La storia dell"automobile è piena di aneddoti più o meno noti e interessanti, come quelli che riguardano i nomi delle auto e le dispute che li hanno riguardati. Tempo fa vi abbiamo raccontato di come Audi abbia dovuto rinunciare all"utilizzo della sigla Q2 perché già brevettata da Alfa Romeo e di come negli anni Sessanta Porsche abbia cambiato nome alla 901 – diventò 911 – per non dover pagare i danni a Peugeot, la stessa che invece concesse l"uso delle sigle 208 e 308 alla Ferrari, in virtù dell"amicizia con il Drake. Sempre a Maranello si dovette cambiare nome alla Formula 1 chiamata F150, facendola diventare F150° Italia, per non infastidire Ford che possiede la sigla F-150 per il suo pick-up. E poi c"è il caso della Fiat Panda del 2003, che avrebbe dovuto chiamarsi Gingo, se non fosse stato per la Twingo.


Gingo, Panda e Twingo


Il gioco di parole spiega già la situazione, il suo svolgimento e l"epilogo, ma vale comunque la pena tornare con la memoria a quel marzo 2003, al Salone di Ginevra, quando Fiat presentò l"erede della Panda, quella nata nel 1980. La nuova citycar, che avrebbe sostituito anche la Seicento, non si chiamava più come la sua antenata, bensì Gingo, un nome voluto proprio per staccarsi dalla storia ventennale della utilitaria precedente, per marcarne il distacco. Peccato che il nome risultasse davvero troppo simile a quello della Renault Twingo, peraltro diretta concorrente. A Parigi non vollero sentire ragioni, ma i vertici del Lingotto ci misero lo stesso qualche mese per convincersi, tanto che il dietro-front ufficiale fu deciso a poco più di un mese dal lancio commerciale.


Una vera rarità


Così la Fiat corse ai ripari tornando all"antico nome Panda – una scelta rivelatasi poi vincente – e trovandosi a dover modificare targhette in metallo, libretti di uso e manutenzione, documenti interni e molto altro, senza contare il rifacimento delle campagne pubblicitarie. Complice la produzione in Polonia e i tempi ristretti, però, un numero imprecisato di Gingo (nell"ordine di alcune decine) è stato comunque venduto con questo nome, finendo chissà dove in Europa e diventando una specie di rarità da collezione. Venti esemplari, inoltre, vennero usati come auto sponsor del Tour de France 2003; c"è da scommettere che nei prossimi anni qualche Fiat Gingo verrà messa all"asta.

Fotogallery: Fiat Panda Panda: citycar pulita