Fino a poco tempo fa gli specchietti retrovisori digitali erano un vezzo stilistico riservato alle concept, semplici effetti wow che, una volta definite forme e contenuti delle versioni di serie delle auto, lasciavano spazio a ben più tradizionali specchi. La storia però cambia e, da qualche tempo, le telecamere esterne collegate a monitor sistemati in abitacolo stanno pian piano diventando realtà e, in occasione del prossimo Salone di Ginevra, al piccolo gruppo formato per ora da Audi e-tron ed Honda e si unisce (in Europa) la Lexus ES.
Alta definizione intelligente
Già presenti nel listino giapponese gli specchietti retrovisori digitali arrivano così a bordo anche delle Lexus ES vendute nel Vecchio Continente, con le loro telecamere ad alta definizione sottili e aerodinamiche, in grado di ripiegarsi una volta parcheggiata l’auto.
Fotogallery: Lexus ES, gli specchietti retrovisori digitali
Le immagini riprese vengono proiettati su 2 monitor a colori da 5” sistemati alla base dei montanti anteriori, in una posizione simile a quelli degli specchietti tradizionali, così da non costringere gli automobilisti a dover cambiare abitudini. I monitor integrano un sistema in grado di ridurre in automatico l’intensità delle luci abbaglianti delle altre auto, oltre che aumentare l’angolo di visuale quando si azionano gli indicatori di direzione o la retromarcia.
Addio ai normali specchietti
Segui la linea
Come avviene già per la retrocamera di parcheggio, anche gli specchietti retrovisori digitali della Lexus ES mostrano delle linee guida quando si fa retromarcia, così da segnalare la traiettoria dell’auto. Linee che compaiono anche mentre si viaggia, con icone che indicano distanze di 5, 10 e 15 metri (30 sopra i 70 km/h) a indicare la distanza dagli altri veicoli.