Parlando di auto capita spesso di sentire la frase “la tecnologia è la stessa di 100 anni fa”. Molte volte si tratta di una forzatura ma in altre occasioni può assumere qualche significato. Alcuni componenti, infatti, se si esclude una minima evoluzione, sono rimasti gli stessi che nell'anteguerra. Pensiamo alla chiave di accensione per esempio. Che integri un telecomando, che sia con la parte metallica a scomparsa, che sia colorata o meno, resta sempre una chiave. Magari non va nemmeno toccata, perché l'auto ha l'accesso keyless, oppure non va inserita nel quadro, perché nella plancia c'è il pulsante di accensione. La sua presenza, però, è ancora necessaria, almeno fino alla fine del prossimo anno. Questo perché nel 2017 Volvo commercializzerà la prima auto che si può aprire con lo smartphone, quindi senza l'utilizzo della chiave. A fare tutto ci pensano un'app dedicata, un software installato a bordo e una connessione Bluetooth.


Senza chiavi


Una soluzione molto innovativa, che però investirà lo smartphone di ancora maggiori responsabilità e non vorremmo essere nei panni di chi perderà il primo dispositivo che fa anche da chiave per la sua Volvo. Ad ogni modo, in attesa di sperimentare questa grossa novità, vediamo che cosa offre il panorama attuale, tenendo presente che il primo sistema keyless fu montato sulla Renault Laguna del 2000 e che ebbe diversi difetti di gioventù. I sistemi attuali, invece, sono diventati più affidabili e spesso sono montati di serie, come per esempio sulla Skoda Superb che con il suo “Kessy” chiede solo al guidatore di avere la chiave con sé, a quel punto può anche lasciarla sempre in tasca. Sulla Mercedes Classe S, invece, il pacchetto costa 1.824 euro e include anche il portellone con apertura gestuale e chiusura automatica. Considerato che è un tipo di auto spesso guidata da un autista, si può anche immaginare che questi possa preferire avere il controllo dell'apertura e della chiusura sulla chiave.


Con chiavi “strane”


Ma sulla più lussuosa delle auto con la Stella si possono avere anche i servizi “Mercedes Me”, cioè quelli che mettono in contatto lo smartphone con la vettura e che consentono di controllare a distanza una serie di parametri e funzioni, oppure di ritrovarla agevolmente una volta che viene parcheggiata. Anche BMW offre qualcosa di molto simile con l'app Connected Drive, mentre con 950 euro, sulla Serie 7, si può avere una chiave particolare che integra uno schermo da 2,2 pollici, attraverso cui comandare l'auto a distanza, a patto che questa non superi di una volta e mezza quella dell'auto. A che cosa serve? A parcheggiare in un luogo stretto senza essere presenti nell'abitacolo. Una soluzione simile a quella pensata da Bosch, che però per il suo Remote park assist si affida al "coltellino svizzero" del ventunesimo secolo, lo smartphone. Infine, sulla nuova Jaguar F-Pace, oltre alla chiave tradizionale c'è l'Activity Key ovvero un braccialetto molto intelligente (e wearable) che consente di chiudere l'auto lasciando le chiavi al suo interno. Così il proprietario può andare a correre senza dover portare altro con sé che non il bracciale.



Skoda, il sistema keyless




Skoda l'ha chiamato Kessy, acronimo per keyless entry and start system. E' il sistema di apertura ed accensione senza chiave della Casa ceca, mostrato nel video di presentazione per la nuova Octavia

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