Citroën C Sportlounge
Correva l’anno 2005 e da Citroen ecco arrivare un prototipo che puntava molto non solo sullo stile, molto particolare e ricercato, ma anche sull’efficienza aerodinamica. La Citroën C Sportlounge vantava infatti un CX di appena 0,25, meglio di tante sportive in circolazione.
Un coefficiente poi aumentato con la versione di serie, la DS5 lanciata nel 2011 con marchio Citroen e diventata poi – nel 2015 – l’ammiraglia del neonato brand DS.
Hyundai ix-onic
Ancora un SUV, questa volta presentato nel 2009 come concept col nome di ix-conic, ripreso poi – in parte – dalla sua versione di serie. Assieme a molti dettagli di stile. La Hyundai ix35, poi diventata Tucson, è infatti fortemente ispirata al prototipo di 11 anni fa, con stile senza eccessi e forme rotonde per uno stile comunque dinamico e sportiveggiante.
KIA GT4
Della lista la Kia GT4 è quella che più è mutata nel passaggio da concept e versione di serie, ma molti dei suoi particolari sono rimasti. Di quale modello parliamo? Semplice: della Kia Stinger, la berlina/coupé coreana che alla concept del 2014 deve molto per quanto riguarda lo stile e la meccanica, con schema a trazione posteriore.
Land Rover DC100 2011
Un esempio di “chi l’ha dura la vince”. La DC100 infatti è datata 2011 e aveva il compito di iniziare a mostrare lo stile della futura generazione della Land Rover Defender. Sappiamo poi com’è andata la storia: anni passati a cancellare e ripristinare il progetto. Ad un certo punto tutto sembrava perduto, mentre alla fine – 8 anni dopo – l’iconico fuoristrada inglese ha finalmente visto la luce con la nuova generazione. E si, lo stile della concept è rimasto quasi invariato nonostante gli anni passati.
Mazda Takeri
Un modello fondamentale nella storia di Mazda. La berlina Takeri presentata nel 2011 infatti segnava il debutto del KODO Design, ripreso poi (con evoluzioni) da tutti i modelli della Casa giapponese. Sotto al cofano poi era presente un nuovo motore appartenente alla neonata famiglia SKYACTIV-D.
Da lei ha poi preso vita la Mazda6 di serie, vincitrice del Red Dot Design Award nel 2013.
Nissan Concept
Ecco come si presentava all’inizio quella che sarebbe diventata poi la regina del segmento dei SUV. Presentata nel 2004 la Nissan Qashqai Concept (nome poi mantenuto dalla versione di serie) aveva già tutti i tratti somatici che abbiamo imparato a conoscere nel corso degli anni. La differenza principale tra concept e versione di serie è nel montante B, assente sul prototipo, e le portiere posteriori apribili controvento.
Peugeot Urban Crossover
Nel 2012 Peugeot presentata la concept Urban Crossover ed è fin troppo facile dire il nome del modello che ne ha ripreso lo stile all’interno del listino della Casa francese. Già perché tra questo prototipo e la prima generazione di Peugeot 2008 le differente, specialmente nel frontale, sono davvero minime. Uno stile arrotondato poi scomparso sulla nuova generazione, presentata da poco anche in versione 100% elettrica.
Renault Altica 2006
Presentata nel 2006 questa compatta a 3 porte aveva un frontale che, siamo sicuri, sapete bene a bordo di che modello della Losanga è finito. Inutile tergiversare: la Renault Altica aveva già molti tratti somatici ripresi poi dalla Megane, in particolare della sua versione coupé, presentata a 3 anni di distanza dalla concept.
SEAT Salsa
Questa concept del 2003 ha rappresentato una svolta per Seat in termini di design. A inizio millennio infatti la Casa spagnola decise di dare vita a una sorta di monovolume con linee arrotondante, mixate con particolari più spigolosi. Il risultato portò poi alla nascita della seconda generazione della Leon, modello che registrò un gran successo in tutti i mercati, specialmente in quello spagnolo.
Toyota FT-1
Per diventare un modello di serie ci ha messo un bel po’ e dal 2014, anno della sua rinascita come modello di serie, ci sono stati momenti in cui si pensava non avrebbe mai visto la luce. Poi al Salone di Ginevra 2019 eccola finalmente debuttare in versione definitiva, con forme solo leggermente aggiornate e un (glorioso) nuovo nome al posto del decisamente poco sexy FT-1.
Ecco così la nuova Toyota Supra, nata in collaborazione con BMW e mossa da un 6 cilindri di Monaco abbinato alla sola trazione posteriore. Ma, se preferite, da poco c’è anche la versione con un 4 cilindri da 258 CV.
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