La Peugeot ha per i prossimi anni progetti ambiziosi e promette grandi emozioni. La prima tra queste è la RCZ, coupé 2+2 nato come proposta di stile al Salone di Francoforte del 2007 e diventata realtà in soli 2 anni. La Peugeot RCZ ha due importanti primati: è la prima auto del Leone a essere denominata con una sigla e non con un numero e inoltre porta al debutto il nuovo logo.

Insomma, nonostante sia destinata ad avere numeri piccoli (17mila in un anno, dei quali 1.200 in Italia), la Casa di Sochaux affida alla RCZ molto in termini di immagine dandole un carattere particolare anche attraverso il programma di personalizzazione che permette di cucire la vettura sia attraverso Internet sia con una specifica applicazione sviluppata per iPhone. Insomma, una piccola fuoriserie la cui produzione è stata affidata alla Magna. La RCZ è costruita infatti in Austria, a Steyr, accanto all"Aston Martin Rapide. Ma la francese ha anche illustri avversarie, prima fra tutte l"Audi TT alla quale la RCZ è stata immediatamente accostata. Buon per lei, anche se tecnicamente la tedesca è più raffinata e ha dalla sua un pedigree più altisonante, tutte cose che fa pagare profumatamente.

DI BUONA FAMIGLIA

La RCZ è derivata dalla piattaforma 2 della 308, ma l"aspetto è decisamente differente. Lunga 4.287 mm e larga 1845 mm, ha un"altezza di 1.359 mm e il passo di 2.612 mm, praticamente pari a quello della sorella a 5 porte. Ben più sviluppate invece le carreggiate anteriore (+44 mm) e posteriore (+63 mm) contenute da paraurti bombati, collegati da un brancardo a rilievo, con quelli di fronte parzialmente fasciati dal cofano motore in alluminio che, per la prima volta su una Peugeot, si solleva automaticamente di 120 mm in caso di urto con un pedone. Altri particolari importanti sono la linea di cintura spezzata e il tetto, sottolineato lateralmente dagli archi satinati e percorso superiormente da una doppia bolla, un"invenzione di Zagato che Peugeot ha allungato fino al lunotto. La coda è segnata dal doppio terminale cromato mentre sulla sommità ben celato c"è lo spoiler che fuoriesce automaticamente in due fasi: si inclina di 19 gradi a 85 km/h e di 34 gradi oltre 155 km/h.

SPORTIVA IN TUTTO E PER TUTTO

L"abitacolo accoglie bene e la plancia rispecchia l"impostazione stilistica della 308, ma al posto della bocchetta centrale c"è un orologio analogico che aggiunge un tocco di raffinatezza. La strumentazione è invece più 3008 con un quadrante in metallo pressofuso e grafica retroilluminata mentre i sedili hanno i poggiatesta integrati e, nel caso si scelga la pelle, portano il Leone impresso in bassorilievo. A questo proposito, si possono avere tre tipi di Nappa, anche a rivestire la plancia, come sulla 308 CC. Per la RCZ crediamo però che per l"avviamento si sarebbe dovuto fare qualcosa di più aggiungendo un pulsante e rinunciando alla solita chiave. Se la parte anteriore è ben abitabile, i sedili posteriori sono poco più che simbolici, ma si possono abbattere aumentando il vano bagagli da 321 a 639 litri, va detto però che la RCZ ha il baule e non il portellone. Accanto alla gradevolezza generale, appaiono un po" economiche alcune plastiche, soprattutto quelle sul tunnel, del cassetto portaoggetti e dei comandi per reclinare i sedili.
Piace invece l"impostazione di guida con il volante, massiccio e ampiamente regolabile, leva del cambio ben posizionata e la pedaliera che, pur se leggermente dissassata verso il centro, è metallica e dotata di un comodo supporto per il piede sinistro. Scomode viceversa le cinture di sicurezza e qualche appunto sulla visibilità, non tanto per i montanti, ma per i riflessi sotto il parabrezza.

AUTOTELAIO RIVISTO CON ATTENZIONE...

Ma vediamo cosa c"è sotto la pelle a cominciare dall"autotelaio. L"assetto, rispetto alla 308 CC, è stato abbassato di 18 mm davanti e 19 mm dietro e, grazie anche al già citato aumento delle carreggiate, il baricentro è sceso di ben 40 mm. Invariate nello schema le sospensioni con un pseudo McPherson anteriore dotato di perno disaccoppiato e assale torcente posteriore con ammortizzatori separati. Tutta diversa la parte elastica e meglio dimensionati cuscinetti e supporti per guidare al meglio gli pneumatici 235/45 R18 oppure 235/40 R19.
Con questa opzione sulle motorizzazioni più potenti, i dischi freno auto ventilanti anteriori sono da 340x30 mm al posto di quelli da 302x26 mm mentre quelli posteriori sono in ogni caso pieni da 290 x12 mm. Novità interessante per una Peugeot è la possibilità di disinserire completamente l"ESP visto che sugli altri modelli si riattiva automaticamente oltre i 50 km/h. I cultori della guida saranno contenti di sapere che con la disattivazione dell"ESP viene messa momentaneamente da parte anche l"assistenza alle frenate d"emergenza, funzione utilissima per la sicurezza, ma problematica per modulare la forza e la velocità sul pedale nella guida al limite.

...MA IL PEZZO FORTE SONO I MOTORI

Il pezzo forte della RCZ sono senza dubbio i motori, tutti turbo, ad iniezione diretta, omologati Euro 5 e accoppiati a cambi con 6 rapporti. Il meno potente è il noto 1.6 a benzina con turbo twin scroll da 156 CV a 6.000 giri/min, morbido e pieno nell"erogazione grazie a una coppia di 240 Nm sin da 1.400 e poi fino a 4.500 giri/min, che permette alla francese uno 0-100 km/h in 8 secondi e una velocità massima di 217 km/h. Accanto a questo, al lancio ci sarà il noto 2 litri diesel da 163 CV e 340 Nm tra 2.000 e 3.000 giri/min con alimentazione common rail a 2.000 bar e filtro FAP che assicura 220 km/h e un"accelerazione da 0 a 100 km/h in 8,2 secondi con consumi di 5,3 litri/100 km ed emissioni di CO2 pari a 139 g/km.
Poco più avanti per il benzina ci sarà il cambio automatico-sequenziale a convertitore di coppia e il nuovo 1.6 a benzina dotato di distribuzione con doppia fasatura e alzata della valvole di aspirazione variabili. Questo nuovo motore, già disponibile sulla MINI con 184 CV, eroga qui 200 CV a 5.800 giri/min e una coppia di 275 Nm da 1.700 a 4.500 giri/min spingendo la RCZ fino a 237 km/h e bruciando i 100 km/h da fermo in 7,5 secondi pur con consumi di 6,9 litri/100 km ed emissioni di 159 g/km di CO2. E nel 2012 potrebbe esserci un"altra RCZ da 200 CV, la ibrida con sistema HYbrid4 (Diesel 2 litri da 163 CV anteriore e motore elettrico posteriore da 37 CV) che offre grandi prestazioni con consumi di 3,7 litri/100 km con emissioni di 95 g/km di CO2, da record. La Peugeot, come al solito, non si sbottona neppure un po", ma la sensazione è che si farà

SU STRADA, DIVERTIMENTO ASSICURATO

Abbiamo provato le versioni più potenti della RCZ a cominciare dalla Diesel. La prima cosa che stupisce è il sound, profondo e sportivo, segno che i tecnici Peugeot hanno lavorato anche sulle sonorità per dare alla loro coupé un carattere sportivo anche con il gasolio. Non stupisce invece la grande spinta del 2 litri, morbida sin dai regimi più bassi e consistente anche nella parte alta del contagiri. Ottima la tenuta di strada con un comportamento leggermente sottosterzante, un retrotreno solido in appoggio, un ESP dall"ottimo funzionamento dove l"Intelligent Traction Control è sempre un aiuto e mai un amico troppo invadente, inoltre anche le sospensioni neutralizzano bene rollio e beccheggio. Anche lo sterzo, pur non essendo particolarmente diretto (2,9 giri volante), è abbastanza preciso e omogeneo oltre che privo di reazioni.
Con questa RCZ, anche grazie alla gradevolezza del suo cambio, si possono fare tanti chilometri in coppia con un buon comfort e, guidando al limite, perdona tutto al massimo con qualche smusata. Tutt"altra pasta è invece quella da 200 CV. L"assetto è più rigido e cambia il rapporto con le ruote attraverso lo sterzo anche per la presenza di un volante più piccolo e per i 73 kg in meno (1.297 kg contro 1.370 kg), tutti dovuti al motore e dunque sull"avantreno. Il nuovo 1.6 THP strappa sorrisi per il suo sound penetrante da auto da corsa e per la sua inesauribile energia, presente in basso e pronta distendersi fino al limite dei 6.800 giri/min. Una garanzia di prestazioni, ma anche di elasticità e gradevolezza. Questa RCZ è più da scapolo impunito perché è più veloce, immediata, comunicativa, anche grazie alla leva del cambio più corta che rende gli innesti più netti, ma sempre sicura e intuitiva.

UN SOLO ALLESTIMENTO, MA TANTE SOLUZIONI

Il lancio della RCZ parte il 3 giugno e la gamma sarà completata entro l"estate. I prezzi vanno da 27.000 a 30.000 euro con un unico allestimento, molto completo e da arricchire non solo con i soliti accessori, come gli ottimi sistemi multimediali e audio disponibili su altri modelli della gamma, ma anche attraverso una lista di articoli degni di una sportiva premium come i già citati rivestimenti in pelle, il tetto in carbonio con finitura satinata o lucida, gli archi cromati, gli adesivi laterali di tre tipi, le pinze freno e la griglia anteriore in nero lucido e diversi pack tra cui lo Sport (di serie sulla 200 CV) che comprende il volante piccolo, la leva del cambio corta e il Sound System che aggiunge note di sportività all"acustica della RCZ.
Sette le tinte disponibili più il bianco madreperla che, di serie sulle 200 Limited Edition già vendute qualche mese fa, sarà riproposto a richiesta. Va inoltre segnalato che sulla RCZ sarà di serie il Peugeot Connect presente in 10 paesi diversi, attivabile con un pulsante per attingere a diversi servizi o in automatico quando l"entrata in azione di uno dei 4 airbag o di un pretensionatore indica un incidente. In questo caso il sistema funge come sistema di localizzazione. La RCZ è insomma un prodotto interessante, diverso dalle solite Peugeot che su strada legittima la voglia del Leone di dare alla propria immagine un tocco più felino.

Peugeot RCZ




La Peugeot RCZ ha due importanti primati: è la prima auto del Leone a essere denominata con una sigla e non con un numero e porta al debutto il nuovo logo del Leone.

Fotogallery: Peugeot RCZ alla prova del mercato