Imponente lo è sempre stata. Capace di attirare gli sguardi, anche. Però è innegabile che ormai da qualche anno la Jeep Grand Cherokee fosse un po’ indietro rispetto alle concorrenti, soprattutto in fatto di tecnologia per la connettività e per la sicurezza. Il divario è stato - parzialmente - colmato grazie al model year 2019 (lanciato negli USA, non ancora in Europa), che per l’occasione si regala anche qualche ritocco estetico e conferma la cattivissima Trackhawk. Ecco tutti gli aggiornamenti, tenendo presente che le informazioni si riferiscono al mercato americano; su quello europeo qualcosa potrebbe essere differente.

Ha qualche occhio in più

In cima alla lista delle nuove tecnologie presenti sul modello top di gamma, Jeep mette giustamente il Blind-spot Monitoring con Rear Cross Path Detection, ovvero il sistema che sorveglia l’angolo cieco. Mancano ancora i sistemi più avanzati di assistenza alla guida (come per esempio il cruise control adattivo con funzione stop&start o il mantenimento automatico della carreggiata), ma è comunque un passo avanti. Arrivano inoltre Android Auto e Apple CarPlay, utilizzabili tramite lo schermo da 8,4” del nuovo sistema UConnect, con schermo a risoluzione più alta e pinch-and-zoom.

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Dettagli che si fanno notare

Siccome anche l’occhio vuole la sua parte, ecco i cerchi Heritage da 20” per la versione Overland, tre nuove colorazioni per la carrozzeria - Slate Blue, Green Metallic and Sting Gray - e una nuova versione, denominata Limited X. Quest’ultima non si sa ancora se arriverà in Italia, ma si sa che comprende una fascia specifica sia davanti sia dietro, cerchi Low Gloss Granite Crystal da 20”, impianto audio con “cancellazione” dei rumori, blind spot monitorin e rear cross path detection. Nessuna modifica alla meccanica.

Fotogallery: Jeep Grand Cherokee 2019