La “luna di miele” fra Parigi ed i monopattini elettrici è durata poco. La città europea che finora ha promosso più di tutte questa nuova forma di mobilità (al momento ci sono circa 20.000 monopattini elettrici e, stando a Il Post, ma ne sono previsti altri 20.000 entro la fine dell’estate) cambia le regole in nome della sicurezza, perché si sono diffusi troppo velocemente e la città non è pronta ad accoglierli.

Gli incidenti sono già costati la vita a due persone e così la sindaca, Anne Hidalgo, è intervenuta per chiarire le dotazioni di sicurezza obbligatorie (il casco va indossato o no?), la velocità massima consentita e le tipologie di strade su cui possono circolare.

Le nuove regole della Capitale francese

A Parigi da ora in avanti sarà proibito “guidare” i monopattini al di fuori delle aree pedonali, tanto che sono previste multe per chi infrange la regola e li utilizza in strada, sui marciapiede o nei parchi. La velocità massima non dovrà superare i 20 km/h e sono previste sanzioni anche per chi li parcheggia in modo non corretto, oltre a tasse per le aziende che si occupano del noleggio.

La sindaca inoltre ha promesso di ridurre drasticamente il numero di operatori: dai dodici odierni si passerà a due o tre. Il casco invece non andrà indossato obbligatoriamente, perché il suo utilizzo è consigliato.

E negli altri Paesi?

Poche settimane fa l’Italia ha fatto la sua parte dettando le regole per l’utilizzo di questi veicoli, anche se ora è compito dei Comuni indicare le piste ciclabili e le aree pedonali dov’è ammessa la circolazione dei monopattini (a questo link tutte le regole per il nostro Paese).

Anche la Germania si è mossa nelle scorse settimane, definendo non solo l’età minima (14 anni) e la velocità massima (20 km/h), ma anche proibendo la circolazione sui marciapiede tranne in casi estremi: devono essere presenti segnali a indicarlo. In Germania però i monopattini elettrici possono circolare in strada.

La micromobilità elettrica però sta portando con sé nuove problematiche legate alla sicurezza stradale. In Danimarca, per esempio, ci sono state decine di arresti perché alcuni guidavano monopattini elettrici ubriachi o drogati. Ci sono ancora tante variabili da regolamentare e anche in Italia c'è piuttosto confusione in attesa delle delibere comunali.