura dedicata per molle e ammortizzatori.

È interessante soprattutto il funzionamento di questi ultimi, che sono gestiti dal sistema Active Scan Suspension. In pratica, l’auto è dotata di una telecamera che “legge” la strada di fronte a sé adeguando lo smorzamento degli ammortizzatori e migliorando così l’assorbimento di buche e avvallamenti. Questo particolare sistema, però, non mostra effetti sul rollio, che resta abbastanza elevato se si entra in modo un po’ troppo allegro in curva.

Detto ciò, il pedale dell’acceleratore ha la giusta escursione e una buona taratura e lo stesso si può dire del sistema frenante, tenendo presente che la DS 7 in prova monta grandi dischi da 380 mm.

Elevata anche l’insonorizzazione (davvero apprezzabile sulle tratte autostradali) e completa la dotazione di assistenza alla guida. In particolare, ci è piaciuto il rilevatore di stanchezza e il sistema di controllo Night Vision che rileva pedoni e utenti vulnerabili a 100 metri di distanza con un’immagine proiettata sul monitor di guida.

Prezzi

Il prezzo di partenza per la 1.5 BlueHDi diesel da 130 CV in allestimento Business è intorno ai 41.000 euro. Chi desidera una versione più ricca può richiedere le Ligne Noir, Chic ed Esprit de Voyage, ma deve tenere in conto un aumento del prezzo intorno ai 7-9 mila euro.

Le ibride plug-in partono da circa 50.000 euro con la 225 CV, per poi salire progressivamente ai quasi 60.000 euro della 300 CV e ai 74.100 euro della 360 CV nell’edizione limitata La Premiere, l’esemplare della nostra prova.

È chiaro, quindi, che prima di tutto bisogna capire quale motorizzazione è più adeguata alle proprie necessità (e tasche) e poi passare alla scelta degli allestimenti, tenendo conto che già la versione base si hanno di serie già diversi aiuti alla guida e optional dedicati al comfort di bordo. Crescendo di prezzo si hanno pacchetti ADAS sempre più completi e tessuti e rivestimenti di livello superiore.

Fotogallery: DS 7 2022